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da Francesco Paternò manca 1 anno

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LA POETICA - Il fanciullino

La figura del poeta è paragonata a quella di un fanciullo, capace di vedere il mondo con meraviglia e stupore, come se fosse la prima volta. Questo sguardo innocente e puro permette al poeta di esplorare il mistero e attingere conoscenze pre-razionali e immaginative, cogliendo l'

LA POETICA - Il fanciullino

LA POETICA - Il fanciullino

La poesia "pura"

Il sublime delle piccole cose - ricchi di poesia sono anche gli argomenti più umili e dimessi e non solo quelli elevati. La poesia è anche nelle piccole cose, che hanno un loro particolare "sublime", una dignità non minore di quelle auliche.
A questo principio Pascoli si attiene fedelmente proponendosi sia come cantore delle realtà umili e dimesse, sia come celebratore delle glorie nazionali ed evocatore dei miti e degli eroi classici.
Nella poesia "pura" del fanciullino è implicito il messaggio sociale, un'utopia umanitaria che invita alla fratellanza di tutti gli uomini, al di la delle barriere di classe e di nazione.
La poesia pura, spontanea e disinteressata, può ottenere effetti di suprema utilità sociale.
Come Virgilio che "fece poesia senza pensare ad altro": "egli voleva abolire la lotta tra le classi e la guerra tra i popoli"; "insegnava ad amare".

Il poeta "fanciullino"

Il poeta appare come un "veggente", dotato di uno sguardo più acuto rispetto agli uomini comuni; il poeta è colui che attinge dall'ignoto ed esplora il mistero.
La metafora del fanciullino fa scorgere una concezione della poesia come conoscenza pre-razionale e immaginosa
il modo alogico di vedere le cose ci porta nell'abisso della verità. Questo atteggiamento irrazionale e intuitivo permette di cogliere l'essenza segreta delle cose.
Da questa visione del mondo nasce l'idea centrale che il poeta coincide col fanciullo che sopravvive dentro ad ogni uomo: che vede tutte le cose "come per la prima volta", con stupore e meraviglia.

I simboli

Tra io e modo esterno, tra soggetto e oggetto non sussiste per PASCOLI una vera distinzione. Le cose acquistano una fisionomia antropomorfizzata, si caricano di significati umani.
PERCEZIONE ONIRICA- il mondo è visto attraverso il velo del sogno e perde ogni consistenza oggettiva.
La conoscenza del mondo avviene attraverso strumenti interpretativi non razionali che ti permettono di andare al cuore della realtà.
la visione soggettiva del poeta carica gli oggetti di valenze allusive e simboliche che rimandano sempre al di là di essi, come messaggi misteriosi e affascinanti.

La visione del mondo

Il mondo, nella visione pascoliana appare frantumato, disgregato. Non esistono gerarchie d'ordine fra gli oggetti: ciò che è piccolo si mescola a ciò che è grande
Cultura positivistica con la quale il poeta si formò la quale entra in crisi con l'affermarsi di tendenze spiritualistiche e idealistiche.
si apre l'ignoto, il mistero, l'inconoscibile verso cui l'anima e tesa a captare messaggi enigmatici, non traducibili da nessun sistema logicamente codificato.