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Poesia e prosa nell'età Augustea (Galvano-Ruggeri)
Durante l'età Augustea, si assistette a una fioritura dei generi letterari tradizionali, che venivano ripresi e reinterpretati. L'oratoria era una forma di intrattenimento molto apprezzata nelle sale di audizione, con autori come Seneca il Vecchio che ne erano maestri.
Megnyitás
Poesia e prosa nell'età Augustea La prosa rappresentanza del potere del principe e dei ceti dominanti VITRUVIO POLLIONE L'Oratoria elegante forma di intrattenimento nelle sale di audizione SENECA IL VECCHIO La letteratura erudita manuale di mittologia IGINO La Storiografia, lettura provenzialistica degli eventi storici risalenti al patrimonio mistico e leggendario POMPEO TROCIO TITO LABIENO TITO LIVIO durante l'età Augustea si riprendono i generi letterari tradizionali TEATRO: rappresentazione scenica della letteratura EPICA: ripresa dell'epica ellenistica con personaggi dolenti e tormentati EPISTOLOGRAFIA IN VERSI: si allacciano alla tonalità della satira ma ne accettano il pessimismo L'ASTRONOMIA: lo studio delle influenze del corpo celeste sui destini umani LA POESIA DIDASCALICA: alternanza di digressioni attraverso il ricorso sul piano stilistico LA POESIA BUCOLICA: con le "Bucoliche" di Virgilio si ha una visione consolatoria e pacificatrice LA POESIA ELEGIACA: componimenti in distici elegiaci con tematica amorosa IL GENERE LIRICO: ripresa dei lirici greci in età arcaica IL GENERE SATIRICO: temi di morale spicciola sulla tradizione della diatriba greca