von cristian campostrini Vor 8 Jahren
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SUPERFAMIGLIA
Coccoidei
controllati da
predatori/parassitoidi e da microrganismi patogeni (funghi)
fattori ambientali (piogge abbondanti, forti insolazioni che causano mortalità nelle neanidi)
polifaghe
si nutrono della linfa delle piante indebolendole
alcuni danni derivano da melata
facilitano l'ingresso di microrganismi patogeni e alcune specie sono vettori di virus
sviluppo di foglie e giovani rami ridotto
deformazioni
prediligono climi caldi
riproduzione avviene normalmente per anfigonia, tuttavia è frequente la partenogenesi.
producono numerose uova, da cui nascono neanidi che si diffondono rapidamente nell'ambiente
apparato boccale è, ben sviluppato e gli stiletti, derivati dall'allungamento delle mascelle e delle mandibole
presenza, sul corpo, di ghiandole cera, lacca e seta con cui viene protetto il tegumento e uova
Olociclo monoico (omotopo)
- in autunno le sessupare (attere o alate) per partenogenesi danno origine agli anfigonici
poi si accoppiano e le femmine depongono le uova durevoli
- in estate le forme alate volano diffondendosi su altre piante della stessa specie
a fine stagione originano le sessupare
- in primavera dall'uovo fuoriesce la fondatrice
per partenogenesi dà origine generazioni di femmine virginogenie
- svernamento come uovo durevole
Olociclo eteroico (omotopo)
- a fine stagione compaiono le sessupare alate o attere per partenogenesi danno origine agli anfigonici: maschi e femmine
questi si riproducono sull'ospite primario e le femmine depongono uova invernali (singole o a gruppi)
- in estate sull'ospite secondario
sviluppo di una o più generazioni di femmine (virginogenie) sia attere che alate;
- in primavera fuoriesce dall'uovo una femmina attera (fondatrice) che si riproduce per partenogenesi, dando origine a nuove femmine attere (o anche alate) chiamate fondatrigenie; queste a loro volta possono originare altre generazioni partenogenetiche, con la formazione di colonie e con la comparsa crescente di forme alate. Le forme alate, generalmente entro l'inizio dell'estate, migrano dal ospite primario (alberi o arbusti) verso quello secondario (piante erbacee);
per partenogenesi, dando origine a nuove femmine attere (o anche alate) chiamate fondatrigenie
queste possono originare generazioni partenogenetiche
- svernamento allo stadio di uovo fecondato (uovo durevole) sull'ospite primario
Diaspididi
neanidi si disperdono e dopo pochi giorni si fissano formando lo scudetto (nei maschi si presenta allungato);
ghiandole sericipare e ceripare producono le sostanze per la costruzione dello scudetto
non producono melata
elimina solo le sostanze escrete dai tubi malpighiani
utilizzate per la costruzione dello scudetto
piccole cocciniglie femmine iniziano a regredire le appendici che sono completamente atrofiche nell'adulto.
Coccidi o Lecanidi
gli stadi immobili maschili sono protetti dentro un follicolo, appiattito ed allungato, quasi trasparente
sviluppo femmine: tre stadi di neanide (pseudoametabole) mentre i maschi ne hanno quattro (neometabole)
femmine dei Coccidi sono immobili o quasi immobili. Il corpo delle femmine è convesso
Pseudococcidi
polvere cerosa che ricopre il loro corpo mascherandone il vero colore
specie dannose alle coltivazioni agricole e conosciute come "Cocciniglie farinose"
Margarodidi
maschi sono alati e alcune specie sono ermafrodite
femmine adulte sono attere e presentano apparato boccale in parte regredito
Cocciniglie primitive, mobili anche allo stadio adulto
Fillossèridi
addome ha gli ultimi uriti ristretti per cui il corpo è tipicamente piriforme, manca l'apertura anale.
attaccano latifoglie spontanee e coltivate, questi afidi compiono generalmente dei cicli monoici
Adèlgidi
compiono olocicli dioici biennali, accompagnati da paracicli sull'ospite secondario
hanno come ospite primario sempre le specie del genere Picea
afidi che attaccano esclusivamente le conifere
Pemfigidi o Eriosomatidi
Producono secrezioni cerose con cui proteggono il corpo e le colonie
attaccano varie piante arboree, forestali e causano malformazioni e galle sulle foglie (picciolo e lembo) e sui rametti
Afididi
presentano spesso sifoni allungati e codicola ben sviluppata
comprende il maggior numero di specie di afidi
Callafididi
sono Afidi monoici (fanno il ciclo su un ospite) che attaccano piante arboree o erbacee (leguminose)
Lacnidi
La maggior parte vive e si nutre sulle latifoglie e sulle conifere
sono provvisti di setole sul corpo, di corti sifoni e di zampe esili e lunghe
Aleurodidi
danni dovuti dalla sottrazione di linfa e dalle punture dell'ovodepositore
producono melata che favorisce fumaggini e possono trasmettere alcune virosi
sviluppo è neometabolo
riproduzione è anfigonica ma può avvenire anche per partenogenesi
addome è peduncolato e porta nelle femmine un corto ovopositore
zampe sono esili e quelle posteriori consentono piccoli salti
ricoperti da una polvere cerosa e biancastra prodotta da ghiandole ceripare addominali
Psillidi
hanno corto ovopositore che depone uova nei tessuti dei germogli o nella corteccia dei giovani rami
si nutrono di linfa, provocano alterazioni sviluppo dei germogli, producono melata
neanidi e ninfe: corpo appiattito e largo: pigidio.
piccola taglia, corpo allungato, due occhi composti, tre ocelli e lunghe antenne, zampe saltatori
Cicadellidi
danni: da punture di nutrizione, ferite con l'ovopositore, possono essere vettori di virus e di fitoplasmi
piccola taglia, corpo allungato e sottile, zampe posteriori saltatorie, hanno membrane vibranti produttrici di suoni
Membracidi
ovopositore che depone uova nei tessuti delle piante
pronoto (prima parte del torace) si espande in diverse forme, occhi composti e due ocelli zampe posteriori saltatorie
Afroforidi
possono provocare danni alle coltivazioni erbacee
piccole dimensioni (circa 6-8 mm) "sputacchine" per ammassi schiumosi in cui le forme giovanili si riparano
Cercopidi
Neanidi vivono nel suolo e si nutrono pungendo radici e organi sotterranei
Adulti: corpo di forma ovale, succhiano linfa
piccole dimensione, zampe posteriori saltatorie, forme giovanili protette dai loro escrementi
Cicadidi
media-grande taglia, adulti compaiono durante i mesi estivi e si conoscono per il suono stridente, si nutrono di linfa
provocano danni a causa delle femmine in ovideposizione per il robusto ovopositore
insetti acquaioli o semiacquatici
insetti utili
Trascorrono l'inverno allo stadio adulto in ripari o sotto le cortecce
piccole dimensioni, corpo allungato, pronoto presenta un restringimento a forma di collare. Sono predatori e vivono sui fiori e sulle foglie dove cacciano insetti e larve
fitofagi: attaccano piante erbacee ed arboree, pungendo sia foglie che gemme, fiori e giovani frutti. Alcuni sono predatori di insetti ed acari
piccole-medie dimensioni, corpo di forma allungata
ali anteriori sono reticolate e trasparenti
piccole dimensioni (circa 5 mm), grande sviluppo del pronoto, reticolato, che si espande anche lateralmente
possiedono ghiandole che producono un odore ripugnante (odore di cimice)
medie dimensioni, corpo di forma pentagona, torace ampio. Presentano livree di vario colore (giallo, rosso, verde) con macchie o strie di tonalità scura
torace molto ampio e l'addome molto sviluppato
si nutrono di frutti e semi