da Alessia Cervino mancano 5 giorni
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L'architettura dei templi dell'Antica Grecia è una delle manifestazioni più emblematiche della cultura greca, riflettendo la religiosità, l'estetica e l'ordine sociale della civiltà. I templi greci erano edifici sacri dedicati alle divinità, costruiti per ospitare la statua della divinità a cui erano dedicati. Ecco un riassunto delle principali caratteristiche:
Tempio di Atene Nike
Un piccolo tempio ionico, noto per le sue eleganti proporzioni e per le sculture che decoravano le sue pareti.
Tempio di Zeus
Un grande tempio dorico che ospitava una delle sette meraviglie del mondo antico, la statua di Zeus di Fidia.
Partenone
Il tempio dorico dedicato ad Atena è il più celebre esempio di tempio greco e simbolo della democrazia e della cultura ateniese.
Pittura
La pittura, sebbene meno conservata, si esprimeva soprattutto attraverso la decorazione dei vasi, caratterizzandosi per l'uso dei contrasti cromatici (figura nera su fondo rosso) e per l'attenzione ai dettagli narrativi e simbolici.
Scultura
La scultura greca si distinse per la sua perfezione nella rappresentazione del corpo umano, l'uso di proporzioni matematiche e l'evoluzione verso il realismo e l'espressione emotiva.
La filosofia nell'Antica Grecia nasce intorno al VII secolo a.C. e rappresenta una delle tappe fondamentali per la cultura occidentale, influenzando profondamente la scienza, la politica, l'etica e la logica. La filosofia greca si sviluppa in diverse scuole di pensiero, che si pongono domande sul cosmo, l'esistenza, la conoscenza e il comportamento umano.
Dopo la morte di Alessandro Magno, la filosofia greca si diversificò ulteriormente con l'emergere di varie scuole filosofiche, tra cui:
Socrate (469-399 a.C.)
Socrate è una delle figure più influenti della filosofia occidentale. Non scrisse nulla di proprio, ma le sue idee ci sono giunte tramite i dialoghi di Platone e le opere di altri discepoli. La sua filosofia si concentrava sulla ricerca della virtù e della conoscenza attraverso il dialogo e l'autoesame (conosci te stesso). È famoso per il metodo dialettico, un processo di interrogazione per stimolare la riflessione critica e la definizione precisa dei concetti.
Platone e Aristotele
Discepolo di Socrate, Platone fondò l'Accademia e sviluppò una filosofia sistematica. Il suo pensiero è centrato sulle Idee o Forme, entità perfette e immutabili che esistono indipendentemente dalla realtà sensibile. Platone esplorò anche la giustizia, la politica e la teoria della conoscenza, creando l'idea di un "mondo ideale" rispetto a quello sensibile. La sua opera più famosa è la "Repubblica", dove analizza la giustizia e descrive una società ideale.
Allievo di Platone, Aristotele fondò il Liceo e sviluppò un sistema filosofico che comprendeva molte aree della conoscenza, dalla metafisica all'etica, dalla logica alla politica. A differenza di Platone, Aristotele riteneva che la realtà fosse conosciuta attraverso l’esperienza sensibile. La sua filosofia è più empirica e scientifica, ed è anche nota per il suo metodo di induzione e classificazione.
L'epica omerica è caratterizzata da un linguaggio elevato e da una struttura narrativa in cui la sorte degli eroi è spesso legata all'intervento divino. Questi poemi hanno avuto un'enorme influenza sulla letteratura occidentale, ponendo le basi per il genere epico.
Un insieme di poemi epici attribuiti al poeta dell'antichità Omero, che raccontano le gesta eroiche di personaggi mitologici e storici, spesso incentrate su conflitti tra dèi, eroi e popoli. I due principali poemi omerici sono:
Odissea: Narra il lungo viaggio di ritorno di Ulisse, eroe della guerra di Troia, verso casa, Itaca. Durante il suo cammino affronta numerose peripezie, tra cui mostri e dèi. Il tema centrale dell'Odissea è la perseveranza e il desiderio di tornare a casa.
Iliade: Racconta gli eventi della guerra di Troia, concentrandosi soprattutto sull'eroe greco Achille e sulla sua ira, che ha un impatto devastante sulla guerra e sulle sue sorti. L'Iliade esplora temi come l'onore, il destino e la vendetta.
Loro compito era quello di coltivare le terre dei nobili per ricavarne il cibo da dare agli abitanti della città. Facevano lavori pesanti, andavano nelle miniere oppure lavoravano nelle case e aiutavano gli artigiani. Frequente in Grecia era l’abitudine di vendere e comprare schiavi come fossero oggetti .
Le persone più importanti erano i nobili, cioè i ricchi signori discendenti da famiglie altolocate. Poi c’era la classe degli intellettuali, che comprendeva scienziati, matematici, filosofi, medici, astronomi. Poi c’erano i soldati, gli artigiani e i commercianti, i marinai, i contadini e infine gli schiavi.
Sparta, al contrario di Atene, aveva un sistema di governo molto diverso, fondato sulla disciplina militare e sull'educazione rigorosa dei cittadini. Il sistema di governo spartano si basava su una monarchia duale, una oligarchia e un consiglio degli anziani.
In questo sistema, una ristretta élite deteneva il potere, spesso sotto forma di aristocrazia o di una ristretta classe di cittadini privilegiati. Ad esempio, Corinto e Tebe avevano sistemi oligarchici in cui la politica era dominata da famiglie nobili.
Atene: La Democrazia Diretta
Atene è famosa per aver sviluppato il primo esempio di democrazia diretta.
Giustizia
Il sistema giuridico di Atene era basato sulla partecipazione dei cittadini, che svolgevano un ruolo attivo nelle corti. Questo rifletteva la natura democratica della polis, ma anche le sue limitazioni, come l'esclusione delle donne, degli schiavi e degli stranieri dal sistema giuridico.
Ostraicismo
L'ostracismo era uno strumento politico per proteggere la democrazia da potenziali tiranni o da persone che cercavano di concentrarsi troppo potere. Sebbene fosse uno strumento preventivo, non era una condanna per crimini, ma un modo per garantire l'equilibrio della città.
A partire dalle prime interferenze di Filippo il Macedone e fino alle strepitose conquiste di Alessandro tra il 336 e il 334 gli orizzonti culturali della Grecia si erano ampliati e trasformati, con l’egemonia macedone alle polis indipendenti furono sostituite con la creazione di un vasto stato territoriale soggetto al potere centrale di un sovrano assoluto e dotato di una città capitale. Dopo la morte di Alessandro alcune città greche pensarono di poter riconquistare la loro libertà ma le ribellioni costarono al popolo molti insuccessi e dure repressioni.
Oltre al mutamento politico si ebbe anche un mutamento culturale; le imprese di Alessandro aprirono gli orizzonti geografici culturali e intellettuali allargando così anche il pensiero e l’autocoscienza dell’uomo greco.
La cultura greca si trovava in rapporto con le alte culture, il mondo dei parlanti greco si allargava a dismisura e assumeva dentro sé una quantità smisurata di non-greci, l’autosufficiente universo della polis si diluiva nelle ampie prospettive spaziali e culturali spalancate dalla conquista; gradualmente ma profondamente cambiarono la mentalità, l’atteggiamento intellettuale, i punti di riferimento e le prospettive. Non bisogna tuttavia dimenticare di sottolineare gli elementi di continuità con le polis: la vita sociale in ambito cittadino continuò a svolgersi e le città greche continuarono una loro politica relativamente autonoma di alleanze e schieramenti.
L’Età classica della Grecia durò circa due secoli e, per convenzione, è compresa tra la battaglia di Salamina (480 a.C., vittoria dei Greci contro i Persiani) e la morte di Alessandro Magno nel 323 a.C. Anche l’arte che si sviluppò in questi due secoli è detta classica.
L'età arcaica dell'antica Grecia è un periodo storico compreso dal VIII al VI secolo a.C., caratterizzato dal consolidamento delle città-Stato (poleis) e dall'espansionismo greco lungo le coste del Mediterraneo. Concluso il periodo del Medioevo greco, il monarca di ogni singola comunità perde man mano il potere assoluto, mentre la classe aristocratica conquista progressivamente il controllo di gran parte delle istituzioni politiche della città. Il governo della città è nelle mani di un gruppo di aristo
La conflittualità interna della società greca e la forte crescita demografica nelle città-Stato dell'antica Grecia, spingono alla creazione di nuove colonie all'esterno dei confini greci, dove esiliare gli avversari politici interni e verso cui favorire l'emigrazione della popolazione in eccesso. Sorgono colonie greche in Italia, in Asia Minore, nel Bosforo, in Africa, in Spagna e in Francia. Lungo Le nuove città sono perlopiu colonie costiere nate in precedenti insediamenti commerciali lungo le coste del Mediterraneo e del Mar Nero. Le colonie greche in Italia prendono il nome di Magna Grecia.
Il declino della civiltà micenea ebbe inizio con l’invasione della Grecia da parte dei Dori, a partire dal XII secolo.
Sottoargomento
I Micenei, di origine indoeuropea, occuparono la Grecia a partire dai primi secoli del secondo millennio a.C. Il centro principale della loro civiltà fu Micene.