av Valentina Devito 2 år siden
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Costa Nostra è un'associazione di volontariato e attivismo no profit, da anni attiva sul nostro territorio, che si occupa di promozione sociale e tutela ambientale. E' impegnata nella salvaguardia dei luoghi, usi e costumi. E' attiva nella riscoperta e nella valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni. Promuove l'idea di cittadinanza attiva attraverso azioni volte alla conoscenza e al rispetto della natura e dell'uomo.
Non si sa con esattezza la storia della sua origine ma si pensa che abbia circa 1000 anni di età e che fu piantato dai monaci Basiliani. Gli stessi monaci a pochi metri di distanza costruirono l'Eremo di Sant'Elia.
La transizione ecologica è un processo strutturale indispensabile per il cambiamento del modello socioeconomico, con il passaggio dai combustibili fossili all'utilizzo delle fonti energetiche green, cioè il passaggio da un mix energetico centrato sui combustibili fossili a uno a basse o a zero emissioni di carbonio, basato sulle fonti rinnovabili.
Condizione di un modello di sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri.
La sostenibilità è uno dei principi portanti del PNRR. Il rispetto per l’ambiente, ma anche la sostenibilità economica di un progetto, assumono in questo contesto una valenza strategica. Ecco perché il 37% dei fondi sarà dedicato alla rivoluzione verde e alla transizione ecologica.
Parlare di sostenibilità vuole dire parlare di futuro, significa avere la consapevolezza che le risorse a nostra disposizione sono limitate. Un approccio sostenibile impone di guardare al lungo termine e di farlo ora.
La transizione ecologica non può aspettare oltre: i dati sullo sfruttamento dell’ambiente e le conseguenze dei cambiamenti climatici impongono un’inversione di rotta immediata. La rivoluzione verde deve avvenire ora, a partire dall’uso di energie da fonti rinnovabili e dall’aumento dell’impegno nella ricerca e nell’innovazione volto a trovare soluzioni alla questione ecologica.
L’eutrofizzazione è un fenomeno che interessa i corsi d’acqua e le coste e consiste nell’aumento eccessivo di sostanze nutrienti nell’acqua: la sovrabbondante quantità di fosforo e azoto favorisce la formazione di organismi vegetali, le alghe.
Attualmente, l'inquinamento ambientale è uno dei principali problemi per l'ambiente sul nostro pianeta e aumenta ogni giorno con il più grande sviluppo sociale. Esistono diversi tipi di inquinamento a seconda della parte interessata. Ogni tipo ha le sue cause e conseguenze.
Chiamiamo inquinamento ambientale l'introduzione nell'ambiente di qualsiasi tipo di agente fisico, chimico e / o biologico che provoca cambiamenti dannosi nell'ambiente . Questi cambiamenti possono anche influenzare la salute, il benessere o la sopravvivenza della biodiversità o in generale.
Questi agenti che inquinano l'ambiente possono essere agenti chimici come pesticidi, erbicidi, gas inquinanti o cianuro, e non solo sostanze chimiche come petrolio, radiazioni o rifiuti urbani. Diverse attività umane come l'industria, il commercio o l'estrazione sono alla base della produzione di molti di questi inquinanti.
In questo modo, l'inquinamento ambientale è strettamente associato allo sviluppo economico e sociale di un paese, specialmente se lo sviluppo avviene senza tener conto delle conseguenze per l'ambiente. Pertanto, è necessario attuare uno sviluppo sostenibile.
Tuttavia, all'interno dell'inquinamento ambientale, distinguiamo l'inquinamento diverso e, in particolare, possiamo dire che ci sono 10 tipi di inquinamento ambientale . I diversi tipi di inquinamento ambientale sono i seguenti:
Dagli anni ’90 in Italia la legislazione sull’ambiente si è ampliata e si è sviluppata lungo i binari fondamentali di precauzione, prevenzione e correzione dell’inquinamento alla fonte, nonché dalla regola “chi inquina paga” molto amata in Germania e nel resto d’Europa.
Tra le leggi in vigore in difesa dell’ambiente si possono qui ricordare:
Il decreto 152/2006 costituisce il Testo Unico Ambientale (TUA), che viene specificato ulteriormente dal decreto 208/2008, denominato “Misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell’ambiente”. Nonostante alcune mancanze, queste leggi sono state una vera medicina in soccorso dell’ambiente italiano. Il TUA disciplina la maggior parte dell’area della tutela ambientale, conferendo peraltro più doveri e poteri al Ministero dell’Ambiente, nell’ottica di un costante controllo dei rischi, degli adempimenti previsti dalla legge, della sorveglianza dei sistemi di valutazione dei rischi e della gestione delle sanzioni.
Il decreto 208/2008 ha rafforzato il ruolo dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, che si dedica a ricerca e monitoraggio sull’ambiente.