L'equilibrio del corpo rigido

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CONCETTI PRINCIPALI

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L'equilibrio del corpo rigido

Ramo principale

Agiscono delle forze

Leva

Terzo genere (esempio pinzetta)

Secondo genere (esempio schiaccanoci)

Primo genere (esempio forbici)

Vantaggiosa

Svantaggiosa

Macchina semplice costituita da un asse rigido libero di ruotare attorno ad un punto fisso detto fulcro

Forza motrice (applicata da un corpo esterno)

Modulo uguale a zero si ha l'equilibrio

Forza di resistenza (applicata dalla leva stessa)

F2-F1

Centro di gravità o baricentro

Equilibrio di un corpo appeso

Se la verticale condotta dal baricentro passa per O

Stabile

Instabile

Indifferente

Equilibrio di un corpo appoggiato

Se la verticale tracciata dal baricentro tocca la base di appoggio

Punto in cui si concentrano tutte le forze applicate su un corpo (si indica con G)

Graficamente punto d'incontro tra due verticali tracciate su dei punti fissi in uno stesso corpo, ma in posizioni differenti

Parallele e discordi

Punto di applicazione C si calcola con la proporzione

Parallele e concordi

Somma vettoriale

F1+F2

Rappresentate graficamente dai vettori

Corpo rigido

Non è deformabile

ha un'estensione

Non è un punto materiale

Esempio pennarello

Ha tre movimenti

Rotazione

Antioraria

Verso in alto

Oraria

Verso in basso

Su un punto fisso

Forza di rotazione

Momento

Unità di misura in N.m

Quando sul corpo rigido agisce una forza

Quando sul corpo rigido agiscono una coppia di forze

Vettorialmente sono due forze parallelle, di modulo uguale, ma di verso opposto

EQUILIBRIO????

Prodotto tra distanza e forza uguale a zero

Prodotto tra la distanza tra i due bracci e la forza applicata

Prodotto tra il braccio e la forza applicata sul corpo rigido

Se il braccio diminuisce la forza aumenta e quindi sono inversamente proporzionali tra di loro

Il braccio non è altro che la distanza perpendicolare tra il punto di rotazione e la forza applicata su un corpo rigido

Forza Vettoriale

Translazione

Lungo delle corsie

Rototranslazione