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af mattia aquilani 4 år siden

1489

GIOTTO

Giotto di Bondone, nato nel 1267 a Colle di Vespignano, è considerato uno dei più grandi artisti del Trecento. Allievo di Cimabue, Giotto sviluppa uno stile rivoluzionario rispetto alla tradizione bizantina, introducendo una maggiore tridimensionalità e realismo nelle sue opere.

GIOTTO

GIOTTO

Abbiamo poche notizie storiche sulla vita di Giotto Ambrogio di Bondone.

Probabilmente Giotto nasce nel 1267, a Colle di Vespignano, presso Vicchio di Mugello da una famiglia contadina.
Certamente frequenta la bottega del maestro Cenni di Pepo, detto Cimabue, dal quale apprende i rudimenti della pittura, lo stile del maestro, che è di derivazione prettamente bizantina, pur maturando un proprio stile rivoluzionario per l'epoca.

Nel 1288 il giovane Giotto accompagna il Maestro per eseguire lavori a Roma.

Nei primi mesi del 1306, a Padova, Giotto termina il suo capolavoro: La Cappella degli Scrovegni, considerata il capolavoro della pittura del Trecento italiano ed europeo, che contiene il ciclo più completo di affreschi realizzato da Giotto nella sua maturità. Con questi affreschi Giotto racconta, in modo poetico ed umanissimo, le storie della Madonna e di Cristo.

Nel 1334 Giotto, nominato Capomaestro dell'Opera del Duomo di Firenze, inizia i lavori per la costruzione del campanile del Duomo, lavoro che non riesce a finire perché muore l'8 gennaio 1337.

Fu un pittore e architetto italiano,con la sua opera segnò una svolta nello sviluppo dell'arte occidentale. Nelle sue imprese pittoriche Giotto restituì volume alla figura umana e diede un solido impianto spaziale alla composizione; superò in tal modo la pittura bidimensionale tipica dello stile bizantino e diede impulso a un nuovo orientamento.

Le sue opere più importanti sono
Maestà di Ognissanti

Questa Madonna di Giotto è lo straordinario risultato di una fusione di tanti stili differenti, dando vita ad un ritratto completamente nuovo.

Il Giudizio Universale

Nella controfacciata della Cappella degli Scrovegni, seguendo la tradizione iconografica medievale, Giotto dipinge il Giudizio Universale. Così facendo, l’artista rappresenta il futuro, il compimento dei tempi, nel giorno in cui Cristo Giudice ritornerà per l’ultima volta a giudicare i vivi e i morti, e a stabilire un Regno che non avrà fine.

Crocifisso di Santa Maria Novella

In contrasto con l'iconografia ormai canonizzata da Giunta Pisano del Christus patiens, inarcato sinuosamente a sinistra. Giotto, invece, ha dipinto il corpo morto in maniera verticale, con le gambe piegate, che ne fanno intuire tutto quanto il peso. In questa opera d'arte la forma non più nobilitata dai consueti stilemi, ed è diventata assolutamente umana e popolare.

Affreschi della Basilica superiore di Assisi

Eseguiti tra il 1288 e il 1292 (Storie dell'Antico Testamento, Storie del Nuovo Testamento), Giotto mostra ancora tratti bizantineggianti, oltre all'influsso di Cimabue. Ma la novità della sua pittura, influenzata forse dalla contemporanea pittura romana di stampo classicista, è evidente se si osservano da vicino i singoli riquadri: per la composizione e la forte espressività dei volti,