da Riccardo Di Ruvo mancano 4 anni
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2^ IMMAGINE: nelle poleis greche, quando vi era un crocevia, si poneva al centro di esso una colonnina con due teste del dio Priapo unite. L'umorismo è un'erma bifronte di cui un volto ride del pianto della faccia opposto (coesistenza di gioia e dolore)
1^ IMMAGINE: una donna imbellettata come una giovane fanciulla suscita ilarità, in quanto si discosta dalla normalità. Questa fase è definita AVVERTIMENTO DEL CONTRARIO. Quando si realizza però che la donna è così conciata per tenere legato a sè un uomo più giovane di lei, si giunge ad un'amara riflessione. Questa fase è definita SENTIMENTO DEL CONTRARIO. Questo passaggio determina l'umorismo
Tanti punti di vista differenti, dunque relativi, creano disarmonia e, non essendoci una realtà assoluta non c'è dialogo e questo porta alla solitudine esistenziale
E' la vita sociale quotidiana. Gli schemi e la monotonia portano i personaggi pirandelliani a voler fuggire dalla normalità, per rifugiarsi in realtà parallele e distopiche
IL TRENO HA FISCHIATO
La follia rappresenta l’unico mezzo in forza del quale l’uomo, evadendo dagli schemi imposti dalla società, riesce a imprimere un contatto diretto con la natura, riscoprendo il proprio io più nascosto e assaporando la gioia di vivere lontano da una società di massa intesa come trappola, carcere in cui l’individuo si dibatte
UNO, NESSUNO, CENTOMILA
ENRICO IV
L'uomo, nel momento in cui accetta le convenzioni sociali, indossa una maschera imposta dalla società. Quando l'uomo indossa la maschera, cristallizza gli eventi e abbandona il vitalismo, conformandosi al contesto in cui vive
IL FU MATTIA PASCAL
Nei capitoli 12 e 13 del romanzo Anselmo Paleari, padrone di casa di Mattia, inizia una dissertazione filosofica nota come "lanterninosofia" e "lo strappo nel ciel di carta"
LANTERNINOSOFIA
Paleari chiederà ad Adriano di immaginare l’uomo come portatore di un piccolo lanternino il quale diffonde attorno a lui un alone di luce, l’uomo sembra confortato da quella luce e spaventato dal buio che si intravede aldilà di quell’alone di luce. In realtà Paleari rovescia la situazione (ecco perché laterninosofia): quell’alone di luce, per il quale l’uomo si sente rassicurato è essenzialmente un cerchio limitato di luce e rappresenta il carattere fittizio che è l’inconsistenza di tutte le certezze che l’uomo crede di avere, ma di fatto non possiede.
LO STRAPPO NEL CIEL DI CARTA
Si immagini un teatrino di marionette dove ci sono dei personaggi, per la precisione c’è Oreste. Oreste è l’eroe classico dalle tante certezze, lui sa bene che ha un compito, una missione nella sua vita e in questa si adopera: vendicare la morte di suo padre Agamennone. Ecco che Paleari immagina in questo teatrino di marionette un cielo di carta strappato che si trova al di sopra del capo di Oreste e improvvisamente in quello stesso momento Oreste vede crollare tutte le sue certezze (quel cielo di carta rappresenta un mondo fatto di finte certezze, cioè di convinzioni senza fondamenti reali).