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por SAMUELE GENNARI 2 anos atrás

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CANTO III

Nel terzo canto, la presenza di Virgilio emerge come un elemento rassicurante per Dante, offrendo un senso di sicurezza nel contesto infernale. Nonostante l'orrore che lo circonda, Virgilio rappresenta una guida affidabile.

CANTO III

Dante e Virgilio si trovano davanti alla porta dell'Inferno,che recita una scritta che avverte i visitatori di quello a cui andranno incontro.

Incontro con le anime degli ignavi

gli ignavi, che in vita non perseguirono ideali, devono ora seguire per l'eternità un'inutile insegna. Le anime sono inoltre punte eternamente da mosche e vespe e il loro sangue, misto alle loro lacrime, è pasto per i vermi. Tra le anime si trova anche quella di Celestino V, che per viltà rinunciò al soglio pontificio.





CANTO III

ASPETTI POSITIVI

aspetti positivi del III canto
ci sono pochi aspetti positivi in questo canto.

il primo aspetto positivo di questo canto è dato secondo me dalla presenza di virgilio che da sicurezza a Dante.

un altro aspetto positivo è dato secondo me dall'affermazione di Caronte che invita dante ad andarsene dato che è ancora in vita e che anche se fosse morto non sarebbe stato quello il suo posto, ma il purgatorio.

un aspetto che può essere considerato positivo, anche se ai danni di dante, può essere il terremoto alla fine del canto dato che sta a indicare l'ascesa di un anima dall'inferno al purgatorio. questo ancora mette i brividi a dante quando ci pensa

CREATIVITA'

EMOTIVITA'

Alla fine del percorso il suolo infernale è scosso da un terremoto così spaventoso che Dante al solo pensiero è impaurito.
Varcata la soglia Dante si ritrova a piangere in un luogo buio e oscuro e in modo ansioso chiede a Virgilio di sapere chi fossero quelle anime e cosa le renda in apparenza pronte a varcare il fiume.
inizialmente Dante dice che attraverso se stesso entra a contatto con l'inferno e si sentiva in dolore eterno. Trovando caratteri neri e minacciosi si sente intimorito, ma affidandosi a Virgilio, che lo rasserenò, anche lui si sentì più sereno e incoraggiato.

OGGETTIVITA'

Dante e Virgilio giungono all'Acheronte, il fiume infernale. Qui si trova il severo traghettatore delle anime dannate, Caronte

 che di fronte ad un essere umano in vita, quale Dante è, lo invita ad allontanarsi, ma si ammansisce a fronte della spiegazione di Virgilio circa i motivi del viaggio dantesco.

A Dante viene dunque concesso di osservare l'eterno lavoro di Caronte, ma quanto una limpidissima luce li raggiunge, Dante sviene.

per la prima volta la legge del contrappasso

CONTROLLO

ASPETTI NEGATIVI

Dante una volta giunto davanti alla porta dell'inferno rimase sconvolto leggendo l'insegna, Virgilio lo incoraggia dicendo di non provare timore.
Una volta entrato sente sospiri, pianti, lamenti strazzianti, strani linguaggi, esclamazioni rabbiose, accompagnati da un battito di mani. Tutto questo formò un'atmosfera che lo fece inorridire . Dante si rivolse a virgilio chiedendo chi fossero, lui gli rispose che erano gli ignavi .

andando avanti vide molte anime sulla riva del fiume Acheronte, fu ansioso di sapere chi fossero così chiese a Virgilio, lui gli rispose che una volta arrivati sulle rive gli avrebbe dato una risposta. una volta giunti lì Virgilio gli disse che quelli erano dei dannati e poco dopo incontrarono Caronte . Caronte un primo momento si rivolge ai dannati minacciosamente dicendo loro che lì sta venendo a prendere mentre dopo si rivolse a Dante dicendogli che non poteva rimanere ma viene zittito da Virgilio che gli ricorda che questo viaggio è stato voluto da Dio. Caronte si rivolse ai dannati facendo loro un cenno per farli salire sulla barca, li stipa su di essa e chi cerca di adagiarsi sul fondo viene battuto dal suo remo.

Virgilio spiega a Dante il perché i dannati finiscono sulle sponde del fiume Acheronte; dopo la fine della spiegazione il suolo infernale viene scosso da un terremoto e subito dopo ci fu una luce che fece perdere i sensi a Dante.

Caronte è il traghettatore dei dannati che viene descritto come un vecchio dalla barba bianchi e gli occhi circondati da fiamme

IGNAVI

Come pena sono costretti a correre dietro ad un'insegna che gira vorticosamente su se stessa mentre vengono tormentati da vespe e mosconi che gli fanno colare il sangue dal volto che cadendo a terra si mischia con le loro lacrime e vengono raccolte da vermi .

sono coloro che in vita non si sono mai schierati e che hanno pensato sempre per loro .

tra di loro troviamo

gli Angeli che non si schieravano ne con Lucifero ne con Dio

Celestino v che rinunciò all'incarico di diventare ponteficen