Categorii: Tot - partecipazione - estinzione - biodiversità - risorse

realizată de Patrizia Cignarelli 7 ani în urmă

429

Progetto Otonga

La classe è incaricata di preparare un progetto sulla biodiversità da presentare all'Open School, con particolare riferimento all'iniziativa "Otonga" sostenuta dall'Istituto. Questo lavoro sarà valutato su cinque criteri:

Progetto Otonga

PROGETTO " CONOSCIAMO OTONGA" A CURA DI PATRIZIA CIGNARELLI

Il vostro compito è di presentare all'Open School un lavoro della vostra classe sulla biodiversità che sarà il vostro punto di partenza per presentare il progetto " OTONGA" che il nostro Istituto sostiene da alcuni anni. Si potrà utilizzare la Lim

DOMANDE GUIDA

Domande guida:

1^ gruppo

-Cosa si intende per biodiversità?

-Esiste solo un “tipo” di biodiversità?

-Perché dobbiamo mantenere la biodiversità?......


2^ gruppo

-Dal momento che la nostra scuola sostiene Padre Onore e il suo progetto scrivete una breve biografia che metta in evidenza il suo operato

-Altri personaggi del nostro tempo si stanno impegnando per contrastare la perdita della biodiversità in diversi campi.

Ad esempio .......Vandana Shiva...Carlo Petrini....


3^ gruppo

-l'estinzione di massa più studiata è quella avvenuta alla fine del Cretaceo, 65 milioni di anni fa, che ha provocato l'estinzione di massa dei dinosauri e creato le condizioni per una rapida evoluzione e diversificazione dei mammiferi

-in assoluto la più catastrofica estinzione è avvenuta 250 milioni di anni fa, a cavallo tra il Permiano e il Triassico. più del 90% delle specie viventi scomparvero dalla faccia del pianeta

ed ora............?

4^gruppo

-le api sono molto sensibili ad alcune tipologie di prodotti utilizzati in agricoltura che hanno provocato la perdita di molti individui nelle colonie; perché questo può avere ripercussioni sull'ambiente, in particolare sugli alberi da frutto?

Conosci altre tipologie di impollinazione?


CONCLUSIONE

Siete arrivati al termine del vostro percorso e siete pronti ad affrontarne l'esposizione durante l'Open School.

Gli obiettivi di questo lavoro sono molteplici:

- lavorare responsabilmente in gruppo, collaborando per un fine comune

- consultare in modo critico le risorse in rete

- selezionare le informazioni e organizzarle in base al compito assegnato

-approfondire le tematiche relative alla biodiversità

-aver contribuito a far conoscere la realtà di Otonga

-aver acquistato la consapevolezza che ognuno può avere un ruolo nella salvaguardia del pianeta e delle molteplici forme di vita che lo popolano.

VALUTAZIONE

Da questo lavoro otterrete 5 voti riguardanti:


- la chiarezza espositiva

- valutazione della scelta delle immagini

- valutazione del lavoro di gruppo e dei singoli ( partecipazione, impegno, serietà, capacità di collaborare produttivamente, rispetto delle consegne e dei tempi)

- test finale di verifica

- capacità di coinvolgere i visitatori




COMPITO

La realizzazione del vostro lavoro dovrà essere conclusa in quindici giorni.

Ciascun gruppo avrà a disposizione una serie di indirizzi internet da cui ricavare le informazioni necessarie. Copiate le informazioni ricavate in apposite cartelle ( ricordatevi di riportare sempre la fonte per recuperare dati che non vi risultassero chiari) e scegliete immagini appropriate.

All'interno del gruppo dovete individuare:

-un responsabile scelto da voi con compito di coordinare e relazionare

-un addetto alla navigazione e responsabile della gestione del mouse

-un responsabile della pubblicazione (salva i files e le immagini, usa il programma di video scrittura) "

-un responsabile del diario di bordo (indica per ciascun incontro ciò che è stato fatto e le eventuali criticità evidenziate)

I responsabili dei gruppi scelti da voi dovranno poi consultarsi per scegliere i caratteri e la veste grafica, in modo da presentare un prodotto omogeneo e coerente.




INTRODUZIONE

Dalla LETTERA ENCICLICA LAUDATO SI’ del  SANTO PADRE FRANCESCO sulla CURA della CASA COMUNE        (24 maggio 2015)


III. PERDITA DI BIODIVERSITÀ

32.

Anche le risorse della terra vengono depredate a causa di modi di intendere l’economia e l’attività commerciale e produttiva troppo legati al risultato immediato. La perdita di foreste e boschi implica allo stesso tempo la perdita di specie che potrebbero costituire nel futuro risorse estremamente importanti, non solo per l’alimentazione, ma anche per la cura di malattie e per molteplici servizi. Le diverse specie contengono geni che possono essere risorse-chiave per rispondere in futuro a qualche necessità umana o per risolvere qualche problema ambientale.

33.

Ma non basta pensare alle diverse specie solo come eventuali “risorse” sfruttabili, dimenticando che hanno un valore in sé stesse. Ogni anno scompaiono migliaia di specie vegetali e animali che non potremo più conoscere, che i nostri figli non potranno vedere, perse per sempre. La stragrande maggioranza si estingue per ragioni che hanno a che fare con qualche attività umana. Per causa nostra, migliaia di specie non daranno gloria a Dio con la loro esistenza né potranno comunicarci il proprio messaggio. Non ne abbiamo il diritto.

34.

Probabilmente ci turba venire a conoscenza dell’estinzione di un mammifero o di un volatile, per la loro maggiore visibilità. Ma per il buon funzionamento degli ecosistemi sono necessari anche i funghi, le alghe, i vermi, i piccoli insetti, i rettili e l’innumerevole varietà di microorganismi. Alcune specie poco numerose, che di solito passano inosservate, giocano un ruolo critico fondamentale per stabilizzare l’equilibrio di un luogo. E’ vero che l’essere umano deve intervenire quando un geosistema entra in uno stadio critico, ma oggi il livello di intervento umano in una realtà così complessa come la natura è tale, che i costanti disastri causati dall’essere umano provocano un suo nuovo intervento, in modo che l’attività umana diventa onnipresente, con tutti i rischi che questo comporta. Si viene a creare un circolo vizioso in cui l’intervento dell’essere umano per risolvere una difficoltà molte volte aggrava ulteriormente la situazione. Per esempio, molti uccelli e insetti che si estinguono a motivo dei pesticidi tossici creati dalla tecnologia, sono utili alla stessa agricoltura, e la loro scomparsa dovrà essere compensata con un altro intervento tecnologico che probabilmente porterà nuovi effetti nocivi. Sono lodevoli e a volte ammirevoli gli sforzi di scienziati e tecnici che cercano di risolvere i problemi creati………………………..

Lettera del capo indiano Seattle al presidente Usa Franklin Pierce

Nel 1854 il "Grande Bianco" di Washington (il presidente degli Stati Uniti) si offri' di acquistare una parte del territorio indiano e promise di istituirvi una "riserva" per il popolo indiano. Ecco la risposta del "capo Seattle", considerata ancora oggi la piu' bella, la piu' profonda dichiarazione mai fatta sull'ambiente.


Come potete acquistare o vendere il cielo, il calore della terra? L'idea ci sembra strana. Se noi non possediamo la freschezza dell'aria, lo scintillio dell'acqua sotto il sole come e' che voi potete acquistarli? Ogni parco di questa terra e' sacro per il mio popolo. Ogni lucente ago di pino, ogni riva sabbiosa, ogni lembo di bruma dei boschi ombrosi, ogni radura ogni ronzio di insetti e' sacro nel ricordo e nell'esperienza del mio popolo. La linfa che cola negli alberi porta con se' il ricordo dell'uomo rosso. Noi siamo una parte della terra, e la terra fa parte di noi. I fiori profumati sono i nostri fratelli, il cavallo, la grande aquila sono i nostri fratelli, la cresta rocciosa, il verde dei prati, il calore dei pony e l'uomo appartengono tutti alla stessa famiglia. Quest'acqua scintillante che scorre nei torrenti e nei fiumi non e' solamente acqua, per noi e' qualcosa di immensamente significativo: e' il sangue dei nostri padri. I fiumi sono nostri fratelli, ci dissetano quando abbiamo sete. I fiumi sostengono le nostre canoe, sfamano i nostri figli. Se vi vendiamo le nostre terre, voi dovrete ricordarvi, e insegnarlo ai vostri figli, che i fiumi sono i nostri e i vostri fratelli e dovrete dimostrare per fiumi lo stesso affetto che dimostrerete ad un fratello. Sappiamo che l'uomo bianco non comprende i nostri costumi. Per lui una parte di terra e' uguale all'altra, perche' e' come uno straniero che arriva di notte e alloggia nel posto che piu' gli conviene. La terra non e' suo fratello, anzi e' suo nemico e quando l'ha conquistata va oltre, piu' lontano. Tratta sua madre, la terra, e suo fratello, il cielo, come se fossero semplicemente delle cose da acquistare, prendere e vendere come si fa con i montoni o con le pietre preziose. Il suo appetito divorera' tutta la terra e a lui non restera' che il deserto. Non esiste un posto accessibile nelle citta' dell'uomo bianco. Non esiste un posto per vedere le foglie e i fiori sbocciare in primavera, o ascoltare il fruscio delle ali di un insetto. Ma forse e' perche' io sono un selvaggio e non posso capire. Il baccano sembra insultare le orecchie. E quale interesse puo' avere l'uomo a vivere senza ascoltare il rumore delle capre che succhiano l'erba o il chiacchierio delle rane, la notte, attorno ad uno stagno?Io sono un uomo rosso e non capisco. L'indiano preferisce il dolce suono del vento che slanciandosi come una freccia accarezza la faccia dello stagno, e preferisce l'odore del vento bagnato dalla pioggia mattutina, o profumato dal pino pieno di pigne. L'aria e' preziosa per l'uomo rosso, giacche' tutte le cose respirano con la stessa aria: le bestie, gli alberi, gli uomini tutti respirano la stesa aria. L'uomo bianco non sembra far caso all'aria che respira. Come un uomo che impiega parecchi giorni a morire resta insensibile alle punture. Ma se noi vendiamo le nostre terre, voi dovrete ricordare che l'aria per noi e' preziosa, che l'aria divide ilsuo spirito con tutti quelli che fa vivere.Il vento che ha dato il primo alito al Nostro Grande Padre e' lo stesso che ha raccolto il suo ultimo respiro. E se noi vi vendiamo le nostre terre voi dovrete guardarle in modo diverso, tenerle per sacre e considerarle un posto in cui anche l'uomo bianco possa andare a gustare il vento reso dolce dai fiori del prato. Considereremo l'offerta di acquistare le nostre terre. Ma se decidiamo di accettare la proposta io porro' una condizione: l'uomo bianco dovra' rispettare le bestie che vivono su questa terra come se fossero suoi fratelli. Che cos'e' l'uomo senza le bestie? Se tutte le bestie sparissero, l'uomo morirebbe di una grande solitudine nello spirito. Poiche' cio' che accade alle bestie prima o poi accade anche all' uomo. Tutte le cose sono legate tra loro. Dovrete insegnare ai vostri figli che il suolo che essi calpestano e' fatto dalle ceneri dei nostri padri. Affinche' i vostri figli rispettino questa terra, dite loro che essa e' arricchita dalle vite della nostra gente. Insegnate ai vostri figli quello che noi abbiamo insegnato ai nostri: la terra e' la madre di tutti noi. Tutto cio' che di buono arriva dalla terra arriva anche ai figli della terra. Se gli uomini sputano sulla terra, sputano su se stessi. Noi almeno sappiamo questo: la terra non appartiene all'uomo, bensi' e' l'uomo che appartiene alla terra. Questo noi lo sappiamo. Tutte le cose sono legate fra loro come il sangue che unisce i membri della stessa famiglia. Tutte le cose sono legate fra loro. Tutto cio' che si fa per la terra lo si fa per i suoi figli. Non e' l'uomo che ha tessuto le trame della vita: egli ne e' soltanto un filo. Tutto cio' che egli fa alla trama lo fa a se stesso. C'e' una cosa che noi sappiamo e che forse l'uomo bianco scoprira' presto: il nostro Dio e' lo stesso vostro Dio. Voi forse pensate che adesso lo possedete come volete possedere le nostre terre ma non lo potete. Egli e' il Dio dell'uomo e la sua pieta' e' uguale per tutti: tanto per l'uomo bianco quanto per l'uomo rosso. Questa terra per lui e' preziosa. Dov'e' finito il bosco? E' scomparso. Dov'e' finita l'aquila? E' scomparsa. E' la fine della vita e l'inizio della sopravvivenza".


RISORSE

GRUPPO4

Un grande scienziato Albert Einstein disse “Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”  come interpreti questa affermazione?


Domande guida

-le api sono molto sensibili ad alcune tipologie di prodotti utilizzati in agricoltura che hanno provocato la perdita di molti individui nelle colonie, all'inquinamento in genere e alle varizioni climatiche; perché questo può avere ripercussioni sull'ambiente, in particolare sugli alberi da frutto?

Conosci altre tipologie di impollinazione?

impollinazione

moria delle api

GRUPPO3

Ciclicamente la Terra ha visto delle estinzioni di massa causate dai cambiamenti climatici. Individuane alcune


Domande guida

-l'estinzione di massa più studiata è quella avvenuta alla fine del Cretaceo, 65 milioni di anni fa, che ha provocato l'estinzione di massa dei dinosauri e creato le condizioni per una rapida evoluzione e diversificazione dei mammiferi. 

-in assoluto la più catastrofica estinzione è avvenuta 250 milioni di anni fa, a cavallo tra il Permiano e il Triassico. più del 90% delle specie viventi scomparvero dalla faccia del pianeta

ed ora............?

Estinzione del Permiano

sesta estinzione di massa

Le Grandi estinzioni di massa

estinzione dei dinosauri

GRUPPO 2

Importanti personaggi come Papa Francesco o il capo indiano Seattle si sono preoccupati di manifestare la loro preoccupazione sull’operato dell’uomo nei confronti degli altri esseri viventi. Sai individuare altri uomini/donne che abbiano saputo impegnarsi in prima persona per difendere la biodiversità


Domande guida

-Dal momento che la nostra scuola sostiene Padre Onore e il suo progetto scrivete una breve biografia che metta in evidenza il suo operato

-Altri personaggi del nostro tempo si stanno impegnando per contrastare la perdita della biodiversità in diversi campi.

Ad esempio .......Vandana Shiva...Carlo Petrini...

Terra Madre

Carlo Petrini

Vandana Shiva

Progetto Otonga

Padre Giovanni Onore

GRUPPO 1
DOMANDA

La biodiversità come risorsa per l’uomo.


Domande guida

-Cosa si intende per biodiversità?

-Esiste solo un “tipo” di biodiversità?

-Perché dobbiamo mantenere la biodiversità?......

Biodiversità

enciclica di Papa Francesco