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av Elena Quattrocchi Brancia 2 dager siden

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La MAPPA DELLE EMOZIONI

Le emozioni giocano un ruolo cruciale nella vita di ogni persona, influenzando la salute fisica e mentale. La rabbia, generata dalla frustrazione, è naturale ma deve essere gestita per evitare conseguenze distruttive.

La MAPPA DELLE EMOZIONI

La MAPPA DELLE EMOZIONI

Rabbia La rabbia è generata dalla frustrazione. Si può manifestare attraverso l’aggressività.

La RABBIA è un'emozione naturale che si manifesta in risposta a situazioni di frustrazione o minaccia. Sebbene sia normale provare rabbia, è importante gestirla in modo efficace per evitare che diventi distruttiva, causando problemi di salute fisica e mentale o deteriorando le relazioni interpersonali.

Artemisia Gentileschi rappresenta con brutalità la vicenda di Giuditta e Oloferne (1620). La Rabbia e la violenza che emergono dal dipinto non sono solo quelle provate del soggetto raffigurato, ma anche quelle della sua autrice, in quanto vittima di un episodio di violenza.

Sorpresa La sorpresa si origina da un evento inaspettato, seguito da paura o gioia.

La sorpresa

In ottica evoluzionistica è un’emozione associata alla sopravvivenza: per l’uomo primitivo ogni stimolo inatteso poteva rivelarsi una minaccia e, infatti, l’espressione facciale della sorpresa comprende lo spalancarsi degli occhi per allargare il campo visivo e l’apertura della bocca per garantire una respirazione profonda e facilitare lo sforzo muscolare in caso di fuga.

Le informazioni e le situazioni con cui entriamo in contatto vengono utilizzate dal cervello per formare delle conoscenze sul mondo e la ricezione di nuovi input porta all’aggiornamento di tali conoscenze. Quando viene rilevato un input diverso da quello previsto dal cervello, viene sperimentata l’emozione di sorpresa 

Abolire la sorpresa e il rilevamento degli errori, come potrebbe accadere per generalizzazione o assuefazione, sarebbe disadattivo, in quanto potrebbe minare il meccanismo di predittività, fondamentale per un buon adattamento e per la sopravvivenza dell’organismo.

La sorpresa è un modo per informarci che si è verificato un evento saliente non corrispondente alle nostre previsioni e che le circostanze che hanno portato a ciò dovrebbero essere modificate e/o memorizzate.

La straordinaria abilità espressiva di Caravaggio è ben nota, in particolare in Ragazzo morso da un ramarro (1593) dove il volto del giovane rivela quel moto di sorpresa causata dall’inaspettato morso dell’animale e a seguire, con un realismo drammatico, emerge il dolore fisico, evidente dalla bocca spalancata come gli occhi.

Disprezzo Il disprezzo è un sentimento e atteggiamento di mancanza di stima e disdegnato rifiuto verso persone o cose.

I pilastri della società (1926) realizzato da George Grosz, rappresenta disprezzo verso la società del dopoguerra, un pesante attacco nei confronti degli intellettuali, della stampa e della magistratura della Germania dell’epoca. Una pittura apparentemente satirica ma che rivela una profonda critica morale. L’artista fu, infatti, più volte denunciato, le sue opere vennero esposte nel 1937 all’interno della mostra dell’arte degenerata promossa da Hitler, cosa che costrinse l’artista all’esilio.

Tristezza La tristezza si crea a seguito di una perdita o a causa di uno scopo non raggiunto.

La tristezza può, essere considerato un segnale che il nostro sistema di attaccamento si è attivato. Il sistema di attaccamento ci consente di segnalare all’altro il bisogno che abbiamo della sua presenza in momenti di difficoltà e costituisce le fondamenta delle nostre relazioni affettive più importanti.

Una delle funzioni principali della tristezza risiede proprio nel segnalare, alle persone a noi vicine, il bisogno della loro vicinanza, del loro sostegno, aiuto o conforto in momenti di difficoltà. E il pianto stesso, che può essere un indicatore di tristezza intensa, aiuta a esprimere agli altri ciò che proviamo e segnala loro questo bisogno di vicinanza e aiuto.

Celebre è l’intensità drammatica che sprigiona il Compianto su Cristo Morto (1463-1490) di Niccolò dell’Arca. La tristezza e il dolore che sfigurano i volti dei personaggi che hanno perso ogni compostezza e fanno emergere un’emozione pura e travolgente. Pochi sono gli artisti che riescono, a distanza di secoli, a coinvolgere emotivamente ogni visitatore.

Gioia La gioia è lo stato d’animo positivo di chi si ritiene soddisfatto.

La GIOIA è un'emozione fondamentale per ognuno di noi perché contribuisce a mantenere un equilibrio emotivo e influisce positivamente sulla salute fisica e mentale.

La gioia è lo stato di appagamento e felicità che di solito si manifesta quando raggiungiamo obiettivi, vediamo esaudito un desiderio o soddisfatto un bisogno. È caratterizzata da specifici pattern espressivi e fisiologici, come l’accelerazione del battito cardiaco e l’aumento dell’eccitazione.

Auguste Renoir è definito il pittore della “joie de vivre”, il più gioioso tra gli impressionisti, e ciò traspare in tutti i suoi dipinti, come ad esempio Bal au moulin de la Galette (1876). Nel quadro è raffigurata una brulicante folla danzante che trasmette senza dubbio spensieratezza e felicità, anche grazie all’uso dei colori brillanti e vivaci.

Paura La paura è un’emozione dominata dall’istinto di sopravvivenza del soggetto ad una situazione pericolosa.

La PAURA è una emozione cosiddetta primaria, di base, universale, perché comune a tutti gli esseri viventi, con una funzione vitale preziosissima, perché adattiva, nel senso di protettiva, in quanto si manifesta in risposta a una minaccia, reale o percepita, allo scopo di metterci in condizione di proteggerci.

La Quinta del Sordo raccoglie le ultime opere pittoriche di Francisco Goya, le cosiddette Pitture Nere (1818-1823). L’artista rappresenta il terrore che lo ha travolto nei suoi ultimi anni di vita, ormai sordo e solo. La pittura diventa un modo per esorcizzare le sue paure, sfoga con violenza le sue emozioni direttamente sulle pareti della sua abitazione

Disgusto Il disgusto è una risposta repulsiva.

Il disgusto, esattamente come tutte le altre emozioni di base quali rabbia, gioia, tristezza e paura, ha un profondo valore evolutivo nella storia dell’uomo ed ha avuto un ruolo fondamentale nella sua sopravvivenza.

Ekman (1992) definisce l’emozione di disgusto come “il provare una sensazione che motiva, organizza, e guida la percezione dei pensieri e delle azioni”. Nel corso dell’evoluzione, infatti, le emozioni si sono sviluppate per dare nuovi tipi di motivazione e incentivare all’azione per far fronte alle richieste dell’ambiente esterno. Inoltre l’emozione (in generale, non solo di disgusto) agisce anche da filtro sensoriale, selezionando determinate soluzioni per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Le parole di Marina Abramovic sulla sua opera Balkan Baroque, presentata alla Biennale di Venezia nel ‘97
“C’è un enorme mucchio di ossa, che per tutta la durata della performance sto seduta a lavare. Era estate a Venezia, faceva molto, molto caldo e dopo pochi giorni già cominciavano a uscire vermi dalle ossa. E l’odore era insopportabile.”