Categorie: Tutti - specie - piante - insetti - sviluppo

da cristian campostrini mancano 8 anni

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RINCOTI

I Rincoti, noti anche come Eterotteri, sono un ordine di insetti molto vasto, con oltre 50.000 specie conosciute. Una caratteristica distintiva è la diversità delle ali anteriori rispetto a quelle posteriori, spesso trasformate in emielitre.

RINCOTI

RINCOTI

OMOTTERI

Sezione Sternorrinchi

SUPERFAMIGLIA

Coccoidei

controllati da

predatori/parassitoidi e da microrganismi patogeni (funghi)

fattori ambientali (piogge abbondanti, forti insolazioni che causano mortalità nelle neanidi)

polifaghe

si nutrono della linfa delle piante indebolendole

alcuni danni derivano da melata

facilitano l'ingresso di microrganismi patogeni e alcune specie sono vettori di virus

sviluppo di foglie e giovani rami ridotto

deformazioni

prediligono climi caldi

riproduzione avviene normalmente per anfigonia, tuttavia è frequente la partenogenesi.

producono numerose uova, da cui nascono neanidi che si diffondono rapidamente nell'ambiente

apparato boccale è, ben sviluppato e gli stiletti, derivati dall'allungamento delle mascelle e delle mandibole

presenza, sul corpo, di ghiandole cera, lacca e seta con cui viene protetto il tegumento e uova

Olociclo monoico (omotopo)

- in autunno le sessupare (attere o alate) per partenogenesi danno origine agli anfigonici

poi si accoppiano e le femmine depongono le uova durevoli

- in estate le forme alate volano diffondendosi su altre piante della stessa specie

a fine stagione originano le sessupare

- in primavera dall'uovo fuoriesce la fondatrice

per partenogenesi dà origine generazioni di femmine virginogenie

- svernamento come uovo durevole

Olociclo eteroico (omotopo)

- a fine stagione compaiono le sessupare alate o attere per partenogenesi danno origine agli anfigonici: maschi e femmine

questi si riproducono sull'ospite primario e le femmine depongono uova invernali (singole o a gruppi)

- in estate sull'ospite secondario

sviluppo di una o più generazioni di femmine (virginogenie) sia attere che alate;

- in primavera fuoriesce dall'uovo una femmina attera (fondatrice) che si riproduce per partenogenesi, dando origine a nuove femmine attere (o anche alate) chiamate fondatrigenie; queste a loro volta possono originare altre generazioni partenogenetiche, con la formazione di colonie e con la comparsa crescente di forme alate. Le forme alate, generalmente entro l'inizio dell'estate, migrano dal ospite primario (alberi o arbusti) verso quello secondario (piante erbacee);

per partenogenesi, dando origine a nuove femmine attere (o anche alate) chiamate fondatrigenie

queste possono originare generazioni partenogenetiche

- svernamento allo stadio di uovo fecondato (uovo durevole) sull'ospite primario

Diaspididi

neanidi si disperdono e dopo pochi giorni si fissano formando lo scudetto (nei maschi si presenta allungato);

ghiandole sericipare e ceripare producono le sostanze per la costruzione dello scudetto

non producono melata

elimina solo le sostanze escrete dai tubi malpighiani

utilizzate per la costruzione dello scudetto

piccole cocciniglie femmine iniziano a regredire le appendici che sono completamente atrofiche nell'adulto.

Coccidi o Lecanidi

gli stadi immobili maschili sono protetti dentro un follicolo, appiattito ed allungato, quasi trasparente

sviluppo femmine: tre stadi di neanide (pseudoametabole) mentre i maschi ne hanno quattro (neometabole)

femmine dei Coccidi sono immobili o quasi immobili. Il corpo delle femmine è convesso

Pseudococcidi

polvere cerosa che ricopre il loro corpo mascherandone il vero colore

specie dannose alle coltivazioni agricole e conosciute come "Cocciniglie farinose"

Margarodidi

maschi sono alati e alcune specie sono ermafrodite

femmine adulte sono attere e presentano apparato boccale in parte regredito

Cocciniglie primitive, mobili anche allo stadio adulto

Fillossèridi

addome ha gli ultimi uriti ristretti per cui il corpo è tipicamente piriforme, manca l'apertura anale.

attaccano latifoglie spontanee e coltivate, questi afidi compiono generalmente dei cicli monoici

Adèlgidi

compiono olocicli dioici biennali, accompagnati da paracicli sull'ospite secondario

hanno come ospite primario sempre le specie del genere Picea

afidi che attaccano esclusivamente le conifere

Pemfigidi o Eriosomatidi

Producono secrezioni cerose con cui proteggono il corpo e le colonie

attaccano varie piante arboree, forestali e causano malformazioni e galle sulle foglie (picciolo e lembo) e sui rametti

Afididi

presentano spesso sifoni allungati e codicola ben sviluppata

comprende il maggior numero di specie di afidi

Callafididi

sono Afidi monoici (fanno il ciclo su un ospite) che attaccano piante arboree o erbacee (leguminose)

Lacnidi

La maggior parte vive e si nutre sulle latifoglie e sulle conifere

sono provvisti di setole sul corpo, di corti sifoni e di zampe esili e lunghe

Aleurodidi

danni dovuti dalla sottrazione di linfa e dalle punture dell'ovodepositore

producono melata che favorisce fumaggini e possono trasmettere alcune virosi

sviluppo è neometabolo

riproduzione è anfigonica ma può avvenire anche per partenogenesi

addome è peduncolato e porta nelle femmine un corto ovopositore

zampe sono esili e quelle posteriori consentono piccoli salti

ricoperti da una polvere cerosa e biancastra prodotta da ghiandole ceripare addominali

Psillidi

hanno corto ovopositore che depone uova nei tessuti dei germogli o nella corteccia dei giovani rami

si nutrono di linfa, provocano alterazioni sviluppo dei germogli, producono melata

neanidi e ninfe: corpo appiattito e largo: pigidio.

piccola taglia, corpo allungato, due occhi composti, tre ocelli e lunghe antenne, zampe saltatori

Sezione Auchenorrinchi

Cicadellidi

danni: da punture di nutrizione, ferite con l'ovopositore, possono essere vettori di virus e di fitoplasmi

piccola taglia, corpo allungato e sottile, zampe posteriori saltatorie, hanno membrane vibranti produttrici di suoni

Membracidi

ovopositore che depone uova nei tessuti delle piante

pronoto (prima parte del torace) si espande in diverse forme, occhi composti e due ocelli zampe posteriori saltatorie

Afroforidi

possono provocare danni alle coltivazioni erbacee

piccole dimensioni (circa 6-8 mm) "sputacchine" per ammassi schiumosi in cui le forme giovanili si riparano

Cercopidi

Neanidi vivono nel suolo e si nutrono pungendo radici e organi sotterranei

Adulti: corpo di forma ovale, succhiano linfa

piccole dimensione, zampe posteriori saltatorie, forme giovanili protette dai loro escrementi

Cicadidi

media-grande taglia, adulti compaiono durante i mesi estivi e si conoscono per il suono stridente, si nutrono di linfa

provocano danni a causa delle femmine in ovideposizione per il robusto ovopositore

Due paia di ali simili
corpo di diversa forma e non appiattito
Entrambe possono essere membranose e quelle anteriori leggermente sclerificate che quando non vengono usate coprono le ali posteriori
(omos = uguale) hanno ali anteriori e posteriori simili e le ali anteriori possono essere leggermente sclerificate

ETEROTTERI

FAMIGLIE
Gerridi

insetti acquaioli o semiacquatici

Antocoridi

insetti utili

Trascorrono l'inverno allo stadio adulto in ripari o sotto le cortecce

piccole dimensioni, corpo allungato, pronoto presenta un restringimento a forma di collare. Sono predatori e vivono sui fiori e sulle foglie dove cacciano insetti e larve

Miridi

fitofagi: attaccano piante erbacee ed arboree, pungendo sia foglie che gemme, fiori e giovani frutti. Alcuni sono predatori di insetti ed acari

piccole-medie dimensioni, corpo di forma allungata

Tingidi

ali anteriori sono reticolate e trasparenti

piccole dimensioni (circa 5 mm), grande sviluppo del pronoto, reticolato, che si espande anche lateralmente

Pentatomidi

possiedono ghiandole che producono un odore ripugnante (odore di cimice)

medie dimensioni, corpo di forma pentagona, torace ampio. Presentano livree di vario colore (giallo, rosso, verde) con macchie o strie di tonalità scura

Coreidi

torace molto ampio e l'addome molto sviluppato

si nutrono di frutti e semi

lo sviluppo avviene, di norma, attraverso due stadi di neanide e tre stadi ninfali
corpo generalmente appiattito
presenza di emielitre
sono ridotte e coprono l'addome e le ali membranose
(eteros = diverso) hanno ali anteriori diverse da quelle posteriori e trasformate in emielitre

DANNI

formazione di patine nerastre
rallentano la fotosintesi
producono la melata
rallenta gli scambi gassosi e favorisce la formazione di fumaggini
malformazioni, arricciamenti, rigonfiamenti e galle
disseccamento di foglie e germogli
decolorazione e/o alterazioni cromatiche degli organi verdi

CARATTERISTICHE

riproduzione è generalmente anfigonica e generalmente, si ha anche partenogenesi
ghiandole per la produzione di sostanze come cera e lacca, per proteggere il corpo o le uova; e hanno ghiandole che producono sostanze repellenti
ali possono essere membranose o più o meno sclerificate; in alcune specie possono essere emielitre
zampe ambulatorie; in alcune specie sono zampe saltatorie e in altre specie natatorie
apparato boccale pungente-succhiante

I Rincoti sono un ampio ordine di insetti (oltre 50.000 specie)