ECONOMIA EUROPEA
ECONOMIE DIVERSE
perchè?
ECONOMIA ex Paesi socialisti più fragile perchè forte concorrenza e competitività industrie capitalistiche
ECONOMIA SOCIALISTA/pianificata
poca varietà di produzione beni e servizi: NO superfluo SOLO necessario
NO competizione tra industrie
prezzi decisi dallo Stato
industrie + aziende agricole proprietà dello STATO
ECONOMIA DI MERCATO
legge di mercato domanda/offerta regola prezzi e occupazione
capitale + lavoro
basata su iniziativa privata, poca presenza dello stato
Sottoargomento
E' diversa la storia dell'Europa orientale e occidentale:economia di mercato (OVEST) VS economia pianificata/ comunista (EST)
SVILUPPO A TRE VELOCITA'
70% PIL prodotto da 5 Paesi: Germania, Francia, Regno Unito, Italia, Spagna
NO UE= Russia (in crescita); Albania e Moldova (Paesi poveri); Ucraina= situazione politica instabile
UE FUORI EURO = Paesi Europa centro orientale NO EURO. Es. Polonia, Ungheria, Romania, Rep. Ceca, Rep. Baltiche, Bulgaria. Sviluppo discreto
UE AREA EURO, GB, SCANDINAVIA, SVIZZERA= sviluppo molto elevato
DISTRIBUZIONE OCCUPATI NEI VARI SETTORI
ECONOMIA ARRETRATA= alto livello di occupazione in agricoltura.
ECONOMIA SVILUPPATA= pochi addetti nel settore primario; industria circa 25% degli occupati; terziario maggior parte degli occupati
EUROPA
ITALIA
POPOLAZIONE/ LAVORO
insieme di tutti gli individui in grado di lavorare in età compresa tra 15 e 70 anni
FORZA LAVORO EUROPA
DISOCCUPAZIONE GIOVANILE (giovani under 25) = 20%
DISOCCUPATI PAESI UE = 8,5% - 11%
225 MILIONI DI PERSONE
POPOLAZIONE NON ATTIVA
pensionati, bambini, studenti della scuola dell'obbligo, invalidi; coloro che non cercano un'occupazione (es. casalinghe)
POPOLAZIONE ATTIVA
occupati, disoccupati, persone in cerca di occupazione
RUOLO ECONOMICO A LIVELLO MONDIALE
dalle scoperte geo EUROPA CENTRO dell'economia mondo
PRIMO POSTO NEL COMMERCIO INTERNAZIONALE (import + export)
PRIMO POSTO al mondo per PIL in base alla dimensione
Potenza economica superiore alla dimensione geografica
7% POPOLAZIONE MONDIALE PRODUCE IL 25% DEL PIL MONDIALE
INDICATORI DI SVILUPPO ECONOMICO
MORTALITA' INFANTILE
quando è elevato indica sistema sanitario carente, cattiva alimentazione, scarso livello igienico
ISU = INDICE SVILUPPO UMANO
TASSO DI CONCENTRAZIONE DELLA RICCHEZZA
elementi valutati: speranza di vita, livello istruzione, pil pro capite
serve per capire come è distribuita la ricchezza (pil) in un Paese
CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA PER ABITANTE
TASSO DI DISOCCUPAZIONE
VARIAZIONE PIL
confronto con il PIL dell'anno precedente per capire se l'economia di quel Paese sta crescendo
PPA: PARITA' POTERE D'ACQUUISTO dipende dal costo della vita in quel Paese
PIL PRO CAPITE = pil nazionale/ n. abitanti
QUANTITA' DI RICCHEZZA di cui dispone ogni individuo
PIL= PRODOTTO INTERNO LORDO
ricchezza (beni + servizi) prodotta da un Paese nei vari settori economici in un anno
ATTENZIONE: IL PIL PRO CAPITE DA SOLO NON BASTA!!!
nei Paesi arretrati non rileva la ricchezza prodotta dall'economia sommersa (lavoro nero senza regolare contratto)
è un valore medio, quindi non rileva gli squilibri tra la popolazione (ricchezza molta, ma concentrata nelle mani di una minoranza ricca)
da solo non basta a descrivere il BENESSERE di una popolazione!! Bisogna considerare altri fattori: sanità, ambiente, cultura, alimentazione, etc.
HPI= Indice di Felicità nazionale lorda
SETTORI
TERZIARIO
LAVORO UMANO INSOSTITUIBILE
servizi: alle imprese, alla collettività, alle famiglie e ai singoli individui
servizi alle persone: SCUOLA, SANITA', PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
servizi alle imprese: PUBBLICITA', SERV, FINANZIARI, MARKETING, SELEZIONE RISORSE UMANE
SECONDARIO
trasformazione materie prime in prodotti finiti: industria, artigianato
PRIMARIO
estrazione materie prime: agricoltura, allevamento, estrazione mineraria, pesca
SETTORI ECONOMICI IN EUROPA: contributo sul PIL
TERZIARIO 71% PIL
Europa deve investire in questo settore perchè ha poche risorse energetiche SOCIETA' DELLA CONOSCENZA
sviluppo TELECOMUNICAZIONI
GLOBALIZZAZIONE
slancio al settore finanziario e commerciale per TRANSAZIONI ECONOMICHE VIA INTERNET
COMMERCIO molto importante
importazione risorse energetiche
esportazione serv. finanziari/ assicurativi
terziarizzazione economica= più addetti e più pil
INDUSTRIA 26% PIL
INTERNAZIONALIZZAZIONE= produzione delocalizzata in Paesi dove manodopera costa meno o Stato fornisce incentivi + direzione/ ricerca nel Paese d'origine
INDUSTRIE BENI DI CONSUMO (auto, elettrodomestici) fenomeno FUSIONI (es. GRUPPO FIAT)
AUMENTO INDUSTRIE ad alto livello tecnologico= AERONAUTICA, INFORMATICA, BIOTECNOLOGIE
Europa continente più industrializzato, però peso dell'industria è in calo
DEINDUSTRIALIZZAZIONE
industria pesante (siderurgica, metallurgica per ACCIAIO) in forte calo
AGRICOLTURA
agricoltura BIOLOGICA= impiego di sistemi naturali NO prodotti chimici
esportazione prodotti d'eccellenza (olio, vino, ortaggi, agrumi)
MOLTO produttiva per pochi addetti e molta meccanizzazione e impiego tecniche moderne per aumentare la resa agricola
settore primario incide poco, settore secondario incide meno rispetto al passato, settore terziario è quello che incide di più sul PIL