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av Manuel Dos Santos 13 år siden

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Hegel

Nella filosofia di Hegel, il passaggio dal diritto astratto alla moralità rappresenta una trasformazione fondamentale. La dialettica del diritto astratto porta alla tematizzazione dell'

Hegel

Hegel

Le istituzioni dello spirito oggettivo

La volontà libera assume esistenza concreta negli organismi di famiglia, società civile e stato. Schematizziamole
Eticità

c. Lo stato

Momento supremo dell'eticità. La dialettica dello stato si sviluppa attraverso tre momenti

storia del mondo

guerre e lotte tra gli stati portano di volta in volta ad affermarsi come dominante il popolo la cui civiltà offra il maggior contenuto di spiritualità

I conflitti tra stati e le guerre che ne derivano vengono intesi come fattori determinati del progresso storico. A proposito di questo tema, bisgona notare che nei Lineamenti di filosofia del diritto, Hegel collega in modo stretto la riflessione speculativa sulla storia alla dimensione statuale della vita dei popoli. La storia del mondo si presenta come storia dei popoli e soprattutto di stati

Di storia si può parlare per le comunità che hanno saputo darsi delle stabili istituzioni politiche, mentre è preistorica la vicenda delle comunità non organizzate in forma statale. Le istituzioni statali assicurano la memoria storica e dunque anche l'identità collettiva di un popolo, tramite archivi, scuole ecc...

La storia è percorsa d una immanente razionalità, che ne guida lo sviluppo presso l'attuazione dello scopo universale del divenire storico, ossia la realizzazione della libertà. Questa coincide anche e soprattutto con l'affermarsi sempre più compiuto di istituzioni moderne, come la monarchia costituzionale

La storia è dominata da un unico principio spirituale e razionale, lo spirito del mondo. Uomini,popoli,stati agiscono in realtà, anche senza saperlo, in nome della realizzazione dello scopo universale della ragione immanente nella storia. Ciò è chiamato da Hegel astuzia della ragione

Lo spirito del mondo si incarna in popoli e stati diversi, che rappresentano gradi differenti dello sviluppo industriale. Il processo storico si articola dialetticamente attraverso il conflitto tra popoli: volta per volta uno di essi incarna la ragione e lo spirito del modo più ricco e compiuto, divenendo popolo storico mondiale, dominante

La storia è tribunale del mondo, nel senso che di fronte al diritto assoluto del popolo dominante, gli spiriti degli altri popoli sono privi di diritti. Le espressioni cui Hegel ricorre sono indicative del crudo realismo con cui il filosofo guarda alle vicende storico-politiche. Nella sua visione, comunque, il popolo dominante è quello in cui il principio della libertà è più compiutamente sviluppato ed il cui assetto politico è più conforme alla dignità dell'uomo

Che alla storia venga assegnata la funzione di tribunale del mondo significa da un lato che è improprio giudicare l'azione i singoli stati e grandi personalità politiche sulla base della morale ordinaria; d'altra parte comporta che l'agire politico individuale sia sottoposto al giudzio della storia e dunque della posterità

Nelle opere mature, le tappe del manifestarsi dello spirito ed il successivo affermarsi di altrettanti popoli come popolo dominante,portano uno spostamento della civiltà da oriente ad occidente.

Prima di tutto abbiamo il regno orientale, apoteosi del dispotismo o libertà di uno solo. Segue il regno greco, in cui trionfa l'oligarchia, la libertà di pochi aristocratici. Quindi un regno, quello romano, in cui l'individuo si sottomette al potere assoluto statale. Infine il regno germanico, la libertà di tutti, che vede come protagonisti tutti i popoli in cui si è diffuso il protestantesimo, America compresa

diritto statale esterno

studio rapporti internazionali

Secondo momento

Nei rapporti tra gli stati, vien meno la solidarietà etica che contrassegna al suo interno l'organismo politico e ritornano alcune caratteristiche della società civile: i rapporti tra stati possono assomigliare a quelli tra individui

Lo stato è autosufficiente ed il rapporto tra stati ha come principio cardine la sovranità di ciascuno: essi stanno tra loro come gli uomini nello stato di natura hobbesiano, senza che i rapporti giuridici siano sanciti da altrose non dalla volontà. Non vi è una volontà universale tale da unire le volontà particolari dei singoli stati. Pertanto Hegel abbandona il cosmopolitismo kantiano volto alla pace perpetua.

Un tale ordinamento, privo di fondamento etico, si reggerebbe solo sul convergere precario delle volontà dei singoli stati. In caso di mancati accordi tra le volontà particolari dei singoli stati, la guerra è il mezzo più idoneo per risolvere le controversie internazionali

la costituzione o diritto statale interno

concetto dello stato, rapporto fra stato e cittadini, istituzioni statali e loro funzione

Nello stato il riconoscimento reciproco si manifesta nella forma più alta: quella della condivisione di una comune cittadinanza

Lo spirito etico, che è libertà concretamente realizzata, si attua pienamente nello stato, di cui famiglia e società civile si rivelano, momenti o sfere finite, secondo il movimento dialettico della logica. Lo stato è fondamento ontologico della famiglia e della società civile

La concezione hegeliana dello stato si basa su di una critica al contrattualimo moderno, che vede nell'individuo il fondamento e nello stato un ente artificiale, dipendente dalla volotnà dei singoli

Lo stato in realtà, per Hegelè volontà libera e razionale e proprio per questo universale. la volontà del singolo in quanto razionalevuole il bene comune ed è generale. la volontà libera si realòizza nelle istituzioni oggettive. Lo stato è realizzazione della libertà, anche se le sue istituzioni spesso non sono esenti da imperfezioni o accidneti, insufficienti a metterle in crisi

Ciò che è razionale è reale; ciò che è reale è razionale

Lo stato moderno è razionale proprio in quanto, attraverso le sue istituzioni, la soggettività autoconsapevole prende il comando dell'ordine oggettivo conformandolo ai propri fini eitici e orientandolo verso di essi. La legittimazione dello stato dipende dalla conformità delle istituzioni politiche e dalla volontà libera dei cittadini, guidata dalla ragione

La totalità dello stato si specifica nei moenti di universalità(potere legislativo), della particolarità (potere esecutivo) e della individualit, o soggettività (potere monarchico). La monarchia costituzionale rappresenta per Hegel la struttura politica fondamentale, culmine e inzio dell'organismo statuale

Con la capacità di prendere decisioni e di dar concretezza alla volontà universale, la monarchia esprime l'affermarsi più compiuto della soggettività nel mondo delle istituzioni oggettive dell'eticità

La messa in valore della soggetività del monarca nonimplica giustificazioni del puro arbitrio dell'individuo: la volontà regia è razionale solo in quanto porta a sintesi un processo deliberativo articolato in forme previste dalla costituzione

b. La società civile

Volontà e agire dei soggetti economici sono determinate da interessi individuali, apparentemente, senza alcuna preoccupazione per la colletività. Questa insocievolezza è manifestazione di un legame etico più profondo, di una socievolezza nascosta: questa affiora parzialmente nella società civile, amanfestandosi pienamente nell'unità dello stato

All'unità familiare si sostiusice una frammetazione in atomi. Gli atomi sonoindividui, cioè soggetti economici privati della fase concorrenziale del capitalismo.

Polizia e corporazione

Legame etico tra singolo e totalità si manifesta maggiormente in questo moento comprendente la polizia intesa come amministrazione statale, e le corporazioni

L'amministrazone statale tutela i diritti del singolo preventivamentee con riguardo alla totalità; essa si fa inoltre carico del benessere dei membri della società, per mezzo di programmi educativi e politiche economiche. Qui Hegel pensa a come contrastare gli squilibri della società moderna

Le corporazioni sono per Hegel il momento più alto di ricomposizione organizzata tra singolo e totalità, anche se la totalità è ristretta a coloro che svolgono il medesimo mestiere. In quanto organica, la corporazione è il momneto in cui lo spirito etico ritorna all'unità mediata dello stato e delle sue stuzioni

L'amminstrazione della giustizia

Il dirtto astratto si fa concreto e si incarna nelle leggi positive, applicate in tribunale dai giudici ai casi concreti e singoli

Attraverso l'applicazione della norma ai singoli casi, il diritto del singolo si lega a quello universale. Nella giustizia il rapporto tra singolo e totalità si rafforza

Il sistema dei bisogni

Legame etico che collega i membri della società.

Ciò aviene nell'interdipendenza economica che caratterizza il mercato

La divisione del lavoro tramite la specializzazione dei produttori, permette la soddisfazione di bisogni sempre più sofisticati.

Ciascuno dipende dal lavoro degli altri e l'egoismo del privato, che lavora per se stesso, pur contribuendo al soddisfacimento dei bisogni degli altri, soggiace ad una raionalità che sfugge al singolo

Vi è qui un richiamo forte ad Adam Smith, convinto della capacità di autoregolamentazione del mercato capitalistico. Hegel conosce bene la dottrina economica classica e condanna l'eccesso di ottimismo di Smith, circa la tesi di autoregolamentazione economica senza bisogno di altri fattori di regolazione

Oltre le leggi di mercato, Hegel considera due fattori spontanei che concorrono al supermaneto della dispersione atomistica dei soggetti privati

La divisione del lavoro porta di classi sociali distinte e omogenee al loro interno

la burocrazia, classe universale costituita da funzionari e dirigenti dello stato, definita così perchè si prende cura degli interessi di tutti

l'industria comprendente anche il commercio

la classe sostanziale, dedita all'agricoltura

Cultura

teorica e pratica

Mette l'individuo in relazione con gli altri membri del corpo sociale, che condividono valori, conoscenze e saper fare

Immediatezza e compattezza lasciano il posto alla mediazione e dunque a differenze, contraddizioni e conflitti. Il rapporto tra singolo e totalità si indebolisce fino a divenire invisibile

Smembramento e dispersione dell'unità familiare

a. La famiglia

E' il nucleo autonomo di una comunitàpiù vasta quale la società.La famiglia si identifica con il ristretto nucleo della famiglia borghese, fondata sul rapporto genitori-figli

Organismo sociale più coeso all'interno e nel rapporto con l'esterno. La famiglia è, per Hegel, il luogo in cui si conservano tracce della compattezza etica della polis greca

Educazione dei figli

Patrimonio

Matrimonio

Libero atto di volontà di due individui, coronamento del loro amore

Primo momento dell'eticità, è immediata unità

Passaggio da diritto a moralità

Nella sfera superiore dell'eticità, l'inserimento del singolo nella famiglia, nella società e nello stato comporta doveri determinati, in rapporto alla collocazione familiare e sociale dello stesso
Solo trapassando nel concetto di eticità, si può salvaguardare l'autonomia e l'incondizionatezza della ragione, senza rinunciare alla definizione dei doveri
La coscienza morale, invece, può realizzare il suo scopo, solo se attinge al bene e alla razionalità del volere che ricerca, se sa riconoscerli nelle istituzioni concrete in cui gli ideali vivono
Se la coscienza morale sufgge al proprio compito, opponendosi alla realtà tramite una critica moralistica e dissolutrice, si pone in isolamento dal mondo
Il valore dato a quest'ultima rappresenta un tratto costitutivo della modernità: questa si distingue dalle epoche precedenti proprio per il ruolo svolto dalla libertà soggettiva, riflessione morale intorno alla legittimità razionale del proprio agire. Un moderno sistema dello spirito oggettivoassume la moralità come aspetto ineliminabile
Si impone così il passaggio al secondo momento dello spirito oggettivo, la sfera della moralità, che comporta uno spostamento dall'esteriorità dei rapporti giuridici verso l'interiorità della coscienza morale
Il punto di vista della persona giuridica va integrato con quello del soggetto morale. Chi compie un'azione illecita, manifesta un disagio nei confronti dell'astrattezza delle leggi, che vincolano solo esteriormente, non ofrendo una motivazione per rispettarle
La dialettica del diritto astratto ci porta a tematizzare l'universalità della volonta libera, identica in ogni uomo in quanto espressione della ragione. Questo è il terreno della morale
La pena emana da una volontà di affermazione universale della libertà, che è autonomia della volontà