Italia
1250-1300
Dai Comuni ai Principati
In molte città le signorie cominciarono
a sostituire gli organi della auto governo
comunale
Spesso i Signori prendevano
controllo della città con la forza
pretendendo dal Papa o dall' Imperatore
il riconoscimento di un titolo principesco
Dal XIV sec. molte signorie si trasformarono
in Principati ereditari governati da un sovrano
legittimo che trasmetteva per via ereditaria il
titolo e il potere di governare
La crescita economica aveva causato nei comuni
l' aumento degli scontri tra fazioni per avere il
potere e il controllo sulla città
Le città più grandi assorbirono i centri minori
trasformandosi in veri Stati
A causa dei conflitti tra le fazioni interne alla città
i governi dei comuni si indebolirono, perdendo
potere
Per riportare pace il governo dei comuni fu affidato ad un signore, che era il capo della fazione vittoriosa
Le lotte tra le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini
rappresentarono uno dei conflitti più significativi
dell' Italia del XIII Sec. I Guelfi sostenevano il Papato,
i Ghibellini sostenevano l'Imperatore
Lo scontro tra le due fazioni era dovuto
a ideologie politiche diverse e a conflitti
di interessi e di potere
La Battaglia di Montaperti nel 1260 vide la vittoria dei
Ghibellini senesi, appoggiati dal re Manfredi
di Sicilia sui Guelfi fiorentini
Nel 1289 i Guelfi di Corso Donato
vinsero i Ghibellini di Arezzo nella Battaglia di Campaldino
La morte di Federico di Svevia scatena un
periodo di conflitti tra le città lombarde
Guelfe e Ghibelline per il controllo del
potere
Manfredi di Svevia , tenta di unificare l'Italia
Meridionale sotto il suo dominio, sconfigge
i Ghibellini a Monteperti
Manfredi di Svevia viene sconfitto e ucciso da Carlo
D'Angiò nella Battaglia di Benevento
Carlo D'Angiò, sostenuto dal Papato
diventa Re di Napoli, ponendo fine al
dominio svevo nell'Italia meridionale