por CARLO BRANCACCIO 4 anos atrás
269
Mais informações
Negli Stati Uniti la tendenza al realismo è evidente nella rappresentazione di scene che sembrano ispirate
a fotogrammi di pellicole cinematografiche, e raccontano storie di solitudine in spazi urbani desolati.
La difficoltà di stabilire relazioni umane nelle grandi metropoli
è il tema di fondo nei dipinti di Edward Hopper (1882-1967) uno dei più significativi esponenti del Realismo americano.
L’artista si sofferma sulla rappresentazione di interni di appartamenti, osservati attraverso finestre aperte, in cui uomini e donne vivono fianco a fianco senza comunicare; anonimi uffici, in cui ognuno lavora estraneo a chi gli siede accanto; stazioni di servizio e luoghi di ristoro aperti di notte lungo le grandi strade semideserte, con rari avventori muti, che guardano stanchi nel vuoto, illuminati da luci artificiali livide e taglienti .
Il Realismo “cinematografico” americano.
(Parigi, 2 dicembre 1859 – Gravelines, 29 marzo 1891)
Pittore colto e sofisticato, si reca in luoghi di grande interesse paesaggistico, all''isola de La Grande Jatte, nei boschi di Pontaubert dove dipinge all'aria aperta opere ancora legate al naturalismo
impressionista, ma dove già si intravvedono i germi del "puntinismo".
Rifiutando i delicati effetti della pittura impressionista, ottenuti con pennellate irregolari, elabora una tecnica innovativa più "scientifica", il Puntinismo, in base alla quale su fondo bianco applica piccole e ordinate pennellate di colore puro.
Astrattismo
Astrattismo geometrico italiano
Nascita: 7 giugno 1848, Parigi, Francia
Decesso: 8 maggio 1903, Atuona, Hiva Oa, Polinesia Francese
ll rifiuto dei modelli artistici tradizionali lo spinge a ricercare ispirazione nell’ arte egizia, in quella medioevale, nelle sculture primitive e nelle stampe giapponesi.
La sua pittura è fatta di colori forti e non naturali stesi con campiture grandi, piatte e bidimensionali. La luminosità è ottenuta da Gauguin dall’ accostamento di colori complementari e dall’uso di colori primari I colori sono adoperati in con libertà e fantasia visto che hanno un valore simbolico ed esprimono le passioni dell’artista. “Io dipingo ciò che sento e non ciò che vedo”.
Metafisica
Ritorno all'ordine
Periodo: tra le due guerre mondiali.
Dove: In tutta Europa.
Ricerca estetica:
Generi tradizionali (paesaggio, ritratto, natura morta)
Tecniche: Pittura a olio, tempera, affresco, mosaico, architettura.
Artisti: G. De Chirico,C. Carrà, R. de Grada, A.Donghi, R. Francalancia, V. Guidi, F. De Pisis, M. Campigli, G. Severini, M. Maccari.
Surrealismo
Action Painting Informale
Lo stile si diffuse negli anni quaranta e nei sessanta.
L’informale gestuale, anche definito «action painting» proviene soprattutto dagli Stati Uniti, e coincide di fatto con l’espressionismo astratto. Suo maggior rappresentante è Jackson Pollock. La sua tecnica pittorica consisteva nello spruzzare o far gocciolare (dripping) i colori sulla tela senza procedere ad alcun intervento manuale diretto sulla superficie pittorica. Le immagini così ottenute si presentano come un caotico intreccio di segni colorati, in cui non è possibile riconoscere alcuna forma.
I quadri informali sono pertanto la negazione di una conoscenza razionale della realtà, ossia diventano la rappresentazione di un universo caotico in cui non è possibile porre alcun ordine razionale. In tal modo l’esperienza artistica diventa solo testimonianza dell’essere e dell’agire. E in ciò si lega molto profondamente alle filosofie esistenzialistiche di quegli anni, che proponevano una visione di tipo pessimistico della reale possibilità dell’uomo di realizzarsi nel mondo.
Dada
Cubismo
Futurismo
Fauves Espressionismo