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av Antonio Frattolillo 3 år siden

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ANDREA PALLADIO

Andrea Palladio, nato come Andrea di Pietro della Gondola, è un rinomato architetto del Rinascimento italiano, noto per la sua rielaborazione dell'architettura classica secondo ideali moderni.

ANDREA PALLADIO

ANDREA PALLADIO

Villa di Maser

La Villa fu costruita da Andrea Palladio intorno al 1560 , trasformando il vecchio palazzo medievale di Maser di proprietà della famiglia, in una splendida abitazione di campagna consona allo studio delle arti e alla contemplazione intellettuale. Ad occuparsi delle decorazioni, furono chiamati Paolo Veronese che nel ciclo di affreschi del piano nobile realizzò uno dei suoi capolavori, e Alessandro Vittoria, brillante allievo del Sansovino che curò le rifiniture a stucco di tutta la Villa.

Marcantonio Ambasciatore
è stata costruita nel 1560 per
Patriarca di Aquileia
Daniele Barbaro

Basilica

Il suo intervento era costituito da un involucro loggiato attorno ad

un preesistente edificio quattrocentesco. Per regolarizzare il volume precedente creò un doppio ordine di paraste (tuscaniche sotto, ioniche sopra) intervallate da serliane doppie.

L’effetto è maestoso e ricco di contrasti, ma ordinato ed elegante.

è stata la sua prima opera
strutturata nel 1549

Vita

Andrea di Pietro della Gondola, conosciuto come Andrea Palladio, è un architetto italiano del Cinquecento. Tra i principali protagonisti del Rinascimento, rielabora l’architettura classica alla luce degli ideali moderni. Palladio nasce a Padova il 30 novembre 1508 da una famiglia di umili origini. . A 16 anni si trasferisce a Vicenza, e si impiega come apprendista scultore. Pur svolgendo mansioni secondarie, si fa notare per la sua maestria. Intorno ai 30 anni entra in contatto con il nobile letterato Gian Giorgio Trissino, che riconosce il suo talento e diventa suo mecenate. Trissino lo introduce nei circoli culturali veneti e lo incoraggia ad ampliare la sua istruzione, incitandolo soprattutto allo studio dell’antichità. È Trissino a coniare per lui il nome d’arte Palladio, ispirato alla cultura classica.

Insieme al suo mecenate, Palladio compie diversi viaggi di formazione, specialmente a Roma. Qui ammira i capolavori del Rinascimento e studia con attenzione i monumenti antichi. I primi incarichi importanti che riceve in qualità di architetto sono alcune residenze della nobiltà vicentina. Fin da questi primi progetti, Palladio propone uno stile misurato, basato sull’armonia delle proporzioni. . Negli anni seguenti, Palladio ridisegna il volto di Vicenza e della campagna veneta, specialmente con le numerose ville progettate per la nobiltà. In questi edifici, il linguaggio classico è semplificato e ridotto all’essenziale. Ogni progetto è un esempio di misura, equilibrio e sobrietà. Grazie alla sua fama crescente, Palladio impone il suo stile anche a Venezia, dove realizza principalmente edifici religiosi.

Andrea Palladio in seguito muore in Veneto il 19 agosto 1580.

si formò a Rorma e Vicenza
dove conobbe artisti molto importanti

Michelangelo

Raffaello

Bramante

altre opere

Basilica del Redentore
Villa Foscari
Basilica Di San Giorgio Maggiore

Teatro Olimpico

Qui viene recuperata la tipologia dell’antico teatro romano attraverso la creazione di una càvea conclusa da un colonnato trabeato e una maestosa scaenae frons, la scena architettonica fissa che chiude l’area di recitazione. Importanti sono però le novità dell’opera: il teatro è coperto da un soffitto piano con nuvole dipinte, la càvea non è

semicircolare ma ellittica (migliora la visibilità dai lati e introduce un elemento dinamico, l’ellisse), e dietro le 3 aperture della scena Palladio realizza 5 strade con prospettiva accelerata (pareti e pavimento fortemente convergenti) che simulano una grandissima profondità urbana. Le direzioni radiali delle strade permettono agli spettatori, ovunque siano seduti, di poterne vedere almeno una.

un capolavoro di diverso genere rispetto alle altre opere
iniziata nel 1580 da Palladio e completata dall’allievo Vincenzo Scamozzi.

La Rotonda


L’opera forse più nota di Palladio è, però, la Villa Almerico-Capra, detta La Rotonda (1566-1567). Commissionata dal canonico Paolo Almerico ed edificata su una collina nei dintorni di Vicenza. Si tratta di un edificio a pianta quadrata con una ripartizione simmetrica degli ambienti dedicati ai piaceri della campagna e al riposo che circondano un salone circolare coperto a cupola. Su ognuna delle quattro facciate del blocco cubico si apre un accesso preceduto da un pronao esastilo classico di ordine ionico. Quattro scalinate portano al livello di un podio che richiama un tempio romano. Questa soluzione permette alla villa di “espandersi” nelle quattro direzioni verso le campagne circostanti sottolineando la rinascimentale comunione tra uomo e natura.

1944: Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco
modello che ha ricevuto una grande quantità di copie in tutto il mondo