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av Cecilia Yassir 2 år siden

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CONFLITTO UCRAINA-RUSSIA

Il conflitto tra Ucraina e Russia ha radici profonde nella storia e nella geopolitica. La Russia, non avendo mai riconosciuto pienamente l'indipendenza dell'Ucraina, cerca di riaffermare il suo controllo sul territorio ucraino, principalmente per ragioni storiche e strategiche.

CONFLITTO UCRAINA-RUSSIA

CONFLITTO UCRAINA-RUSSIA

Conseguenze

Francesca Guarini e Gabriella Paolini
Ingenti perdite umane e ondate di profughi che potrebbero superare i 5 milioni di persone.
Grave rischio nucleare, gli esperti affermano di gran lunga maggiore rispetto a quello dell'86.
Crisi economica: Boris Johnson ha confermato l'imposizione di sanzioni anti russe in risposta all’azione militare in Ucraina bandendo tutte le banche russe dal mercato finanziario del Regno Unito.
Rapido ritorno alla distensione nei rapporti fra Russia e Ucraina e, di riflesso, fra i governi occidentali e la Russia.
Incremento dei prezzi delle materie prime: grano, gas (il 40% del gas utilizzato dall'Europa proviene da Mosca) e petrolio.

Alleanze

Cecilia Yassir e Beatrice Tursini
Ucraina “vicino al confine”= stato cuscinetto fra due potenze.
Viene coinvolto anche il territorio della Scandinavia poiché all'interno del paese è presente un'armata attiva di "pronto intervento"qualora la Russia decidesse di attaccare le zone limitrofe.
NATO (Organizzazione dell'Atlantico del Nord), tra i membri dell'organizzazione quelli che si sono esposti maggiormente sono: USA, Germania, Italia, Francia, Regno Unito, Polonia, Lituania, Estonia, Lettonia e Paesi Bassi.

Paesi alleati ma non partecipanti, che per il momento si limitano a fornire tutto l’aiuto necessario all’Ucraina, tra cui i materiali di supporto per poter affrontare la situazione (armi).

L'obiettivo è quello di aiutare l'Ucraina nel difendere i propri territori dalla Russia, così da continuare ad avere rapporti con l'Occidente e rimanere uno stato indipendente.

Russia
CSTO (Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva): alleanza formata nel 1992 dai sei Paesi post-sovietici, che prevede la protezione dei membri in caso di attacchi militari.
Paesi simpatizzanti: Cina, Siria, Turchia e India.

L’obiettivo di ognuno è quello di garantire i propri interessi.

Ultime notizie

- All'alba del 24 febbraio la Russia invade l'Ucraina - È caduta la prima città Ucraina: Kharkiv - Presidente Ucraino istituisce la legge marziale e attiva il coprifuoco: “pronti a tutto” - Le forze russe si stanno dirigendo verso Kiev - La Russia arriva a Chernobyl, il presidente ucraino dichiara: “ Russia vuole il controllo di Chernobyl. È una dichiarazione di guerra all’Europa”

ONU

Gabriella Paolini e Francesca Guarini
L'organizzazione non può agire, nel rispetto di uno dei principi generali del diritto internazionale, ovvero la sovranità territoriale: l'ONU non può intervenire nelle competenze interne di uno Stato.
Nonostante le misure del Consiglio di Sicurezza, l'organizzazione non può agire, in quanto la Russia ne è un membro permanente e può esercitare il diritto di veto per annullare le decisioni.
L'ambasciatore ucraino Kyslytsya viene avvisato dell'invasione da parte dei russi: manda a tutti i componenti un'appello a fare il possibile per fermare la guerra.
L'amabasciatore russo Razov nega l'invasione, e afferma si tratti solo di un'operazione militare nel Donbass: Kyslytsya gli fa presente degli audio in cui Putin annuncia l'invasione.

Cause

Benedetta Torrieri e Giorgia Pellegrini
L'Ucraina non sembra volersi piegare alla volontà russa di evitare l'accesso nella Nato e nell'Unione europea, fornendo un "pretesto" a Putin per attaccare il territorio.
La Russia vuole difendersi dalle "pressioni" della NATO, poichè lo Stato è circondato da paesi membri dell'Alleanza Atlantica.
Putin sostiene che l'Ucraina debba appartenere alla Russia dato che la parte orientale del paese è filo-russa, ma anche per ragioni storiche.
La precedente appartenenza dell'Ucraina all'Unione sovietica spinge il governo russo a volersi riappropriare dello stato ormai indipendente, mai riconosciuto effettivamente come tale.
La Russia vuole appropriarsi delle risorse naturali e minerarie del paese.
La Russia non vuole che l’Ucraina entri nella NATO.

Italia

Daniele Di Giovanni, Davide Cirone, Carlo Davide
"Il Governo italiano condanna l'attacco della Russia all'Ucraina. L'italia è vicina al popolo e alle istituzioni ucraine in questo momento drammatico. Siamo al lavoro con gli alleati europei e della NATO per rispondere immediatamente, con unità e determinazione". Questa è la dichiarazione da parte del presidente del Consiglio Mario Draghi che per ora ha congelato il suo incontro con Putin e che prossimamente volerà a Bruxelles, per decidere sulle sanzioni a seguito dell'attacco russo in Ucraina.
L'articolo 11 dice che l'Italia "ripudia" la guerra, non che "rinuncia" o "condanna". In altre parole, l'Italia rifiuta l'idea stessa della guerra d'offesa. Il che dovrebbe implicare anche la condanna di ogni propaganda bellica, delle dottrine che esaltino o giustifichino la guerra, e la condanna della guerra, in particolare di aggressione.
La Repubblica Italiana chiede alla federazione Russa l'immediata cessazione delle ostilità e il ritiro delle forze fuori dai confini internazionalmente riconosciuti dell'Ucraina.
In caso di guerra in Ucraina, nel nostro Paese ci saranno ripercussioni non solo per quanto riguarda il mercato energetico, ma anche in relazione alle forniture di materie prime agricole con particolare attenzione al grano e al mais.