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a marco filippini 8 éve

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Alessandro Manzoni: presentazione dell'autore

Alessandro Manzoni sosteneva che la cultura deve essere messa al servizio della società civile per avere un vero valore. Nella sua "Lettera a Marco Coen", Manzoni riflette sulla natura della fama e del tormento che deriva dal desiderio di ottenerla.

Alessandro Manzoni: presentazione dell'autore

Alessandro Manzoni: presentazione dell'autore

I cardini del pensiero manzoniano:

3) ragione e religione si possono conciliare; la religione non deve essere fatta tanto di gesti esteriori, ma intima e profonda.
2) ha una concezione illuministica della cultura: essa deve essere messa al servizio della crescita civile e morale dell'umanità;
1) ha un orientamento liberale moderato in politica;

Riflessione sull'attività letteraria

La cultura deve essere messa al servizio della società civile, altrimenti non serve a nulla (vedi "Lettera a Marco Coen")

"Lettera ad un giovane" (A Marco Coen- Venezia- Milano 2 giugno 1823) 

«Nelle lettere Ella vede un mezzo d'acquistar fama: un vivissimo desiderio di questa, un nobile sdegno dell'oscurità, per ripetere le sue parole, sono il suo stimolo principale allo studio, e il suo tormento. Ma crede Ella forse, che l'ottener questa fama porrebbe fine al tormento? Per amor del cielo, si levi dall'animo una tale speranza. Quando Ella avrà veduto un avaro felice dell'essersi fatto ricco, s'aspetti allora di vedere un cupido di fama felice dell'esser diventato famoso. Iddio ci vuol troppo bene per lasciarci trovare la contentez­za nel soddisfacimento delle nostre passioni.  che non gli si può domandare, Ella è infelice, perché vuole ardentemente cosa che Dio non ha promesso a nessuno,ch'Egli non ci ha insegnato a cercare, che ci ha anzi prescritto di non cercare; ed è infelice non perché non la possegga ancora, ma perché la vuole. Il dolore nasce non dalla mancanza, ma dall'amore della cosa: chi la possiede, o, per dir meglio, che ne possiede, e l'ama, ha mutato il dolore, non se l'è tolto. E neppure l'ha mutato: ché, mentre conosce per prova, che codesta così desiderata gloria non ha virtù di farlo contento, pur ne desidera di più, ne sente la vanità e teme di perderla.»

[…]
Ma si franchi un momento da queste dottrine, ne esca, e le guardi dal di fuori; e pensi di che sarebbe più impacciato il mondo, del trovarsi senza banchieri o senza poeti; quali di queste due professioni serva di più, non dico al comodo, ma alla coltura dell'umanità.

Manzoni: un intellettuale CRITICO E RIFLESSIVO

Nasce nel 1785 e muore nel 1873 (88 anni).
Rivede le sue opinioni relativamente a:

Religione.

romanzo storico;

rivoluzione francese;