af Elena Quattrocchi Brancia 2 dage siden
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Mere som dette
La RABBIA è un'emozione naturale che si manifesta in risposta a situazioni di frustrazione o minaccia. Sebbene sia normale provare rabbia, è importante gestirla in modo efficace per evitare che diventi distruttiva, causando problemi di salute fisica e mentale o deteriorando le relazioni interpersonali.
In ottica evoluzionistica è un’emozione associata alla sopravvivenza: per l’uomo primitivo ogni stimolo inatteso poteva rivelarsi una minaccia e, infatti, l’espressione facciale della sorpresa comprende lo spalancarsi degli occhi per allargare il campo visivo e l’apertura della bocca per garantire una respirazione profonda e facilitare lo sforzo muscolare in caso di fuga.
Le informazioni e le situazioni con cui entriamo in contatto vengono utilizzate dal cervello per formare delle conoscenze sul mondo e la ricezione di nuovi input porta all’aggiornamento di tali conoscenze. Quando viene rilevato un input diverso da quello previsto dal cervello, viene sperimentata l’emozione di sorpresa
Abolire la sorpresa e il rilevamento degli errori, come potrebbe accadere per generalizzazione o assuefazione, sarebbe disadattivo, in quanto potrebbe minare il meccanismo di predittività, fondamentale per un buon adattamento e per la sopravvivenza dell’organismo.
La sorpresa è un modo per informarci che si è verificato un evento saliente non corrispondente alle nostre previsioni e che le circostanze che hanno portato a ciò dovrebbero essere modificate e/o memorizzate.
La tristezza può, essere considerato un segnale che il nostro sistema di attaccamento si è attivato. Il sistema di attaccamento ci consente di segnalare all’altro il bisogno che abbiamo della sua presenza in momenti di difficoltà e costituisce le fondamenta delle nostre relazioni affettive più importanti.
Una delle funzioni principali della tristezza risiede proprio nel segnalare, alle persone a noi vicine, il bisogno della loro vicinanza, del loro sostegno, aiuto o conforto in momenti di difficoltà. E il pianto stesso, che può essere un indicatore di tristezza intensa, aiuta a esprimere agli altri ciò che proviamo e segnala loro questo bisogno di vicinanza e aiuto.
La GIOIA è un'emozione fondamentale per ognuno di noi perché contribuisce a mantenere un equilibrio emotivo e influisce positivamente sulla salute fisica e mentale.
La gioia è lo stato di appagamento e felicità che di solito si manifesta quando raggiungiamo obiettivi, vediamo esaudito un desiderio o soddisfatto un bisogno. È caratterizzata da specifici pattern espressivi e fisiologici, come l’accelerazione del battito cardiaco e l’aumento dell’eccitazione.
La PAURA è una emozione cosiddetta primaria, di base, universale, perché comune a tutti gli esseri viventi, con una funzione vitale preziosissima, perché adattiva, nel senso di protettiva, in quanto si manifesta in risposta a una minaccia, reale o percepita, allo scopo di metterci in condizione di proteggerci.
Il disgusto, esattamente come tutte le altre emozioni di base quali rabbia, gioia, tristezza e paura, ha un profondo valore evolutivo nella storia dell’uomo ed ha avuto un ruolo fondamentale nella sua sopravvivenza.
Ekman (1992) definisce l’emozione di disgusto come “il provare una sensazione che motiva, organizza, e guida la percezione dei pensieri e delle azioni”. Nel corso dell’evoluzione, infatti, le emozioni si sono sviluppate per dare nuovi tipi di motivazione e incentivare all’azione per far fronte alle richieste dell’ambiente esterno. Inoltre l’emozione (in generale, non solo di disgusto) agisce anche da filtro sensoriale, selezionando determinate soluzioni per raggiungere gli obiettivi prefissati.