a ohad tzook 6 éve
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Un difetto abbastanza importante di questo tipo di borsa è la notevole sensibilità agli urti e spesso alla polvere.
Ovviamente anche questo tipo di borsa ha i suoi difetti: oltre al peso maggiore di quelle in plastica e alla mancanza pressoché totale di aerodinamicità, tanto che alcuni sostengono che sia proprio la forma delle borse squadrate a indurre gli ondeggiamenti alle alte velocità in rettilineo delle maxienduro, hanno un ingombro laterale decisamente maggiore, spesso pericoloso nel traffico dove non è difficile rischiare di agganciarsi alle auto in colonna.
Per farlo, siamo attrezzati al meglio, ovvero abbiamo una Multistrada 1200 con tre borse rigide Mytech di alluminio; sistema di aggancio interno a vite rapida, assolutamente sicuro, e serrature doppie con coperchi antipolvere.
Nel bauletto: Il bauletto più scarico possibile; utopia, lo sappiamo, ma cominciamo a metterci dentro cose che non avremo bisogno di portare in albergo, come le tute antiacqua che da sole prendono molto spazio. Solitamente noi teniamo anche gli oggetti che possono servire durante le soste rapide, in modo da aprire le laterali meno possibile durante il viaggio; quindi occhiali da sole, uno zaino che useremo per trasportare oggetti mentre si visita il castello di turno come le macchine fotografiche, gli obbiettivi, la guida turistica e le cartine. Un indumento tipo una felpa da mettersi addosso se calasse improvvisamente la temperatura. Dal momento che una delle cose che più risentono dei cambi di temperatura sono le mani, se rimane un po’ di spazio teniamo nel bauletto un paio di sottoguanti di seta, che tengono molto caldo, e un paio di guanti più leggeri da alternare a quelli pesanti in caso aumenti la temperatura e si voglia aumentare la sensibilità di guida. Le valige laterali: Consideriamo che le nostre valige rigide abbiano capienza diversa perché una è sagomata per ospitare lo scarico, caso che si verifica molto spesso. Come detto, il bagaglio riposto nelle valige laterali dovrebbe essere quello non indispensabile normalmente durante il viaggio, e quindi a meno di casi eccezionali dovremmo aver pianificato in modo da lasciare il contenuto chiuso, al pulito e all’asciutto. Cosa mettiamo in quella più piccola: Noi lo chiamiamo “software”, perché ci deve stare la roba più morbida ma anche perché è il cuore del bagaglio, quello che va aperto per ultimo e solo in camera, ovvero l’abbigliamento intimo pulito (calzini, mutande, magliette; teniamo conto un ricambio al giorno per ogni giorno di viaggio più uno se si dovesse inzupparci d’acqua) in sacchetti separati lui/lei. Incredibile come questo genere di articoli femminili prendano un terzo del volume di quelli maschili. In sacchetti separati pantaloni (diciamo due paia, un jeans e un paio corti dovessimo fare una sosta di oltre un giorno per andare a visitare qualcosa?) e felpe o maglie, una lui, due lei; siate cavalieri e pensate a quanto poco posto prendono le sue mutande, anzi magari tollereremo un vestitino in più, qualche maglina carina si dovesse andare una sera a cena in un posto carino, in sostanza quelle due o tre bischerate perché la nostra passeggera sia contenta di darcela la sera in albergo, e per questo metteremo nella sofware,per l’igiene intima e personale come spazzolini, dentifricio, gel, rasoio, trucchi di lei, creme, strucchini e minchiate varie. Mettiamo qui dentro anche quei pochi medicinali indispensabili come qualche analgesico per il mal di testa, pasticche per il mal di gola, cortisone se siamo allergici agli insetti. La pennina per le punture sarà opportunamente tenuta a portata di mano nel bauletto. Cosa mettiamo in quella più grande: Noi la chiamiamo “hardware”, perché ci sta la roba più solida e a metà strada, come grado di intimità e pulizia richiesta, fra il bauletto e la “software”. Qui dentro ci stanno fondamentalmente le scarpe (ecco, qui di solito partono le discussioni, perché sono il peggior nemico del bagaglio del motociclista, ma sono anche le migliori amiche delLA motociclista), che sarebbe meglio limitare a un paio ciascuno, meglio se comode per camminare, meglio da ginnastica tipo sneakers in modo da poterle schiacciare e possibilmente, all’occorrenza, chiudere con del nastro di carta per limitarne il volume. Una paio di ciabatte ciascuno, meglio se infradito di quelle che si smontano. I caricabatterie del cellulare, della macchina fotografica, della telecamera, le riduzioni se siete in un Paese con delle prese diverse dalle nostre, degli interfoni, del navigatore se dovete ricaricarlo a sera. Di solito formano una foresta di cavi inestricabile, sarebbe opportuno limitarli se possibile eliminando i doppi, per esempio con lo stesso cavo USB si può attaccare prima la macchina fotografica e poi il cellulare, basta organizzare i tempi. Nella hardware poi ci sta l’inevitabile sacchetto con gli indumenti sporchi, che dobbiamo prevedere in continuo aumento nel corso del viaggio a discapito della borsa software. Un altro suggerimento, ma probabilmente è ovvio per qualsiasi donnina che ci legga, è di dare almeno una parvenza di piega anche alla roba sporca, in modo da contenere l’aumento di volume.
Oltre i 150 Km/h, si creano i vortici d'aria specialmente in caso di vento forte potrebbero essere pericolosi oltre che fastidiosi.
guidare con le valigie è più sicuro che guidare senza
occhio in città a non portare via qualche sportello di macchina
in fuoristrada non creano nessun problemao
se non un maggior peso per via dei bagagli, sono comunque molto resistenti e non danno problemi nemmeno sulle più impervie mulattiere, anche se sono caricate più del peso consentito.
Essendo valige dure e resistenti anche a carichi 3 volte superiori a quelli indicati
in quanto abbassano il baricentro della moto e questa diventa più stabile e maneggevole nel guidato.
Morbide
Derivazione mondo bici
Adattabili alla moto, spesso senza l’ausilio di telaietti, sono le borse che provengono dal mondo bici e che spesso vengono usate per equipaggiare le enduro più leggere per viaggi anche di lunghe percorrenze.
Questo tipo di borsa ha un sistema di chiusura “arrotolato”, che oltre ad avere l’enorme pregio di essere quasi completamente impermeabile, può variare molto la capienza. Borse simili sono usate anche per aumentare la capacità di carico delle rigide metalliche agganciandole sui coperchi.
Le borse morbide di solito sono associate a moto sportive che occasionalmente si possono usare anche per spostamenti medio-lunghi e in alcuni casi hanno una forma leggermente aerodinamica; si possono montare con telaietti leggeri, anche visivamente, e pesano meno delle rigide ma spesso non sono impermeabili, anche se alcune hanno una copertura da applicare in caso di pioggia.
Le rigide a loro volta si possono distinguere in due grandi gruppi:
plastica sagomate che si integrano nel design della moto.
Le borse rigide in plastica di solito sono dedicate, sia per forma che per sistema di aggancio, al modello specifico di moto, in alcuni casi definendone l’estetica stessa
le plastiche spesso hanno sagomature interne che vanno poco d’accordo con oggetti rigidi: il tipo di borsa che si preferisce è personale e risente di tantissimi fattori.
Le rigide in plastica hanno il vantaggio di essere aerodinamiche e integrate esteticamente, leggere, pratiche e dagli ingombri laterali più contenuti rispetto alle metalliche squadrate, in alcuni casi estensibili lateralmente per aumentare la capienza come quelle che fornisce normalmente BMW per le sue R1200GS
le metalliche squadrate
questo tipo di borsa ha i suoi difetti:
oltre al peso maggiore di quelle in plastica e alla mancanza pressoché totale di aerodinamicità, tanto che alcuni sostengono che sia proprio la forma delle borse squadrate a indurre gli ondeggiamenti alle alte velocità in rettilineo delle maxienduro, hanno un ingombro laterale decisamente maggiore, spesso pericoloso nel traffico dove non è difficile rischiare di agganciarsi alle auto in colonna.
Se si ha intenzione di affrontare viaggi un po’ più avventurosi è consigliabile l’uso delle borse rigide di metallo.
Ovviamente un urto molto violento può portare alla rottura anche di questo tipo di valigia, ma solitamente una scivolata o una caduta a basse velocità hanno conseguenze che raramente non si possono rimediare con un paio di colpi per addirizzare i telai al loro posto, o giù di lì. Stessa cosa si può dire per la polvere, anche perché le serrature delle metalliche hanno spesso dei coperchietti, semplici e pratici.