by Francesca La Sorte 1 year ago
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Mangiare per ragioni emotive o in relazione a stati emotivi (emotional eating) è una delle principali cause di una relazione conflittuale con il cibo, che può sfociare, nei casi più gravi, nel binge eating disorder o disturbo da alimentazione incontrollata. E’ stimato che circa il 75% del mangiare in modo eccessivo sia dovuto alle emozioni. Anziché esprimere le emozioni in modo fluido e funzionale, spesso si tende a soffocare l’emozione attraverso cibi “confortevoli”, che nell’immediato portano ad avvertire una sensazione piacevole, di appagamento, ma che poi genererà un senso di colpa capace di minare l’autostima e di peggiorare lo stato di salute e qualità di vita della persona. Si entra in un ciclo senza fine.
Spesso le persone non sanno davvero ciò che sentono perché hanno sepolto troppo in profondità all’interno di se stesse le proprie emozioni. Viviamo in una società che esalta l’intelletto ma che non ci insegna ad essere in contatto con il nostro mondo emotivo. Le emozioni inespresse purtroppo però non scompaiono, ma si accumulano nel corpo andando a creare stati infiammatori che alla lunga possono diventare sintomi più o meno gravi. La saggezza del corpo infatti, porterà in qualche modo a trovare uno sfogo ad esse che se non è all’esterno, sarà all’interno di noi. Prima o poi insomma dobbiamo “sentire”! Esprimere le emozioni è un modo per prevenire questo accumulo (4).
Non esistono emozioni buone o cattive, giuste o sbagliate, perché ogni emozione costituisce per noi un messaggio unico, in grado di aiutarci a comprendere meglio chi siamo, cosa stiamo vivendo e cosa c’è eventualmente da cambiare nella nostra vita. Tuttavia possiamo distinguerle 2 emozioni principali da cui derivano tutte le altre: amore e paura.
FAME FISICA
FAME EMOTIVA
Per uscire dal circolo doloroso e tormentato della fame emotiva è fondamentale conoscere e saper identificare le proprie emozioni e dare loro modo di essere espresse. Cantare, ballare, tenere un diario scrivendo i propri sentimenti, fare attività creative, condividere ciò che si sente con qualcuno di cui ci fidiamo, sono tutte azioni che possono aiutare il rilascio emozionale. Anche la nostra relazione con il cibo può diventare un’occasione per esprimere ciò che sentiamo:
Essere creativi e giocare in cucina: ad esempio scegliendo cibi colorati, creando piatti artistici, sperimentando sapori nuovi ed originali attraverso l’utilizzo di spezie e erbe aromatiche.
Porre attenzione ai sensi quando si mangia: rendendo l’esperienza con il cibo più sensoriale e meno intellettuale, esercitandosi a stare nel qui e ora, in modo da rendere l’atto del mangiare un’esperienza capace di nutrire non solo il corpo ma l’intera unicità di ciò che siamo.
Cereali, legumi, ortaggi e frutta sono alimenti importanti perché apportano carboidrati (soprattutto amido e fibra) ma anche vitamine, minerali e acidi organici. Inoltre, cereali e legumi sono anche buone fonti vegetali di proteine.
Inoltre, il consumo di un’adeguata quantità di frutta e verdura consente di ridurre la densità energetica nell’alimentazione. Ciò accade non solo perché il tenore in grassi e l’apporto calorico complessivo sono minori, ma anche perché il potere saziante di questi alimenti è particolarmente elevato.
Olio extra- vergine di oliva, di girasole, ma anche frutti come avocado contribuiscono ad aumentare i livelli del cosiddetto colesterolo buono (HDL).
Sono valide fonti di omega 3 alcuni pesci come sgombro, salmone, sardine e tonno, frutti oleosi come le noci e semi come il lino (qui trovi un elenco completo degli alimenti più ricchi di omega 3).
Gli omega 6 si trovano invece nell’olio di colza, mais, soia, semi di cotone, girasole, in frutta oleosa (come arachidi, noci, pistacchi), e in alimenti come cereali, legumi secchi e nel tuorlo d’uovo.
Questi grassi sono fondamentali componenti dell’organismo (infatti compongono le membrane cellulari), e sono indispensabili per lo sviluppo e la crescita del bambino, oltre a diminuire il livello di trigliceridi nel sangue.
Legumi, cereali in chicco, pasta integrale, farina integrale, pane integrale e sostituti, patate e patate dolci non dovrebbero mancare nella nostra dieta.
I carboidrati complessi contengono amidi e fibre. In particolare, l'amido è il nostro carburante naturale che ci permette di affrontare le diverse attività di una giornata: lavorare, studiare, leggere, camminare, fare le pulizie, praticare sport.
L’acqua corporea è indispensabile per lo svolgimento di tutti i processi biologici e le reazioni biochimiche che avvengono nel nostro organismo. Mantenere un buon apporto idrico è fondamentale per conservare un buono stato di salute nel breve, nel medio e nel lungo periodo.
Cerca di assecondare sempre il senso di sete e prova ad anticiparlo, bevendo mediamente 1,5 – 2 litri di acqua al giorno (8 bicchieri), da aumentare eventualmente durante i mesi estivi, quando le sudorazioni si fanno abbondanti e si perdono liquidi ed elettroliti preziosi.
I nutrienti dal cibo che mangiamo favoriscono la crescita, la manutenzione e la riparazione delle cellule e dei tessuti del nostro corpo. Ad esempio, la vitamina A è necessaria per vederci bene, e la vitamina D aiuta a mantenere un sistema immunitario sano. Come puoi immaginare, una carenza di nutrienti essenziali può determinare conseguenze disastrose sulla salute.
Un’alimentazione inadeguata, associata ad uno stile di vita sedentario, può portare a sviluppare malattie cardiovascolari. Stai alla larga da cibi che contengono livelli elevati di grassi trans e saturi. Questi tipi di grasso sono considerati “cattivi” perché innalzano i livelli di colesterolo “cattivo” (LDL) e abbassano i livelli di quello buono (HDL).
Ora più che mai, nel bel mezzo di una pandemia a livello globale, abbiamo bisogno di maggiori difese immunitarie. Mangiare cibi nutrienti aiuterà il corpo a combattere virus, batteri e altri patogeni con cui entrerai a contatto.