Curtis

Durante il periodo che va dall'VIII all'XI secolo, il sistema economico era principalmente chiuso e basato sulla sussistenza. La struttura agricola dominante era la curtis, composta da due parti principali:

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erano costruite con l'aiuto dei massari che prestavano le loro corvees;

in seguito divennero di sassi e muratura, come anche gli edifici interni: era il passaggio al castello.

Quando c'erano guerre o invasioni la gente del posto poteva entrare nello spazio fortificato.

Vi si trovavano i mansi, lotti di terreno in cui la parte era suddivisa: ogni manso era una piccola fattoria
il manso era affidato ai massari che potevano essere uomini liberi o servi della gleba
ogni massaro lavorava il manso alle condizioni dettate da un contratto: alla fine dell'anno pagava l'affitto con parte del suo raccolto e con una serie di servizi resi per contratto al suo signore: LE CORVEES

Era la parte del signore (dominus): aveva la terra posta direttamente sotto il suo controllo, la sua dimora, le officine.

Nella pars dominica lavoravano i servi del signore e prestavano le corvees i massari, secondo il loro contratto.

Gli edifici principali erano organizzati intorno ad una corte e da qui la Villa (azienda agricola latifondistica romana) cambiò il nome in curtis