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av Giorgio Pallikunnel för 11 årar sedan

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cap 5 paritá e non discriminazione

Il capitolo trattato affronta il tema della parità e della non discriminazione nel contesto lavorativo, sottolineando come le differenze di trattamento possano essere giustificate solo se perseguono finalità legittime con mezzi appropriati e necessari.

cap 5 paritá e non discriminazione

CAP 5 Parità e non discriminazione

Ampliamentodelle raggio di incidenza della tutela antidiscriminatoria

Non possono considerarsi discriminazioni le differenze di trattamento e sono giustificate oggettivamente da finalità legittima perseguite attraverso mezzi appropriatie necessari
Non costituiscono discriminazioni le differenze di trattamento dovute a caratteristiche come la razza religione l'origine etnica se la natura di un'attività lavorativa ha un requisito essenziale ai fini dello svolgimento dell'attività medesima

Lavoro degli immigrati extracomunitari: della parità alla tutela antidiscriminatoria

Azione civile
Viene ammessa la prova statica nei confronti della discriminazioni collettive

Il giudice può ordinare al datore di definire un piano di rimozione delle discriminazioni accertate

Il giudice ordina la cessazione del comportamento pregiudizievole e adotta un provvedimento per rimuovere gli effetti della discriminazione e condannare il convenuto risarcimento
Contro la discriminazione esercitabilecontro le discriminazioni in materia di lavoro
Adozione di criteri che svantaggi in modo proporzionalmente maggiore i lavoratori appartenenti una determinata razza, gruppo linguistico, confessione religiosa eccetera non essenziali allo svolgimento dell'attività lavorativa
Discriminazione
Atto o comportamento che produce un effetto discriminatorio per i lavoratori per la loro appartenenza ad una corazza, o gruppo etnico linguistico
dlgs 286/1998
Introduce la nozione generale di discriminazione per motivi di razza colore origine nazionale, religione

Lavoro dei minori

dlgs 345/99 dlgs 262/2000
Protezione dei giovani sul lavoro

Divieto di adibizione dei minori al lavoro notturno

Adolescente

40 ore settimanali

Otto ore giornaliere

bambino

Prendere superare le 35 settimanali

Non deve superare le sette ore giornaliere

Divieto di ammissione al lavoro dei minori inferiore a 15 anni, deve aver concluso il periodo di istruzione obbligatoria

Ferie annuali retribuite non inferiori a 30 giorni

Diritto ad un riposo intermedio di almeno un'ora

Necessita di visita medica

Si applica

Adolescenti

Minori di età compresa tra i 15 anni e 18, non soggetti all'obbligo scolastico

Ai bambini

Minori che non hanno ancora compiuto 15 anni, obbligo scolastico

Principio di parità di trattamento
Riconosce minori parità di lavoro è parità di retribuzione (articolo 37 Cost)
Nella disciplina costituzionale del lavoro minorile sono presenti due linee guida
Preoccupazione di tutela nei confronti di soggetti il cui sviluppo psicofisico rischia di essere compromesso dallo svolgimento di attività lavorativa
Prescrizione paritaria, riguarda al trattamento retributivo

Gli organismi di parità

Consiglieri di parità
Hanno il potere di agire in giudizio
Partecipano con diritto di voto agli organismi di governo del mercato del lavoro
Comitato nazionale di parità
Ne controlla l'attuazione e l'esito finale
Esprime il proprio parere sul finanziamento di progetti di azioni positive
Formula annualmente il programma obiettivo per indicare le azioni positive che intende promuovere

Profili processuali e istituzionali della normativa antidiscriminatoria

Consiglieri nazionali e regionali di parità
Consigliere regionale di parità

Promuove un'azione pubblica

Applicazione di una sanzione commisurata di carattere collettivo dell'illecito discriminatorio: il giudice ordinerà al datore di adottare un piano di rimozione delle discriminazioni accertate fissando criteri anche temporali

Per accertare discriminazioni di carattere collettivo

Possono agire in giudizio su delega della persona che ha interesse
La prova statica
È di cruciale rilievo ai fini dell'accertamento dell'impatto differenziato conseguente all'adozione di un criterio apparentemente neutro
Principio della parziale inversione dell'onere della prova(l.125)
Nei giudizi in materia di discriminazioni
Il giudice
Se ritiene sussistenti le lamentate violazioni

emana

Decreto motivato ed esecutivo

La rimozione degli effetti

La cessazione del comportamento illegittimo

Le azioni positive

Azioni positive
Il comitato nazionale di parità indica le tipologiedi azioni positive che intende promuovere
Incidono

Sull'inserimento in certi settori professionali

Sul trattamento retributivo

Sull'accesso al lavoro

Sono volontari

Viene meno nella p.a. sulle quali grava un vero obbligo di adottare piani di azioni positive di durata triennale

Sono temporanei

Rivolte a rimuovere handicap di carattere socioculturale al lavoro delle donne

carattere unidirezionale

Sono a favore delle donne e si riscontra in favore di certi gruppi di minoranza che trova conferma nel diritto comunitario

Sono misure che consentono di rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunitàtra lavoratori e lavoratrici

uguaglianza sostanziale

Dimensione sostanziale dell'uguaglianza
Favorire l'occupazione femminile e di realizzare l'uguaglianza sostanzialetra uomini e donne del lavoro

L'astensione dalla tutela antidiscriminatoria. Le discriminazioni indirette

Essenzialità
La corte di giustizia accoglie la causa di giustificazione quando i mezzi adoperati per soddisfare un'esigenza dell'impresa siano necessari
Si afferma solo nei confronti di un requisito che appare inevitabile per lo svolgimento di una prestazionelavorativa
Discriminazione indiretta
Quando una disposizione, un criterio o una prassi apparentemente neutri possono mettere in una situazione di particolare svantaggio le persone di un determinato sesso rispetta a persone dell'altro (es.Caso della statura minima per parteciparea un concorso summa di maschili).
Discriminazione diretta
La nozione di discriminazione diretta riguarda anche la cosiddetta

Discriminazione alla rovescia

Trattamenti di sfavore nei confronti degli uomini

Quando una persona è trattata, in base al sesso, meno favorevole di quanto sia trattato un'altra in una situazione analoga

La specificità del lavoro femminile: la logica paritaria

Differenza di trattamento
Rispetto agli uomini (65 anni) età pensionabile della donna di sessant'anni
Sostegno all'offerta di lavoro femminile
i periodi di astensione obbligatoria per maternità devono essere consideraticome attività lavorativa
d.lgs 145/2005
Tutela antidiscriminatoria alle molestie sessuali nei luoghi di lavoro

Violano la dignità di una lavoratrice o di lavoratore e crea un clima degradante

Molestie espresse

Non verbale

Verbale

In forma fisica

Art.5 della legge di parità
divieto a tutte le lavoratrici dipendenti in aziende manifatturiere di svolgere lavoro notturno

La normativa vigente stabilisce che non sono obbligati a prestare lavoro notturno la lavoratrice madre di un figlio di vita inferiore a 3 anni

dlgs 198/2006
Parità di trattamento retributivo tra lavoratori e lavoratrici

Le lavoratrici possono continuare a prestare la loro opera fino gli stessi limiti previsti per gli uomini, godendo delle stesse protezioni in caso di licenziamento ingiustificato.

Legge 903
Divieto di discriminazione fondata sul sesso
Articolo 15 dello statuto dei lavoratori
Divieto di atti e patti discriminatori
Articolo 37 costituzione
Parità di diritti

Tra i lavoratori delle sessi

La specificità del lavoro femminile: la logica protettiva

Divieto di adibizione
Divieto di trasporto o sollevamento pesi, durante il periodo di gravidanza fino a sette mesi di età del figlio e un divieto di adibizione a qualsiasi attività lavorativa durante il periodo precedentee successivo al parto
Eccezioni di licenziamento di una lavoratrice in maternità
Esito negativo della prova
Scadenza del termine
Cessazione dell'attività dell'azienda
Colpa grave
dopo
La legge 7/1963 pose limiti alla libertà di licenziamento

Il divieto di licenziamento costituisce uno dei cardini della normativa di tutela delle lavoratrici madri

Prima
Il datore di lavoro facevano firmare, all'atto di assunzione, lettera di dimissioni in bianco oppure clausole di giubilato che condizionavano la permanenza del rapporto all'assenza di vincoli matrimoniali
Due motivi ispiratori
prospettiva logica

Per l'adempimento della sua funzione familiare e per assicurare la madre al bambino una adeguata protezione

Prospettiva paritaria

La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e le stesse retribuzioniche spettano al lavoratore

Il lavoro debole e la sua disciplina: tutela o parità ?

Legge 125/2001, ha innestato l'obiettivo di promozione delle pari opportunità di lavoro, di riconoscimento delle azioni positive