Categorie: Tutti - movimento

da Diletta Satta mancano 2 anni

93

Basi anatomiche

Le prassie sono capacità fondamentali che permettono l'esecuzione di movimenti complessi e sequenziali, coinvolgendo specifiche aree del cervello. Le cortecce associative, in particolare quelle parietale e prefrontale dell'

Basi anatomiche

Basi anatomiche

funzioni prassiche

diverse forme di aprassia:
aprassia costruttiva: difficoltà di riprodurre uno stimolo visivo
aprassia dell'abbigliamento: incapacità di indossare gli indumenti in cui si deve coordinare tronco e arti
aprassia della marcia: incapacità parziale o totale di camminare, in assenza di deficit motori.
aprassia ideomotoria: incapacità di tradurre la sequenza motoria nel programma esecutivo. (il pz sa cosa fare, ma non sa come farlo)
ideativa: i pazienti riconoscono un oggetto, ma non sanno come utilizzarlo. E' una forma causata dalla lesione delle regioni posteriori di sx. Prima di fare diagnosi bisogna escludere cause funzionali di altro tipo come: demenza, agnosia, grave forma di aprassia ideomotoria
valutazione:
-azioni finalizzate
-gesti sequenziali= sequenze non finalistiche
-gesti intransitivi= gesti convenzionali (segno della croce)
-gesti transitivi= mimare l'utilizzo di un oggetto
-movimenti bucco-facciali
aree:
cortecce associative eteromodali parietale e prefrontale dell'emisfero dominante.

Le aree prefrontali ricevono afferenze dalla corteccia parietale e inviano le informazioni alle aree premotorie e motorie, responsabili del movimento.

Le aree parietali ricevono afferenze dalle aree uditive, visive, e somatosensoriali e invianole informazioni alla corteccia prefrontale.

aprassie: disturbo di un'attività gestuale intenzionale, in assenza di deficit motori, sensitivi e percettivi.
dissociazione autonomico-volotaria: il gesto è prodotto in risposta a istruzioni interne, ma risulta alterato se eseguito dietro richiesta esterna.
prassie: capacità che consentono l'esecuzione di movimenti raffinati e di sequenze di movimenti

linguaggio

disturbi
afasia: disturbo clinico, con compromissione acquisita dell'uso simbolico del linguaggio, causato da lesioni corticali.

non fluenti, il soggetto è consapevole, tanto da dimostrare depressione

fluenti: i soggetti ignorano il proprio deficit

disartria: disturbo esclusivamente motorio, caratterizzato da alterazioni dell'articolazione del linguaggio
valutazione clinica
-lettura
-scrittura
-comprensione uditiva: capacità di eseguire comandi
-denominazione: dare un nome agli oggetti
-ripetizione: utilizzo di frasi-test
eloquio spontaneo: fluenza verbale, struttura sintattica, ripetizioni, neologismi, contenuto delle informazioni
sede: EMISFERO SINISTRO (a parte i mancini)
L'emisfero destro ha un ruolo essenziale nella prosodia e nella comprensione del linguaggio.
queste aree primarie sono circondate e coadiuvate da altre aree associative a livello del polo temporale, corteccia temporale, prefrontale e parietale inferiore.
-l'area di Wernicke, porzione posteriore del giro temporale superiore (comprensione del linguaggio)
-area di Broca, a livello del piede della terza circonvoluzione frontale (produzione linguistica)
due componenti
-componente simbolica: consente l'uso comunicativo
-componente motoria-articolatoria: strutture muscolari e nervose per la produzione dei suoni

l'attenzione

caratteristiche
-attenzione spaziale: collicolo superiore, talamo
-selettività: aree prefrontali
vigilanza e arousal: nella formazione reticolare troncoencefalica, nuclei talamici interlaminari
due tipi
attenzione selettiva: consente di selezionare solo alcune delle molteplici sollecitazioni provenienti dall'esterno
attenzione sostenuta: mantenimento delle prestazioni cognitive per un tempo prolungato. Comprende uno stato di vigilanza protratto nel tempo e l'arousal, reattività nei confronti di stimoli esterni
capacità di mantenere focalizzata la propria coscienza sulle informazioni salienti

funzioni esecutive

sono regolate dalle connessioni delle aree prefrontali con le strutture sottocorticali, come il talamo. Esistono infatti 3 principali circuiti fronto-sottocorticali che originano da 3 aree:
l'area fronto-mesiale, giro anteriore del cingolo.

circuito del cingolo anteriore: integra gli aspetti cognitivi ed emozionali al fine di modulare i comportamenti motivati. Le alterazioni si manifestano con abulia, apatia, perdita di interesse e motivazione

l'area orbito-frontale, a livello della regione basale.

circuito orbitofrontale laterale: integra gli stati emozionali, i pensieri e le memorie all'interno di risposte comportamentali adeguate ai diversi contesti. Le sue alterazioni comportano cambiamenti della personalità, depressione, DOC, anaffettività.

l'area dorsolaterale, anteriormente alla regione premotoria.

circuito prefrontale dorsolaterale: governa le funzioni esecutive. Le sue alterazioni determinano difficoltà alla programmazione, pianificazione, ragionamento astratto= sindrome disesecutiva generalizzata.

attività di pianificazione, programmazione, inibizione, ragionamento astratto
capacità che consentono al soggetto di operare delle scelte, prendere decisioni, comportamenti finalizzati.

la memoria

alcune patologie neurologiche possono causare disturbi di memoria a lungo termine, portando a una sindrome amnesica definita come:
retrograda: difficoltà a ricordare fatti o episodi
anterograda: incapacità di apprendere nuove informazioni
sede:
-la corteccia prefrontale= memoria di lavoro
-cervello, striato, amigdala= formazione memoria implicite derivanti dai processi di apprendimento
-l'ippocampo= essenziale per l formazione di memorie esplicite
memoria a lungo termine= memorizza in maniera permanente un numero illimitato di informazioni
implicita o procedurale= riguarda le esperienze percettive e gli atti motori che non possono essere espressi verbalmente. Alcuni esempi sono l'apprendimento di procedure, regole e abilità motorie.
esplicita o dichiarativa= informazioni che possono essere richiamate volontariamente e verbalizzate.

Include le conoscenze relative a fatti, concetti e significati

semantica

episodica

memoria a breve termine=
consente di conservare delle informazioni per pochi secondi, anche detta memoria di lavoro
memoria immediata= stimoli uditivi e visivi.
Trattamento rapido e transitorio delle informazioni che vengono elaborate e convertite in memoria a breve termine.
capacità di acquisire, immagazzinare e utilizzare le conoscenze e le nuove informazioni.

aree associative eteromodali

regioni prefrontali, lobo limbico, corteccia parieto-temporale
integrano le informazioni relative a più modalità sensoriali e sono interconnesse con le aree motorie. Sono il substrato anatomico delle più complesse attività cerebrali e cognitive, come percezione, linguaggio, memoria, coscienza, pensiero.

aree associative unimodali

integrano differenti e specifiche informazioni per una singola modalità, operando un'elaborazione molto più sofisticata dei diversi stimoli rispetto alle cortecce primarie.

corteccia primaria

le lesioni comportano deficit elementari, come disturbi motori, sensitivi, olfattivi, etc
sensoriali e motorie
motorie: sede finale della pianificazione delle risposte motorie
sensitive: analisi delle componenti più elementari delle esperienze sensoriali