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av Maria Carmela Silipo 7 timer siden

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VIAGGIO NEL MONDO DELLE EMOZIONI

Alcuni autori sostengono che le emozioni primarie, quando combinate, danno origine a emozioni secondarie o complesse come ansia, invidia, noia e imbarazzo. L'imbarazzo è descritto come una sensazione di perplessità temporanea e disagio, spesso associato al colore rosa, che rappresenta gentilezza e protezione.

VIAGGIO NEL MONDO DELLE EMOZIONI

FASI DI SVOLGIMENTO UDA

Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Corso di Teconologie Applicate alla Didattica Specializzazione per le attività di Sostegno didattico agli alunni con disailità - Scuola secondaria di II grado - IX ciclo Professore Massimiliano Lo Iacono - Corsista Maria Carmela Silipo

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Video Inside Out 1

Video Inside Out 2

Gioco Memory

VIAGGIO NEL MONDO DELLE EMOZIONI

Lezione 4 - Riconoscere e gestire le emozioni

Come le emozioni influenzano il nostro comportamento e come gestirle?

Le emozioni hanno un impatto significativo sul nostro comportamento, poiché influenzano la nostra reazione alle situazioni, il nostro interagire con gli altri e le decisioni che prendiamo, ad esempio, la paura può farci evitare certe situazioni o decisioni; la gioia può portare a comportamenti di cura, generosità e empatia, mentre emozioni negative come la rabbia può generare conflitti.

Le emozioni possono influire sull'autocontrollo (ad esempio, la rabbia può portare ad essere più impulsivi e limitare il nostro autocontrollo) oppure possono influire sulla motivazione (ad esempio, la motivazione può essere alimentata dalla gioia di raggiungere un obiettivo o dalla paura di fallire e, quindi, la gioia può portarci a lavorare più duramente per raggiungere l'obiettivo, mentre la paura del fallimento può portare a procrastinare o evitare sfide), oppure ancora influenzano il modo in cui percepiamo gli eventi (ad esempio, se siamo tristi o arrabbiati, tendiamo a interpretare le situazioni in modo più negativo, mentre quando proviamo gioia possiamo vedere il mondo in modo più positivo). Questo può influire sul nostro comportamento nei confronti degli altri e nelle relazioni sociali. E' importante non farsi sopraffare dalle e mozioni e imparare a gestirle correttamente.

Riconoscere le emozioni

Riconoscere le emozioni, sia in noi stessi che negli altri, è una competenza fondamentale per migliorare le relazioni interpersonali e la consapevolezza emotiva. Lo stimolo proveniente dal mondo esterno o interno dà luogo ad una serie di modificazioni a livello del sistema nervoso. Si configurano così le reazioni emotive caratterizzate da aspetti fisiologici, come i cambiamenti nella frequenza cardiaca, nella temperatura corporea, nelle espressioni facciali, nell'attivazione muscolare, nel livello di ossigeno nel sangue. Ma anche da aspetti cognitivi, come la valutazione della natura dello stimolo, i cambiamenti verbali, la tendenza all'azione, la messa in atto di un comportamento specifico (ad esempio, scappare se siamo spaventati). L'emozione può causare diminuzioni o miglioramenti nella capacità di concentrazione, confusione, smarrimento, allerta, e così via. Il volto e il linguaggio verbale possono quindi riflettere all'esterno le emozioni più profonde, ad esempio una voce tremolante, un tono alterato, un sorriso solare, la fronte corrugata indicano la presenza di uno specifico stato emotivo.


Mettersi nei panni degli altri e cercare di comprendere ciò che potrebbero sentire in base alla situazione è un altro modo per riconoscere le emozioni. Quando parli con qualcuno, prova a sentire le sue emozioni non solo attraverso le parole, ma anche attraverso l’ascolto empatico del suo stato emotivo.

Lezione 5 - Ricognizione dei lavori e svolgimento di giochi di gruppo

Ricognizione dei lavori realizzati con Powtoon e svolgimento di giochi di gruppo nel cortile della scuola o in palestra per simulare situazioni sociali ed emotive e provare a risolverle in modo positivo.

Lezione 6 - Verifiche e autovalutazione

Scheda di autovalutazione

Ogni studente riflette sul proprio miglioramento emotivo e relazionale mediante una scheda di autovalutazione che include domande sull’attività svolta. Gli alunni rispondono attraverso l’utilizzo di immagini (anche a supporto per l’autovalutazione dell’alunno con disabilità) che raffigurano la tristezza, la gioia e l’indifferenza per indicare rispettivamente una valutazione negativa, positiva o sufficiente.

Verifica alunno con disabilità
Verifica classe

Lezione 1 - Uno sguardo generale sulle emozioni

A cosa servono le emozioni?

Secondo la teoria darwiniana, tutte le emozioni sono indispensabili da un punto di vista evolutivo perché rappresentano il risultato di un lungo processo di adattamento che ha reso più efficaci le risposte degli esseri umani all’ambiente circostante, garantendo la sopravvivenza della specie. Per esempio, senza paura non ci fermeremmo al semaforo rosso, senza rabbia non ci difenderemmo dalle ingiustizie e dalle offese, senza la tristezza non riusciremmo a elaborare i lutti e le perdite.


Le emozioni sono la nostra bussola interna. Rivestono un ruolo fondamentale nei processi di decisione, giudizio e ragionamento. Ci danno informazioni sul nostro stato, sul livello del nostro benessere, permettono di gestire le decisioni cruciali, ci aiutano a capire le nostre necessità.


Le emozioni ci preparano all'azione, ci spingono a mettere in atto un comportamento fondamentale per la nostra sopravvivenza, ad esempio permettono di risparmiare tempo in caso di pericolo o di emergenza. Forniscono informazioni utili non solo a noi stessi, ma anche agli altri perché comunicano non solo a noi stessi, ma anche agli altri come ci sentiamo.

Ricerchiamo le cause delle emozioni

Le cause delle emozioni possono essere stimoli provenienti dal mondo esterno oppure dal nostro interno del corpo e del cervello, come pensieri e ricordi.

Differenza fra emozioni e sentimenti

Le emozioni e i sentimenti differiscono per durata, intensità e origine. Le emozioni sono brevi e intense, mentre i sentimenti possono essere più duraturi e sfumati. Le emozioni scaturiscono da una risposta immediata a uno stimolo, mentre i sentimenti si sviluppano attraverso l'elaborazione cognitiva delle emozioni.

Proviamo a dare una definizione alle emozioni

Le emozioni umane sono un fenomeno complesso e un campo di indagine molto vasto. La domanda su che cosa siano è di difficile risposta. Sono pensieri, riflessi fisiologici, oppure impulsi comportamentali? Le esperienze emotive sono tutti questi aspetti messi insieme.

Pensiamo a quando ci si corruga il volto per un torto subito, o a quando scappiamo spaventati davanti a un pericolo, o a come i nostri pensieri si tingano di nero quando subiamo una perdita. I fattori che entrano in gioco sono molteplici e di natura diversa.


Secondo la definizione in psicologia, le emozioni sono processi mentali e fisiologici caratterizzati da una serie di modificazioni psicologiche e fisiche, che scaturiscono sia da stimoli interni che esterni. Questi processi possono essere innati o appresi attraverso l’esperienza. L’Associazione Psicologica Americana descrive l’emozione come un fenomeno complesso e reattivo, che include varie esperienze soggettive, comportamenti, riflessi e variazioni nella fisiologia della persona.

Etimologia della parola emozione

Deriva dal latino "emotionem", a sua volta derivato dalla sostantivazione di "emotus", participio passato del verbo emovere, nel significato di trasportare fuori, smuovere, scuotere.


https://www.etimo.it/?term=emozione

Lezione 3 - Le emozioni secondarie

Secondo alcuni autori, dalla combinazione delle emozioni primarie derivano altre emozioni (secondarie o complesse), come l'ansia, l'invidia, la noia e l'imbarazzo.

Imbarazzo

E' una emozione rappresentata da una situazione di temporanea perplessità o di disagio nella scelta di un atteggiamento o di un comportamento.


L’imbarazzo è colorato di rosa.

Il rosa è il colore che meglio esprime le emozioni nella sua forma più pura. È associato spesso alla gentilezza e alla protezione. L’imbarazzo è proprio protezione da qualcosa che ci crea disagio, è il colore delle guance quando “arrossiscono”.

Noia

La noia è uno stato psicologico di demotivazione, temporanea o duratura, nata dall'assenza di azione, dall'ozio o dall'essere impegnato in un'attività sostenuta da stimoli che si recepiscono come ripetitivi o monotoni o, comunque, contrari a quelli che si reputano più confacenti alle proprie inclinazioni e capacità.


La noia è color indaco. Un colore a cavallo tra il blu e il viola.

Il blu è spesso un colore che genera serenità e pace, ma alcune tonalità di blu, ad esempio il blu marino, portano con sé il significato di noioso, che unito col viola che significa anche apatia, ci illustra alla perfezione il personaggio Pixar che rappresenta la Noia.

Invidia

L'invidia è un'emozione caratterizzata dal desiderio di possedere ciò che appartiene ad un'altra persona. E' spesso accompagnata da insoddisfazione e risentimento, non consiste solo nel desiderio di cose materiali, ma anche di uno status o di una particolare caratteristica che si vorrebbe, ma non si possiede.


Invidia è anch’essa rappresentata dal verde.

Anche se in questo caso i creatori di Inside Out hanno volutamente virato il verde in un verde acqua.

Il verde come abbiamo già detto è il colore dell’equilibrio e della crescita, ma è anche il colore che associamo all’invidia, alla gelosia e all’egoismo.

Ansia

L'ansia è uno stato emotivo associato a una condizione di allerta e paura generalmente eccessiva rispetto alla reale situazione. Comporta uno stato di attivazione dell’organismo che si attiva quando una situazione viene percepita dal soggetto come pericolosa.


L’ansia è rappresentata con il colore arancio.

L’arancio è un colore caldo che produce emozioni come attenzione e ricerca. Ha un’azione energetica, è un colore particolarmente stimolante. L’ansia è pronta a darci uno stato di allarme e tiene impegnato il nostro cervello, sempre sul chi va là.

Lezione 2 - Le emozioni primarie

Le emozioni primarie sono le emozioni innate che si manifestano in modo universale ed indipendentemente dalla cultura e dalle esperienze individuali.

Gioia

E' la risposta ad un piacere o ad una soddisfazione.


Gioia, uno dei personaggi della testa di Riley, protagonista di Inside Out, è figurata dal giallo.

Il giallo è edificante e illuminante, offre speranza, felicità e divertimento. Il personaggio è rappresentato in maniera eterea e cerca di portare serenità e positività alla bambina. Il giallo esprime proprio tutte queste emozioni.


Come riconoscere la gioia

Segnali fisici: sorriso, occhi che brillano, postura rilassata.

Segnali verbali: tono allegro, risate, velocità di parola maggiore. Segnali della mente: pensieri positivi e gratitudine.

Segnali corporei: sensazione di leggerezza ed energia.

Tristezza

E' la reazione a qualcosa di spiacevole.


Tristezza porta il colore blu.

Il blu è universalmente il colore più apprezzato proprio perché è il colore della calma, riduce la tensione e la paura, ma è anche il colore che spesso è associato all’abbattimento, alla tristezza. In inglese un modo di dire è “I’m feeling blue”, per indicare uno stato di tristezza, di mestizia.


Come riconoscere la tristezza

Segnali fisici: occhi abbassati, espressione del viso seria o malinconica, postura curva.

Segnali verbali: tono più basso, voce piatta, pause lunghe.

Segnali della mente: pensieri di perdita, delusione o solitudine. Segnali corporei: pesantezza, mancanza di energia.

Rabbia

E' la risposta ad una ingiustizia percepita o un ostacolo percepito.


La rabbia è rossa!

Il rosso è forza, potere, irruenza. Il rosso ha anche altri significati, ma può essere percepito come “aggressivo“. D’altronde espressioni come “essere rossi dalla rabbia”, non sono nate a caso.


Come riconoscere la rabbia

Segnali fisici: sopracciglia corrugate, mascella serrata, corpo rigido.

Segnali verbali: tono forte, brusco, voce più alta e decisa.

Segnali della mente: pensieri di ingiustizia, frustrazione o freno ai propri desideri.

Segnali corporei: tensione muscolare, calore nel viso o nelle mani.

Disgusto

E' la reazione a qualcosa di sgradevole.


Il disgusto è di colore verde.

Il verde rappresenta la rinascita, la guarigione, tutto ciò che è associato alla natura. Tuttavia non è un caso che il disgusto sia rappresentato dal verde. Il verde infatti può rappresentare anche il disgusto, oltre che avidità ed egoismo. L’emoticon che troviamo sui nostri cellulari che rappresenta il disgusto è, non a caso, di colore verde.


Come riconoscere il disgusto

Segnali fisici: naso arricciato, espressione di repulsione, allontanamento fisico.

Segnali verbali: tono acido o scettico, spesso con frasi di rifiuto.

Segnali della mente: pensieri di repulsione verso qualcosa di spiacevole.

Segnali corporei: nausea o sensazione di "gola serrata".

Paura

E' la risposta ad una minaccia percepita.


La paura è di colore viola.

Il viola esprime un senso di regalità, di alta qualità, di superiorità. È il colore della spiritualità. Ma è anche un colore che deriva dal rosso e dal blu. Due colori che si portano dietro due significati conflittuali: potere e apatia, coraggio e paura.


Come riconoscere la paura

Segnali fisici: battito cardiaco accelerato, respiro affannoso, muscoli tesi.

Segnali verbali: voce tremante, velocità di parola aumentata, respiro corto.

Segnali della mente: pensieri su minacce o situazioni pericolose.

Segnali corporei: sensazione di "nodi allo stomaco", pelle d'oca.