da Vittorio Zerbini mancano 7 anni
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Di fronte ad un setting operativo complesso fatto di problemi che , verosimilmente non abbiamo mai affrontato e dato ciò non possiamo attivare strategie procedurali:
si chiede di mobilizzare tutto ciò che è stato appresso,segni e abilità per trovare una soluzione che sia la più efficace, o la più elegante. o la economica.
L' agire competente si muove secondo strategie di decisione adattative
Se il curricolo diventa breve come scegliere i contenuti?
1. Si verbalizzano,condividono gli artefatti prodotti; 2. Stimolo la discussione di questi all'interno della classe; 3. Il docente effettua la lezione a posteriori: in questa corregge le false credenze che possono essere sorte e fisso i concetti che è necessario ritenere per l'eas successivo.
In questo tipo di lavoro l'enfasi è posta sull'attività didattica ;solo in seguito ci si chiede su quali contenuti sviluppare l'attività didattica;esattamente al contrario di quanto avviene nella classica programmazione per obiettivi.
1. Attivo un primo approccio alla soluzione dei problemi attraverso un frame concettuale che presento all'inizio della fase; 2. Attraverso uno stimolo(video,testo,foto...) lancio una attività da svolgere in classe nella forma della produzione di un artefatto
In questa fase si approcciano i problemi che si sono incontrati nella fase preparatoria mediante:
Consiste nel Flippare la lezione. Si invertono le due fasi di un lavoro didattico: la lezione e i compiti a casa
Nella didattica tradizionale si svolge prima la lezione e poi gli studenti a casa attraverso i compiti applicano e studiano quello che hanno imparato.
La Flipped Classroom si fonda sull'osservazione che il momento in cui sarebbe più necessaria la presenza dell'insegnante è il second; in questa fase,infatti, gli allievi leggono,rileggono,comprendono di non aver capito e rilevano i problemi.
Quindi si inverte: si fa a casa il primo approccio al contenuto.
L'episodio di apprendimento situato è la cornice che è possibile dare ad una attività didattica grazie alla quale penso di far esercitare i miei allievi sull'indicatore che ho scelto per quella sessione di lavoro.
Idea di apprendimento:
apprendimento significativo o profondo:(Orsobel,Novak,Grusin)
un apprendimento è tale quando avviene per appropriazione ,cioè quando avviene per assimilazione dell'esperienza o del sapere nuovo alle strutture mentali vecchie dell'individuo. Si tratta di favorire lo studente nel suo lavoro di riporto e di appropriazione del concetto nuovo a partire dalle sue strutture mentali
L'EAS è mutuato dalla microlearning termine dell'apprendimento che nasce in contesto anglosassone all'interno del mobile learning, che studia il odo migliore per far fruire porzioni di testo a persone che leggono in mobilità
Non va confuso con una unità di apprendimento.
Un Indicatore è una evidenza,un comportamento osservabile
Costruirò una attività didattica per ogni Indicatore: In ogni sessione di lavoro(lezione) affronterò 1 o più indicatori
Per rendere osservabili i criteri questi vanno tradotti in INDICATORI
La dimensione è una parte strutturale , un elemento fondamentale, un ingrediente fondamentale della competenza.
Ne individuo 2 0 3
Non cerca la soluzione vera, che si ritiene non ci sia, ma la soluzione maggiormente efficace.
Goldberg osserva che il 90% dei problemi proposti a scuola chiedono di attuare strategie VDM;
viceversa il 90% dei problemi proposti dalla vita sono ADM
E' una presa di decisione di fronte ad un problema che prevede sicuramente una soluzione vera.
Gli schemi mentali
sono script, storyboard,una sequenza di operazioni.
Attraverso l'esperienza impariamo a risolvere un problema scegliendo lo schema giusto per risolvere.
Ogni volta che riconosciamo un problema che abbiamo già incontrato rigiochiamo lo schema mentale che abbiamo utilizzato la volta precedente e rinforziamo tale schema mentale.Lo rinforziamo fino a farlo diventare un habitus, una strategia di soluzione irriflessiva.
Il comportamento competente si manifesta nel trovarsi di fronte ad un problema che non abbiamo mai affrontato mobilitando quegli schemi mentali che possediamo per adattarli alla soluzione del nuovo problema.
La COMPETENZA è la capacità del soggetto di valutare schemi diversi per far fronte alle diverse situazioni (P. Perreneoud)
Sono competente perché sono dotato di saperi e ed abilità che mi mettono in condizione di risolvere il problema dato.
Quindi al centro non c'è il comportamento esibito ma il sapere esperto che mi consente di assumere quel comportamento.
La COMPETENZA è la capacità di gestire una situazione professionale complessa utilizzando sapere e saper fare (G. LeBoterf)
Alla base c'è il comportamentismo della scuola di Chicago: non vi è modo di saper cosa c'è nella black- box della nostra mente, ci limitiamo ad osservare i comportamenti.
La COMPETENZA è la capacità del soggetto di costruire algoritmi operativi (R.W. Tyler)