によって mariglen xhelollari 4年前.
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Le Istruzioni Operative sono state pensate perché venisse uniformato il comportamento dei Professionisti della Salute e, nel nostro caso, degli Infermieri. Esse descrivono esattamente come deve essere realizzata una prestazione assistenziale.
Le Istruzioni Operative (IO) sono documenti che descrivono dettagliatamente un’attività con l’obiettivo di mettere tutti gli operatori nella condizione di eseguirla allo stesso modo.
Rappresentano la minuziosa descrizione del “come” deve essere realizzata un’attività; l’istruzione operativa è, infatti, fortemente orientata alle attività, le condiziona e ne costituisce un vero e proprio vincolo per quanto riguarda la loro esecuzione.
Lo scopo delle Istruzioni Operative è, dunque, la standardizzazione dei comportamenti
che avviene mediante la stesura di una successione logica di azioni, definite rigidamente, affinché si dia vita a modalità tecniche ottimali, sia che si tratti dell’uso di un’apparecchiatura o di uno strumento, sia che si tratti di un’attività prettamente assistenziale.
L’Istruzione Operativa, per la quale sono previste le fasi di redazione e quella di approvazione, contiene al suo interno:
Come abbiamo visto moltissime volte, il cliente (o l'utente) è la ragione stessa dell'esistenza di ogni organizzazione.
Nella ISO 9001:2015 ci sono molti requisiti che si riferiscono ai clienti in maniera diretta o indiretta. Tra questi ricordiamo:
Un sistema di gestione della qualità (SGQ) – per esempio secondo le norme ISO 9001 – è un sistema di conduzione e controllo. La decisione da parte di un’azienda di introdurre una determinata norma ha anche un'importanza strategica.
Un SGQ permette alle aziende di offrire in qualsiasi momento prodotti e servizi di qualità preassegnata. Può quindi orientarsi per esempio maggiormente verso i suoi clienti per ottenere determinati vantaggi concorrenziali. Tuttavia un sistema di gestione della qualità non mira soltanto a conseguire un successo aziendale a breve termine, ma agisce anche a lungo termine.
Le procedure sono il cuore della parte documentale di ogni sistema certificato ISO 9001. La normativa richiede che siano documentate, cioè "scritte" le seguenti procedure:
Ticino Società di Servizi offre e garantisce la formazione sulla sicurezza dei lavoratori, secondo le disposizioni della Conferenza Stato, Regioni e Provincie autonome di Trento e Bolzano e del codice Ateco.
Il datore di lavoro deve predisporre tutte le misure necessarie per proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori che esercitano qualsiasi attività all’interno dell’azienda. Il D.Lgs. 81/2008 contempla la formazione, l’informazione e l’addestramento come dei percorsi necessari che devono seguire i lavoratori per apprendere le regole e le metodologie.
Il Decreto stabilisce anche quali sono le figure aziendali che devono svolgere il ruolo di formatori e che tipo di formazione devono svolgere nei confronti dei lavoratori. Oltre a dirigenti e preposti, medico competente e Servizio di Protezione e Prevenzione, la legge dispone che “il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione”.
Corsi abilitanti per operatori addetti alla conduzione di attrezzature lavoro (Art. 73 Dlgs.81/08).
LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO.
Il concetto di qualità di vita è molto antico.
, nel IV secolo avanti Cristo, scrisse: “Una salda conoscenza dei bisogni inclina a ricondurre ogni assenso o diniego al benessere del corpo ed alla piena serenità dell’animo, poiché questo è il fine della vita felice. A questo fine noi rivolgiamo ogni nostra azione”.
Il concetto di qualità di vita come entità misurabile è, però, relativamente recente. Secondo una definizione del 1948 dell’OMS:
“Qualità di vita è la percezione soggettiva che un individuo ha della propria posizione nella vita, nel contesto di una cultura e di un insieme di valori nei quali egli vive, anche in relazione ai propri obiettivi, aspettative e preoccupazioni”.
A partire dagli anni Sessanta, poi, questa espressione inizia ad essere strettamente legata al concetto di welfare ed entra a far parte del linguaggio comune. Da questo momento, la qualità della vita, descrive il progresso della società non più misurato solo in termini quantitativi.
In tale ottica, sono stati messi a punto e sviluppati strumenti di misura che offrono indici del livello di benessere raggiunto da una popolazione in un dato contesto socioculturale. Uno di questi indicatori è il Better Life Index elaborato dall’Ocse.
“Questo è un prodotto di qualità “. Quante volte abbiamo ascoltato o pronunciato questa frase? Tante, tantissime volte perché il termine qualità, entrato prepotentemente nella vita di ognuno di noi, è un vocabolo tanto comune quanto banalizzato. Il punto è che il concetto di qualità è difficile da definire.
Si parla di qualità di un alimento, qualità di un servizio, qualità di un oggetto, qualità di un percorso, si parla persino di qualità di un rapporto umano.
Ma cos’è esattamente la qualità? Come è facile immaginare non esiste un’unica definizione del termine.
Volendo citare due tra le più autorevoli fonti in materia, possiamo affermare che, secondo l’EOQC (European Organization for Quality Control), per qualità si intende “l’insieme delle caratteristiche o degli attributi che condizionano l’idoneità a soddisfare una determinata esigenza”.
Secondo la normativa http://ISO 9001:2015
invece, per qualità va inteso “il grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche di un oggetto soddisfa i requisiti”.
In generale quindi, quando parliamo di qualità, dobbiamo sempre considerare almeno due aspetti: uno di natura oggettiva e uno di natura soggettiva. Il primo è legato a tutte quelle caratteristiche misurabili e certificabili (composizione chimica, caratteristiche nutrizionali ecc…). In questo contesto tutto ruota attorno alla descrizione di ciò che realmente un dato prodotto è o non è.
Il secondo aspetto invece, è più legato a tutta una serie di bisogni impliciti o espliciti, reali o presunti che il consumatore ritiene di poter soddisfare dall’acquisto di quel dato prodotto. In questo caso, ad essere considerato importante, non è più ciò che realmente è il prodotto, né la funzione per cui è stato immesso nel mercato, ma semplicementee è ciò che il consumatore medio si aspetta che sia.
Lo so, la ISO 9001:2015 non richiede il Manuale della Qualità: ora mi aspetto i soliti geni che iniziano con i commenti inutili dei “so tutto io”.
E’ vero, la norma non richiede un manuale in una forma determinata, ma quando un cliente ti chiede di documentare il tuoi sistema e non vuoi dargli troppi dettagli cosa gli dai?
Te lo dico io: un Manuale Qualità che, ripercorrendo tutti i punti della la norma, evidenzia che te ne sei fatto carico rinviando poi ad altri documenti.
Chiusa la polemica con i geni, ti ricordo che nel mese di settembre 2018 i sistemi qualità dovranno essere adeguati alla nuova norma ISO 9001:2015.
Qui trovi indicazioni su come realizzare un nuovo manuale qualità esercitandoti su una azienda meccanica di fantasia che abbiamo preso come esempio (in realtà trovi proprio il manuale già scritto che adatti alla tua azienda in mezz’ora.
Ovviamente questa è solo una delle possibili soluzioni per affrontare la nuova norma che, ormai lo sanno anche i sassi, vorrebbe sburocratizzare i vecchi sistemi qualità. Come ho detto sopra io ritengo che il ricorso al manuale, possibilmente snello, sia ancora da prendere in considerazione perché questo documento:
Vi saranno poi procedure o altri documenti, formalizzati nel modo più snello possibile, tenendo conto che, ove la norma parla di informazione documentata, un pezzo di carta o un file informatico devono essere presenti.
Insomma, come ho già detto tante volte, non vedo grandi differenze con la vecchia norma e quindi tutto quello che cerco di spiegarti è come utilizzare il tuo sistema qualità per “far andare meglio l’azienda”.
I passi che farò oggi saranno quindi:
Si evince subito come la Qualità in Azienda sia un insieme, o meglio, un “sistema”, cioè un “insieme di elementi tra loro correlati o interagenti” che abbiano come fine supremo la “soddisfazione del cliente”, cioè la “percezione del cliente su quanto i suoi requisiti siano stati soddisfatti”.16 apr 2013
L’obiettivo dell’International Organization for Standardization (ISO) è promuovere universalmente la crescita e lo sviluppo della produzione, del commercio e della comunicazione tra le imprese. Questa compagnia internazionale, composta da 164 membri, persegue il proprio obiettivo sviluppando norme volontarie in materia di qualità, che favoriscano il commercio internazionale e la realizzazione di prodotti e servizi di qualità, incoraggiando le buone pratiche commerciali.
Su scala internazionale, le più note tra queste norme sono quelle della serie ISO 9000, un sistema di base per la gestione della qualità che può essere utilizzato in aziende di qualsiasi dimensione e tipo, in qualunque parte del mondo. La certificazione alla ISO 9001 (o una qualsiasi altra norma sulla qualità) rappresenta una prova oggettiva che l’azienda abbia implementato e rispettato tutti i requisiti relativi al sistema di gestione della qualità.
PJR organismo esperto esterno e imparziale, effettua audit presso la sede dell’azienda, per determinare se essa è conforme o meno ai requisiti della norma di riferimento, la SO 9001. In caso positivo, PJR rilascerà un attestato di conformità, con un numero di certificato unico, emesso a nome dell’azienda e con l’indicazione delle sedi certificate, lo scopo di certificazione e i sigilli degli enti di accreditamento, che conferiscono a PJR la propria legittimità ad operare.
Per maggiori informazioni sulla norma ISO 9001, si prega di chiamare il nostro ufficio al numero
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