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par Ilaria Ciavattini Il y a 10 jours

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1A-1B_Unità 2 - Montagne e colline

In Italia, un terzo del territorio è dominato da due principali catene montuose: le Alpi e gli Appennini. Le Alpi, estendendosi per 1200 km, sono suddivise in tre sezioni: orientali, centrali e occidentali.

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Unità 2 - Montagne e colline

7. L'zione dell'uomo sulla montagna e sulla collina

Sfruttamento dei boschi: - fornitura legname per l'uomo; - sopravvivenza di ecosistemi - lotta all'inquinamento. Allevamento in montagna all'aperto o allo stato brado di ovini e bovini Coltivazione di viti e alberi da frutto Il turismo ha evitato lo spopolamento delle montagne

Montagne e colline

4 L'origine delle colline
Le colline hanno le seguenti origini: - moreniche: formate dall'accumulo di detriti spinti a valle dai ghiacciai - strutturali: antiche montagne abbassate dal fenomeno dell'erosione - vulcaniche: nate in seguito alla pressione del magma sulla crosta terrestre, sono quel che rimane di vulcani spenti - tettoniche: nate dal sollevamento e il corrugamento dei fondali marini - artificiali: grandi depositi di rifiuti diventati rilievi (es. Testaccio a Roma e Monte Stella a Milano). Il territorio italiano è prevalentemente collinare (tranne in Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige). Le coltivazioni principali sono olivo, vite e grano

Colline Europee

Montagne Europee

3. Le montagne italiane
Un terzo del territorio italiano è costituito da due grandi catene montuose: le ALPI e gli APPENNINI.

LE ALPI Si estendono per 1200 km, sono giovani e superano anche i 4000m. La catena è suddivisa in Alpi orientali, centrali e occidentali. Le Alpi occidentali sono più alte mentre le Alpi orientali sono più basse perché fatte di roccia calcarea più modellabile dagli agenti atmosferici. MA MARITTIME CON COZIE GRAN GRAIE PENA PENNINE LE LEPONTINE RE RETICHE CA CARNICHE GIÙ GIULIE

GLI APPENNINI Sono costituiti da una serie di catene parallele che si estendono da nord-ovest a sud-est per una lunghezza di circa 1350 chilometri fino allo stretto di Messina e poi per altri cento chilometri in Sicilia. Le cime degli Appennini sono meno alte (non superano i 3000 metri di altezza) e più arrotondate rispetto alle cime delle Alpi. Il vento e la pioggia le consumano perché questi monti sono formati da rocce non molto dure, come il calcare e l’argilla. La montagna più alta degli Appennini è il Gran Sasso (Appennino Centrale) che sfiora, ma non raggiunge i 3000 metri. Su alcuni pendii si trovano anche i calanchi, cioè dei solchi (spaccature) che si formano per l’azione erosiva dell’acqua.

Le parole della montagna e della collina

2. Fenomeni esogeni
FENOMENI ESOGENI Dal greco eso "esterno" e genesis "nascita", sono dati da: - vento - precipitazioni - sbalzi termici - scorrimento dell'acqua nei torrenti e sottoterra - movimento di mari e ghiacciai Questi agenti esercitano un'azione di EROSIONE del suolo e delle rocce, a cui segue il TRASPORTO e il DEPOSITO dei detriti in una zona diversa da quella iniziale. Se un rilievo è molto alto sarà giovane perché ha subito minore erosione, se invece un rilievo è basso sarà più vecchio perché ha subito erosione per periodi di tempo più lunghi. Sui rilievi l'azione delle forze esogene determina anche FRANE e VALANGHE I ghiacciai, enormi riserve di acqua dolce immobilizzate sulle vette dei rilievi, operano una forma di erosione che scava VALLI a U e modellano i rilievi stessi
1. Fenomeni endogeni e origine delle montagne
FENOMENI ENDOGENI Movimenti che interessano la litosfera (gr. lithos = roccia) sono definiti endogeni perché avvengono al di sotto della superficie terrestre (gr. endo = interno). Dipendono da forze come calore e pressione, dal momento che la Terra è costituita da una serie di strati interni come segue:

La superficie della Terra è suddivisa in una ventina di placche o zolle litosferiche che si muovono l'una contro l'altra perché galleggiano sul magma sottostante (astenosfera). Il movimento delle placche è dovuto a forze endogene (interne) della Terra e ha generato nel corso del tempo: Nascita delle catene montuose (orogenesi) - causate da movimenti convergenti LA TEORIA DELLA DERIVA DEI CONTINENTI (Alfred Wegener) Originariamente esisteva un unico "supercontinente" chiamato PANGEA (gr. pan = tutte + gr. gea = terra)

I terremoti Il terremoto o sisma, rapida vibrazione della crosta terrestre causata dai movimenti connettivi delle placche. Se localizzati in mare > maremoti e tsunami. - ipocentro: scossa sotto la superficie terrestre che irradia onde sismiche eccentriche - epicentro: punto sulla superficie terrestre in corrispondenza dell'ipocentro. La magnitudo è la quantità di energia liberata dal sisma e si misura con due scale: . Scala Mercalli: 12 gradi, misura i danni . Scala Richter: 9,5 gradi, misura la magnitudo o energia sprigionata Il rischio sismico maggiore in corrispondenza dei margini delle placche litosferiche, in cui ci sono anche zone di intensa attività vulcanica

La formazione di montagne speciali: i vulcani Un vulcano si forma quando lo scontro tra due zolle causa la fuoriuscita di magma che si accumula, si raffredda e si solidifica. Il vulcano ha una camera magmatica in cui il magma si accumula finché non erutta dal cratere superiore (centrale) o dai crateri laterali.