realizată de Federico Gronchi 12 ani în urmă
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Commento analogo alla Vita Nuova di Dante
Rime
Canzona di Bacco
Quant'è bella giovinezza,
che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.
5 Quest'è Bacco e Arianna,
belli, e l'un de l'altro ardenti:
perché 'l tempo fugge e inganna,
sempre insieme stan contenti.
Queste ninfe ed altre genti
10 sono allegre tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.
Questi lieti satiretti,
delle ninfe innamorati,
15 per caverne e per boschetti
han lor posto cento agguati;
or da Bacco riscaldati,
ballon, salton tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
20 di doman non c'è certezza.
Queste ninfe anche hanno caro
da lor essere ingannate:
non può fare a Amor riparo,
se non gente rozze e ingrate:
25 ora insieme mescolate
suonon, canton tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.
Questa soma, che vien dietro
30 sopra l'asino, è Sileno:
così vecchio è ebbro e lieto,
già di carne e d'anni pieno;
se non può star ritto, almeno
ride e gode tuttavia.
35 Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.
Mida vien drieto a costoro:
ciò che tocca, oro diventa.
E che giova aver tesoro,
40 s'altri poi non si contenta?
Che dolcezza vuoi che senta
chi ha sete tuttavia?
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.
45 Ciascun apra ben gli orecchi,
di doman nessun si paschi;
oggi sian, giovani e vecchi,
lieti ognun, femmine e maschi;
ogni tristo pensier caschi:
50 facciam festa tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.
Donne e giovinetti amanti,
viva Bacco e viva Amore!
55 Ciascun suoni, balli e canti!
Arda di dolcezza il core!
Non fatica, non dolore!
Ciò ch'ha a esser, convien sia.
Chi vuol esser lieto, sia:
60 di doman non c'è certezza.
Leuconoe di Orazio
Tu ne quaesieris, scire nefas, quem mihi, quem tibi
finem di dederint, Leuconoe, nec Babylonios
temptaris numeros. Vt melius, quidquid erit, pati,
seu pluris hiemes seu tribuit Iuppiter ultimam,
quae nunc oppositis debilitat pumicibus mare
Tyrrhenum! Sapias, uina liques et spatio breui
spem longam reseces. Dum loquimur, fugerit inuida
aetas. Carpe diem, quam minimum credula postero.
Tu non chiedere - non è concesso sapere -
quale fine a me e quale fine a te
gli Dèi abbiano concesso, o Leuconoe, e non
consultare i calcoli babilonesi.
è meglio patire ciò che sarà.
sia che Giove ci attribuirà molti inverni
O che questo sia l'ultimo,
il quale fa infrangere le onde del mar Tirreno
sulle opposte scogliere,
tu sii saggia e filtra i vini e recidi
ogni lunga speranza che oltrepassi
il breve spazio del tempo immediato.
Mentre parliamo esso è già fuggito.
Cogli l'attimo, credendo il meno
possibile nel domani
Boiardo (1440-1494)
L'Orlando Innamorato
Amorum libri
(1469-1471) inspirato a Catullo tre libri ognuno per una fase dell'amore
Il Burchiello
poetica dell'accumulazione caotica, del nonsense e del l'assurdo
sonetto caudato
Nominativi fritti e mappamondi
Nominativi fritti, e Mappamondi,
E l'Arca di Noè fra due colonne
Cantavan tutti Chirieleisonne
Per l'influenza de' taglier mal tondi.
La Luna mi dicea: che non rispondi?
E io risposi; io temo di Giansonne,
Però ch'i' odo, che 'l Diaquilonne
È buona cosa a fare i capei biondi.
Per questo le Testuggini, e i Tartufi
M'hanno posto l'assedio alle calcagne,
Dicendo, noi vogliam, che tu ti stufi.
E questo fanno tutte le castagne,
Pe i caldi d'oggi son sì grassi i gufi,
Ch'ognun non vuol mostrar le sue magagne.
E vidi le lasagne
Andare a Prato a vedere il Sudario,
E ciascuna portava l'inventario.
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