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La memoria nella rete

Nell'era digitale, il processo di memorizzazione è diventato estremamente economico e semplice, contrariamente a quanto avveniva in passato quando ricordare era costoso e dimenticare era naturale.

La memoria nella rete

www.primoistitutocomprensivopalazzolo.gov.it 19/02/2015 prof. Silvestro Marotta La memoria nella rete

Grazie per l'attenzione buona continuazione

Il diritto all'oblio come tutelarlo?

La normativa
Perchè si parla quasi esclusivamente di google?
Richiesta di rimozione dei risultati di ricerca
Sentenza della Corte di Giustizia Europea del 13 maggio 2014 (nella causa C-131/12 Mario Costeja Gonzales e AEPD contro Google Spain e Google Inc)
Codice per la protezione dei dati personali
Il primo custode del nostro diritto all'oblio siamo noi stessi
Valutare con attenzione i contenuti (foto, video, testi, ecc.) che si pubblicano

Ricordarsi che una volta pubblicato un file si perde il controllo dello stesso

Non si tratta solo o necessariamente di una notizia o di una foto ripubblicate, bensì di una notizia o di una foto che permangono sempre e per sempre accessibili.

Conseguenze del basso costo di memorizzazione

Nell’era analogica dimenticare era un processo biologico e semplice, memorizzare era dispendioso e faticoso Nella società digitale il ricordo è di default mentre l’atto del dimenticare è diventato difficile quasi impossibile
Le funzioni dell'oblio

L'oblio e l'individuo Fa agire nel presente, consapevoli di quanto è avvenuto nel passato, senza però esserne prigionieri

L'oblio e la società la capacità collettiva di dimenticare permette, a coloro che hanno sbagliato, di avere una seconda chance

Il costo della memoria

archive.org
Costo di archiviazione di un megabyte 1940 € 1.000.000 1950 € 70.000 1980 € 500 2000 € 0,01 2014 € 0,00001

Per concludere video