realizată de Teresa Maruzzelli 4 ani în urmă
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Mai multe ca aceasta
Gli studiosi trovarono la ragione dietro ciò nei Trattati diplomatici tra Greci e fenici
Nel 409 a.C. Seliunte, nonostante fosse ancora greca, passò nella sfera d'influenza dei Fenici, che per conquistarla la assalirono con una potente forza, distruggendo numerosi monumenti, tra cui probabilmente, anche il Tempio G che doveva ancora essere rifinito
Le rovine di questo tempio, in particolare ha fatto emergere un mistero per gli studiosi
Vi sono, tra le colonne rovesciate, alcune lisce e altre scanalate. Ciò fece nascere un dubbio perchè:
La norma dell'arte greca classica consisteva nella coerenza stilistica
Nonostante i Greci usassero entrambi gli stili, mai li hanno usati contemporaneamente in un unico tempio
Proprio questo, unito alla stranezza del fatto che tutte queste opere pubbliche siano concentrate in un unico luogo, ha rappresentato per gli studiosi un interrogativo.
I templi più importanti (come Tempio della Concordia) o quelli più imponenti (come quello di Zeus Olimpio, decorato da gigantesche figure di Telamoni di oltre 7 metri) sono stati tutti costruiti a distanza di pochi anni l'uno dall'altro (attorno alla metà del V a.C.)
COME FU POSSIBILE? CHI E CON QUALI RICCHEZZE?
Le fonti consultate dagli studiosi sono i libri degli storici greci
Erodoto
Diodoro Siculo
Nome derivato probabilmente da interessi filosofici del proprietario (nobile con attività nel mondo circense e degli spettacoli gladiatori)
Antico e ricchissimo fondo di cui narra l'
ITINERARIUM ANTONINI
Antica "guida turistica" che narra di una strada che attraversa la Sicilia, dicendo che lì c'era un grandissimo latifondo con una meravigliosa residenza e una stazione di posta detta, appunto, Filosofiana
Niente teatri
tuttavia, si hanno dei dubbi sulla natura delle prime colonizzazioni greche in Sicilia
Vennero in pace o conquistarono con la forza?
L'immagine lasciataci dagli antichi è quella di una popolazione violenta che, a differenza dei fenici stanziati in Sicilia con scopi puramente commerciali, i Greci erano anche interessati a terre da coltivare e iniziarono anche a controllare militarmente aree molto vaste.
Prove di questo le troviamo a:
SIRACUSA
Scavando nei quartieri ritenuti essere i più recenti della città di Siracusa, al di fuori dell'isola di Ortigia, si è trovato un:
TEATRO greco
Con iscrizioni sparse in vari punti di esso. Ci si rese conto, traducendole, che rappresentavano tutte nomi di dei e di re famosi.
Qui venne rappresentata l'opera "I Persiani" di Eschilo, che come Archimede era un Siciliota (greco di Sicilia), e in questo teatro trascorse la maggior parte dei suoi giorni.
CHE NESSO C'E'?
Facendo studi su questi resti, è emersa una strana simmetria tra i punti in cui si travrono le iscrizioni.
Si capisce, perciò, che servivano a dividere i vari settori del teatro, con posti più o meno esclusivi.
Nel museo è possibile trovare la "Maschera della Gorgone" e la "Venere Landolina"
Scavi effettuati sotto il Duomo hanno fatto emergere un antico abitato indigeno, poi soppiantato (VIII A.C) da un insediamento greco. La precisione di questa data la dobbiamo agli studi fatti sulle ceramiche rinvenute. I Greci si espansero poi oltre l'isola di Ortigia.
Testimone di questa espansione sono le cave nelle Latomie, arrivate ai giorni nostri e utilizzate un tempo dai Greci per rinchiudere i prigioneri di guerra.
Quest'ultima non era una costante, poichè si alternava con lunghi periodi di pace, durante i quali i Greci crescevano dal punto di vista culturale, economico e artistico tramite scambi culturali avvenuti con i Sicani e i coloni fenici.
Ovest (Sicilia)
Vantaggi: e
posizione ottimale (al centro delle rotte commerciali del mediterraneo)
Terra fertile
Qui, rispetto che in Grecia, si trovano più templi, segno della presenza di sfarzo e ricchezze, ma anche di cultura.
Nel 339 a.C. si scontrarono a Imera le colonie greche in Sicilia contro quelle fenicie, e le prime ebbero la meglio
Grazie a ciò aumentò la popolazione e grazie all'aiuto della grecia vennero costruiti nuovi quartieri (principalmente lontani dalle coste)
Est (Ionia)