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av Elisa Verduci för 6 dagar sedan

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Vincent Van Gogh e il Post-impressionismo

Vincent Van Gogh è una figura centrale nel movimento post-impressionista. Dopo essersi trasferito ad Arles nel 1888, ha creato circa 200 opere di grande rilevanza artistica. Tra queste spiccano "

Vincent Van Gogh e il                Post-impressionismo

Vincent Van Gogh e il Post-impressionismo

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Bios = Life
Graphy=Writing

An autobiography is the author's retelling of their life. This is written in first person and the author is the main character.

Post-impressionismo

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"Postimpressionismo" è un termine convenzionale, usato per individuare un periodo cronologico che va all’incirca dal 1880 agli inizi del 1900.La grande novità dell’impressionismo è stata la rivendicazione di una specificità del linguaggio pittorico che ponesse la pittura su di un piano totalmente diverso dalla produzione di altre immagini. Tra i principali pittori postimpressionisti Van Gogh, Gauguin e Cézanne. In questi tre pittori la pittura non riproduce realtà visibili dall’occhio, ma riproduce il riflesso interiore della realtà esterna.
Paul Cézanne, Autoritratto (1883-1887)
Paul Gauguin, Ritratto dell'artista con il Cristo giallo (1889)
Vincent van Gogh, Autoritratto (Parigi, primavera 1887)

Stile

Van Gogh dipingeva in uno stile molto personale che rende i suoi quadri immediatamente riconoscibili. Le sue pennellate erano brevi, veloci, quasi frenetiche, stese direttamente su tela con una foga che gli permetteva di completare i suoi quadri in poche ore e che più volte gli valse delle critiche da parte di Gauguin, confuso dal modo quasi convulso di Vincent di stendere il colore sulla tela. I suoi colori superano l’uso che ne fecero gli Impressionisti in quanto non sono il frutto di un accurato studio della natura e della luce, ma diventano uno strumento da utilizzare in modo personale, quasi arbitrario, per andare oltre ciò che può essere semplicemente visto e arrivare a ciò che soltanto si può sentire. Lo stile Post-Impressionista di Van Gogh consiste, inoltre, nel recupero dei contorni delle figure, perse nella pittura impressionista ma tipiche dell’arte giapponese di cui era un grande ammiratore.

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Artista

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L’importante quindi non è descrivere in modo oggettivo, ma il significato umano di ciò che si rappresenta, così come lo si sente.
L’importante quindi non è descrivere in modo oggettivo, ma il significato umano di ciò che si rappresenta, così come lo si sente.
Usa la linea non come mezzo descrittivo, ma con funzione espressiva, trasformando il colore reale per renderlo suggestivo: il colore non è dunque quello vero ma quello che suggerisce l’emozione, un colore attraverso cui Van Gogh si esprime con più forza.
Tende a proiettare nella realtà se stesso, e quindi a trasformarla, trasfigurandola secondo i suoi sentimenti.
Van Gogh sente la necessità interiore di esprimersi, in assoluta libertà, obbedendo più al sentimento che alla ragione.

Cenni sulla vita

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Vincent Van Gogh 30 marzo 1853 - 29 luglio 1890, apre un capitolo nuovo nell’arte europea dopo la crisi dell’impressionismo. Inizialmente predicatore protestante come il padre, successivamente accusato di “follia mistica”, abbandona tutto per dedicarsi alla pittura, grazie anche alla spinta del fratello Theo che lavorava in una galleria d’arte di Parigi. Dal 1880 Van Gogh dipinge un numero enorme di quadri, oltre 850: questa è una delle sue principali caratteristiche.

Date importanti

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Parigi, Auvers-sur-Oise 27 Luglio 1890 si toglie la vita. Negli ultimi mesi nascono capolavori che rappresentanto la carica interiore con la quale Van Gogh trasfigura la realtà.
8 maggio 1989: Vincent, entrò volontariamente nella Maison de Santé di Saint-Paul de Mausole a Saint-Rémy de Provence, un antico monastero diventato ospedale psichiatrico nel 1855. Trascorse un anno nel manicomio di Saint-Rémy de Provence. Per la sua vita d’artista fu però anche uno dei più creativi e produttivi.
"Notte stellata" - 1889

Disegnò e colorò la Notte stellata per ben 21 volte circa. Applicò pennellate brevi e ondulate che seguivano la forma dei vari elementi, cercando di rendere tutto più espressivo e dinamico, facendo così emergere il suo lato più intimo e tormentato. I cespugli e gli alberi sono raffigurati con pennellate curve, mentre nei tetti le linee sono oblique. I contorni degli elementi sono evidenziati da linee più marcate. Le montagne sono ondulate così come il cielo, il grande cipresso appare simile ad una cima fiammeggiante, che si innalza verso l’infinito.

"Davanti al manicomio di Saint-Rémy" - 1889
"Veduta del manicomio e della cappella a Saint-Rémy" - 1889
1889: La convivenza con Gauguin, segnata nella sua breve vita da una spirale di liti e di incomprensioni, è finita Dietro di sé lasciava anche Van Gogh, con l’orecchio mutilato e una gran confusione in testa, solo in un letto di ospedale. Ci rimase due settimane, sotto l’occhio vigile dei medici e dei cittadini di Arles. Tornato a casa dopo il periodo di degenza si ritrasse numerose volte con l’orecchio bendato.
fu ricoverato nel nosocomio dell’Hotel-Dieu, l’antico ospedale di Arles, e tenuto in isolamento per due settimane. Grazie alle amorevoli cure del dottor Félix Rey, Van Gogh riuscì a superare i giorni più critici e fu dimesso il 7 gennaio 1889.

"Ritratto del dottor Rey" - 1889

"Corsia dell’ospedale di Arles" - 1889

23 dicembre 1888: il pittore si tagliò l'orecchio sinistro, come testimonia anche un suo autoritratto del 1889
"Autoritratto con l’orecchio bendato"- 1889
29 ottobre 1888: CONVIVENZA CON GAUGIN Van Gogh riconobbe immediatamente in lui un’anima fraterna per il quale provava un’enorme stima ed era animato dal desiderio di lavorare fianco a fianco lui. Gaugin lo raggiunse e Van Gogh lo fece accomodare nella sua camera, con appesi ai muri i dipinti realizzati appositamente per allietare la sua permanenza, come Il giardino del poeta e vari quadri della serie dei Girasoli.
"I GIRASOLI" 1888 Iniziò a lavorare instancabilmente alla serie I Girasoli, nella letteratura olandese hanno un particolare significato: sono l’emblema della devozione e della fedeltà, mentre il giallo rappresenta la felicità. Per dipingere i suoi fiori preferiti utilizzò diverse tonalità di giallo: tre gialli cromati, il giallo ocra ed il verde veronese, dimostrando che era possibile creare un’immagine con numerose variazioni di un singolo colore senza perdere l’effetto espressivo. Tutto ciò reso possibile anche grazie alla notevole quantità di colore spalmata sulla tela con dense pennellate e spesse linee di contorno.

"Vaso con 15 girasoli" - 1888

"Vaso con 12 girasoli" - 1888

"Vaso con 3 girasoli" - 1888

1888: ARLES Trasferimento nel sud della Provenza, regione ricca di colori e luminosità. Dipinge circa 200 opere di altissimo livello.
"La casa gialla" 1888

"La casa gialla" L'opera è quasi interamente realizzata con diverse tonalità del giallo. I colori brillanti raccontano il sole mediterraneo ma nello stesso tempo esprimono lo stato d’animo e i sentimenti del pittore, affascinato dalle atmosfere del posto. Van Gogh utilizzò il giallo come simbolo dell’amicizia e della speranza.

"Camera da letto" 1888

“Camera da Letto” Il quadro esprime tensione e angoscia soprattutto per mezzo delle linee prospettiche del pavimento spezzate da oggetti disposti trasversalmente e in modo deciso come il letto, le sedie, il tavolino, dai quadri sopra il letto messi obliquamente e dai colori senza ombre e accostati l’uno all’altro.

1886: LA SVOLTA ARTISTICA Si trasferisce a Parigi, schiarendo la sua tavolozza (fino ad allora scura e monotona), e viene a contatto con le teorie di Seurat, adottandole con grande entusiasmo. Si può parlare di divisionismo, con linguette di colore accostate, disposte coerentemente alla forma del soggetto, come si nota anche nel suo Autoritratto.
"Autoritratto con cappello di feltro" 1887-88

Prime opere

What and who made you who you are today?

Donna che cuce acquerello 1881-82
Ragazzo accovacciato con falce, gesso nero e acquerello 1881
Natura morta con cavolo e zoccoli 1881