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af Federica Visconti 3 år siden

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FUTURISMO

FUTURISMO

FUTURISMO

LE AVANGUARDIE ED IL RINNOVAMENTO DELLE FORME LETTERARIE

All’inizio del Novecento il termine “avanguardia” indica le innovative tendenze letterarie ed artistiche che verranno designate come “storiche”.
A. Espressionismo B. Cubismo C. Futurismo D. Dadaismo E. Surrealismo

A.. L’espressionismo – Propone il ritorno ad una maggiore immediatezza e libertà espressiva e, quindi, ad una rappresentazione della realtà disgregata e deformata B. Il dadaismo propone il rifiuto del linguaggio tradizionale per esaltare la libertà della creazione artistica, interessando la pittura, la musica, l’arte e la letteratura. Mira alla degradazione dei valori estetici impiegando un’inventiva dissacrante e provocatoria C. Il surrealismo mette in primo piano la dimensione dell’irrazionale, del sogno e dell’inconscio contro le leggi della logica, interessando l’arte, la pittura, la musica e la letteratura. D. Il frammentismo è la tendenza assunta dalla poesia, attorno al primo conflitto mondiale, che diviene frammento breve ed immediato,

Si tratta di gruppi che si propongono di rompere col passato e con la tradizione culturale impiegando nuovi linguaggi, L’arte e la letteratura vengono pesantemente sottoposte ad un giudizio critico nel tentativo di rinnovare la società, eliminando il passato. Le avanguardie, quindi, si organizzano in gruppi che formulano programmi e manifesti che spiegano e argomentano le scelte.

movimento letterario, culturale, artistico e musicale italiano dell'inizio del XX secolo.

Fondato nel 1909

SCUOLE E RIVISTE DEL NOVECENTO

La lirica prosegue nella tendenza del secolo precedente, abbandonando gli schemi rigidi e rigorosi organizzati sulla metrica e sulla rima per proporre il “verso libero”, mentre la prosa diventa soggettiva
Si manifestano nel fenomeno delle riviste politico-culturali d’età giolittiana. Queste riviste presentano dei tratti comuni quali, ad esempio:
la giovinezza degli aderenti in antitesi alla vecchia generazione dei positivisti; la rivendicazione di un ruolo da parte di questi intellettuali piccolo-borghesi; la centralità della città di Firenze dove nascono e si sviluppano

Si tratta di intellettuali provenienti dalla piccola e media borghesia che ambiscono a diventare protagonisti della vita nazionale prendendo parte ai dibattiti ed alle scelte di quegli anni. Quindi nasce il confronto tra innovatori e tradizionalisti, con centro propulsore Firenze.

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Tra le riviste possiamo ricordare: A) Leonardo (1903-1907), B) Hermes (1904-1906), C) Il Regno (1903-1906), D) La Voce (1908-1914), E) L’acerba (1913-1915), F) La Critica (1903-1944), G) La Poesia (1905-1909), H) L’unità (1911-1920)

Altre riviste sono degne di menzione e tra esse: “Energie nuove” (Torino, 1918-1920) e “Rivoluzione liberale” (Torino, 1922-1925, chiusa dal Fascismo) di Pietro Gobetti; “L’ordine nuovo” (Torino, 1919) di Antonio Gramsci, impegnato nella lotta di classe; “Il Baretti” (Torino, 1924-1928), rivista letteraria fondata da Gobetti, vide la collaborazione di Croce, Montale, Sapegno e Debenedetti; “La Ronda” (Roma, 1919-1923), che riaffermava il ritorno all’ordine e postulava una critica all’avanguardia ed annoverava prestigiosi redattori come Bacchelli, Barilli, Cardarelli, Cecchi e Saffi.

Filippo Tommaso Marinetti

contiene già tutte le linee essenziali del movimento
"Il Manifesto del Futurismo"
Ideologia della "Modernita"