によって consuelo mazzaにより 5時間前.
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5 curiosità sui diritti umani
🌍 Un’ispirazione globale:
La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani è stata tradotta in oltre 500 lingue, il che la rende uno dei documenti più diffusi al mondo.
📖 Non solo parole vuote:
Questo documento va ben oltre una dichiarazione simbolica. Ha influenzato profondamente le leggi nazionali e i trattati internazionali. Molte costituzioni si basano sui suoi principi.
ℹ️ Un elenco completo di diritti e libertà:
I 30 articoli della Dichiarazione abbracciano una vasta gamma di diritti – dalla libertà di espressione al diritto al lavoro e all’istruzione. Questi diritti non sono solo politici, ma anche sociali, e hanno per obiettivo di garantire a ogni individuo una vita dignitosa e libera.
🧭 Un lungo percorso:
L’idea dei diritti umani non è nuova. Fin dall’antichità e in particolare poi a partire dall’Illuminismo, ci sono stati tentativi di formulare principi universali per una giusta convivenza tra esseri umani. La Dichiarazione dei Diritti Umani rappresenta l’apice di questi sforzi, dal momento che è stata la prima carta a ricevere un riconoscimento globale.
🕊️ Un simbolo importante per tuttI:
La Giornata Internazionale dei Diritti Umani viene celebrata in tutto il mondo con eventi, manifestazioni e iniziative educative. Non è solo un momento di riflessione, ma anche un appello all’impegno per difendere i diritti di chi ancora oggi vede i propri diritti violati.
Le Giornate Mondiali della Gioventù sono un cammino iniziato da San Giovanni Paolo II per rispondere al desiderio d’incontro, di pace e di verità dei giovani. Una strada di fede che continua ad attraversare la storia
Non mi avete fatto niente ha come tema principale un argomento di forte attualità nel periodo in cui è stato pubblicato: il terrorismo e la paura che esso provoca,[8] sebbene il testo non contenga parole come "terrorismo", "attentato" o simili.[9] Il brano è stato creato a seguito dei numerosi attacchi ricondotti al terrorismo islamista nella seconda metà degli anni 2010, in particolare l'attentato di Manchester del 22 maggio 2017, avvenuto durante un concerto della cantante statunitense Ariana Grande, in cui un terrorista suicidandosi ha provocato la morte di altre 22 persone. Gli stessi fan dei cantanti hanno inviato diverse e-mail in cui facevano capire la loro paura nel partecipare ai concerti a seguito di eventi del genere. Il testo prende inoltre spunto dalla lettera scritta dal giornalista Antoine Leiris, che aveva perso la moglie durante gli attentati di Parigi del 13 novembre 2015; rimasto solo con il figlio, l'uomo decise di mettere per iscritto il fatto che gli attentatori non avrebbero mai avuto il suo odio
Scritta e interpretata da Bob Marley, Redemption Song è più di una semplice canzone. Viene pubblicata nel 1980 ed è un inno alla libertà, alla resilienza e alla speranza. Con le sue parole penetranti e la sua melodia semplice, Redemption Song risuona come una preghiera laica, che sprona l’ascoltatore a ricercare in sé e nella collettività un senso di libertà. Il testo presenta un sentimento di speranza e anche una forte necessità di emanciparsi dalla mentalità collettiva, come canta Marley “emancipate yourself from mental slavery – emancipatevi dalla schiavitù mentale”. La consapevolezza di sé e la liberazione del proprio io sono temi ricorrenti nella musica di Bob Marley, che spinge sempre i suoi ascoltatori a liberarsi dai vincoli mentali, che li limitano. Redemption Song, oltre alla dimensione personale, fa riferimento alla tratta degli schiavi ai danni delle popolazioni africane dal ‘600 fino all’ ‘800. Gli africani venivano deportati e ridotti in schiavitù da imprenditori e latifondisti dell’America del sud e del nord. Bob Marley, con questa canzone, invoca quindi la riscossa del suo popolo, intonando un canto di pace e libertà. La parola Redemption, oltre a significare liberazione dal peccato attraverso una vita giusta, ha propone anche la liberazione redenta dalla ingiusta condizione di schiavitù, sia fisica sia mentale.
L'Inno alla gioia esprime la visione idealistica di Schiller sullo sviluppo di un legame di fratellanza fra gli uomini, visione condivisa da Beethoven. Nel 1972 il Consiglio d'Europa ha adottato il tema dell'Inno alla gioia di Beethoven come proprio inno
Il 10 dicembre si celebra la Giornata Mondiale dei Diritti Umani la cui Dichiarazione originaria risale addirittura al 1789, elaborata nel corso della Rivoluzione Francese e poi in parte confluita nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani - in seno all’ONU - a Parigi nel 1948.
La Musica ha saputo fare propri tutti questi i temi citati, esistono canzoni che, anche grazie al livello artistico e carismatico dei loro autori, hanno acquisito nell’immaginario collettivo lo status di veri e propri inni.
Se l’intento di risvegliare le coscienze è certamente implicito in ogni canzone che affronti il tema dei diritti umani, alcune sembrano espressamente dedicate a mettere l’ascoltatore davanti ad uno specchio per farlo riflettere su quale sia il suo personale contributo alla causa. Man in the mirror di Michael Jackson - forse l’episodio più noto al grande pubblico – ha un testo che non lascia indifferenti (“If you wanna make the world a better place take a look at youself than make a change”) ma, al contrario, è un invito a vincere l’ipocrisia di pensare che in fondo tutto dipenda dagli altri e dalle scelte politiche, mentre invece è necessario che ognuno di noi versi la sua personale goccia nell'oceano. nell’oceano.
Se da una parte la citata Dichiarazione dei Diritti Umani resta ancora una sfida, è altrettanto evidente che la Musica negli ultimi sessant’anni non si è tirata indietro e ha denunciato gli abusi, incitando alla protesta e al cambiamento, portando a casa magari piccole, ma significative vittorie di civiltà.
OBIETTIVI TRASVERSALI
Individua e rappresenta collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti. Analizzare e risolvere situazioni problematiche.
Verificare ipotesi risolutive. Individuare collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti.
Gli obiettivi minimi disciplinari sono i saperi essenziali propri di ogni disciplina, dettagliati per conoscenze, abilità/capacità e competenze. definizione dei minimi di apprendimento per gli studenti con disabilità che non si avvalgono di una programmazione differenziata.
AULA ARCOBALENO
LABORATORIO DI MUSICA
L'UNITA' DIDATTICA E' INTERDISCIPLINARE OSSIA COINVOLGE PIU' DISCIPLINE, ED E' PROGETTATA IN MODO DA COLLEGARE I CONTENUTI DI INSEGNAMENTO A SISTUAZIONI REALI COSI' DA FAVORIRE UN APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO
LA MAPPA CONCETTUALE SARA' PRESENTATA DURANTE UNA LEZIONE FRONTALE DELL'INSEGNANTE, MA POTRA' SUCCESSIVAMENTE ESSERE UTILIZZATA COME STRUMENTO DI VERIFICA FORMATIVA SIA DELL'ALUNNO, CHE DELL'INTERA CLASSE , PER LA VALUTAZIONE DEI LIVELLI DI APPRENDIMENTO DELL' EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA, QUESTA MATERIA MIRA A FORMARE CITTADINI RESPONSABILI E ATTIVI IN GRADO DI AFFRONTARE I PROBLEMI DELLA SOCIETA' GLOBALE E DI APPREZZARE LE DIFFERENZE CULTURALI.
La colonna sonora di The Mission è un celestiale tributo a varie culture, come i cori liturgici, le percussioni .
La colonna sonora del compositore Morricone contribuisce alla drammaticità degli eventi, che raccontano la storia di un trafficante di schiavi convertito che si unisce a un gesuita spagnolo tra gli Indiani sudamericani nel XVIII secolo. Nella musica composta per Mission, Ennio Morricone ha preso l’essenza della pellicola, miscelando i cori liturgici, le percussioni etniche e le chitarre spagnole. Falls è il tema principale della colonna sonora e resta uno dei brani più popolari di Ennio Morricone.
Go down, Moses è uno spiritual, e incarna tutta la disperazione di diverse generazioni in attesa del loro Mosè, schiavi tra gli schiavi, vicini a quel popolo intrappolato in Egitto, ma senza la promessa della terra.
Il brano nasce come testo religioso, ma all'interno nasconde una protesta
Brothers in arms è la malinconica visione di un soldato morente, che riflette sulle follie della guerra e sul senso di fratellanza e di comunione di chi è costretto a parteciparvi, suo malgrado.
La canzone non fa rifererimenti diretti “alla guerra” ma essendo una narrazione dal punto di vista del soldato, descrive invece solo quello che ha visto e sperimentato. É un punto di vista umano.
La canzone fu scritta da Mark Knoplerf nel 1982 e per questo spesso associata alla guerra per le isole Falkland, che ebbe luogo nello stesso anno
'Music is the art of thinking with sounds.'
Jules Combarieu
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