IL MOBBING
STRUMENTI DI MISURA : LIPT
vs STRAINING
Differenza : mancata frequenza sostenuta delle azioni ostili ripetute nel tempo.
AMBITI DI INTERVENTO
3. INTERVENTI PER RECUPERO DEGLI EFFETTI NEGATIVI DI AZIONI DI MOBBING GIA' AVVENUTE
2. INTERVENTI SPECIFICI SUI CPT DI MOBBING
1. INTERVENTI DI PREVENZIONE
POSSIBILI CAUSE
3. COMPORTAMENTO INEFFICACE DELLA LEADERSHIP
2. CARENZE NELL'ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
EFFETTI
SALUTE DELLE VITTIME e dei COLLEGHI : alterazione psico- fisica
1. CATTIVA CULTURA ORGANIZZATIVA
DEFF: comunicazione ostile e non etica diretta in modo sistematico da uno o più individui solitamente verso un singolo individuo solitamente posto in una posizione indifesa.
PRINCIPALI PROTAGONISTI
MOBBER
Può essere legato a determinati profili di personalità, ma dipende anche dal contesto lavorativo in cui si trova.
SPETTATORI
Generalmente colleghi, superiori o addetti al personale. Possono influire sulla prosecuzione del mobbing.
VITTIMA DEL MOBBING
Persona ripetutamente soggetta ad atti negativi sul posto di lavoro. Si sente in condizioni di inferiorità nel difendersi in tale situazione.
MODELLO DINAMICO DI SVILUPPO DEL MOBBING, Leyman (1993)
4. Esclusione dal mondo del lavoro
3. Errori ed abusi dell'amministrazione del personale
2. Inizio del mobbing e terrore psicologico
1. Conflitto quotidiano
TIPOLOGIE DI MOBBING PSICOSOCIALE
ORIZZONTALE
VERTICALE
BULLING
BOSSING
5 TIPOLOGIE DI AZIONI MOBBIZZANTI, Leyman (1993)
ATTACCHI ALLA SALUTE
ATTACCHI ALLA QUALITA' DELLE RELAZIONI PROFESSIONALI E PRIVATA
AGGRESSIONE ALL'IMMAGINE SOCIALE DELLA VITTIMA
ATTACCHI ALLA POSSIBILITA' DI COMUNICARE
AGGRESSIONE ALLE RELAZIONI SOCIALI
CARATTERISTICHE
DURATA E FREQUENZA delle azioni vessatorie
FREQUENTE CARATTERE ASIMMETRICO DELLA RELAZIONE
PERCEZIONE DELLA VITTIMA DI ESSERE OGGETTO DELLA VESSAZIONE
INTENZIONALITA' DELL'AGGRESSORE