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par carmela liotta Il y a 3 années

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EDUCAZIONE INCLUSIVA

È importante sviluppare una cultura dell'inclusione che consideri la disabilità non come un problema individuale ma come il risultato dell'interazione tra l'individuo e il suo contesto.

EDUCAZIONE INCLUSIVA

sistema formativo

EDUCAZIONE INCLUSIVA

problemi d’inclusione dei soggetti con BES

competenze metodologico-didattiche-tecnologiche
indicazioni ministeriali più inclini alla
diversità
personalizzazione
strutturali (visione pedagogico-culturale)

tessuto socio-culturale

intelligenza connettiva, ovvero la capacità di ragionare in termini di rete, di sinergia e di crescita comune, in piena collaborazione e cooperazione tra le diverse istituzioni e le figure che in esse vi partecipano

DISABILITY LITERACY (alfabetizzazione o educazione alla disabilità e all’inclusione)

sviluppare un livello di intelligenza sistemica tra scuola, extrascuola, reti territoriali e famiglie, capace di far nascere quella cultura dell’inclusione sganciata dal considerare la disabilità come problema di una minoranza, addossabile esclusivamente alle famiglie con bambini con BES, agli addetti ai lavori, agli insegnanti di sostegno, e delimitabile solo all’interno di specifici ambiti disciplinari e di ricerca
prendere consapevolezza della complessità e della eterogeneità del tessuto socio-culturale e dello scenario scolastico
Avvicinarsi alla disabilità richiede vocazioni empatiche, sensibilità, capacità pro-sociali e pro-attive, conoscenze e competenze specifiche in termini pedagogici, didattici, neuroscientifici, linguistici, assiologici
NUOVA CULTURA DELLA DISABILITÀ interpretare il deficit non più come caratteristica esclusivamente individuale ma come il prodotto dell’interazione tra l’individuo e il contesto in cui è inserito
IPOTESI OPERATIVE

curricolo scolastico che prevede l’integrazione in esso di elementi di studio e di analisi tematica strettamente collegati all’universo della disabilità

idea del laboratorio come momento esperienziale di confronto tra gli allievi capace di sviluppare e creare dinamiche relazionali significative, atteggiamenti più inclini all’accettazione del diverso, attraverso attività di peer tutoring, di role playing, di aiuto reciproco, di apprendimento cooperativo.

INSEGNANTE DI SOSTEGNO

deve mostrare, capacità adattive, proporsi come soggetto epistemico, produttore di sapere, attivo, aperto alla collaborazione, al continuo aggiornamento professionale e alla ricerca

catalizzatore di quella sinergia di interventi che possono concretizzarsi in un vero e proprio progetto di vita dell’allievo diversamente abile

conoscitore degli elementi costitutivi della specifica disabilità, in termini clinici, psicologici, pedagogico-didattici, ecc.

costruttore di reti d’intervento relazionali e professionali

capacità di costruire ponti comunicativi r dinamiche relazionali partecipate e favorevoli al confronto all'interno del sistema scuola, tra le diverse figure che lo compongono, e all’esterno con le famiglie, gli operatori dei servizi sociali e della sanità, il territorio

assume un atteggiamento umile, prudente, flessibile, riflessivo nei confronti della quotidiana attività che esso stesso svolge

STEREOTIPI E LUOGHI COMUNI

differenza di ruolo tra insegnante curricolare e di sostegno

reciprocità e commutabilità dei ruoli tra docenti curricolari e specializzati che non scinda l’agire educativo in due versanti diversi (allievo disabile, allievi normali), ma che converga sinergicamente in un progetto inclusivo e di alfabetizzazione alla disabilità rivolto a tutti e nutrito delle peculiari competenze e padronanze di entrambi i soggetti

impostazione culturale settoriale che intende l’educazione speciale rivolte ai soli soggetti diversamente abili.

necessario pensare ad attività formative plurime che si adattino alle caratteristiche e alle difficoltà di ogni allievo