av Maria Grazia Fiore för 12 årar sedan
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Mer av detta
l'osservazione partecipante come metodologia per la pianificazione e la progettazione della dimensione pedagogica di un corso e-learning. Il caso dell'insegnamento di "Metodologia e Tecnica della Ricerca Archeologica" all'Università di Foggia.
I miei interessi di ricerca in campo educativo si articolano in maniera multiforme, sempre profondamente ancorati ad una lettura clinica degli accadimenti formativi e ad un utilizzo situato e significativo delle tecnologie nei processi di apprendimento.
Qui di seguito, sono stati raggruppati in grandi temi gli interventi nei convegni, le pubblicazioni nonché articoli pubblicati sul mio blog personale e materiale didattico preparato per lezioni su questi argomenti.
Internet non cambia il concetto dello spazio e del tempo, ma modifica lo spazio ed il tempo, poiché cambia sostanzialmente il nostro rapporto con l'ambiente esterno (P. Levy)
Sulle orme dei giganti (post)
Ricerche bibliografiche
Per inciso, trovo molto interessante che il fatto di non riuscire ad imparare la vostra lingua venga percepito come una deficienza ma l’incapacità ad imparare la mia lingua venga considerata così naturale che la gente come me viene descritta come misteriosa e sconcertante e che nessuno ammetta invece di essere lui o lei ad aver le idee confuse non le persone autistiche o con altre disabilità cognitive a suscitare inerentemente confusione
Veniamo sempre considerati come “non comunicanti” se non parliamo la lingua standard ma le altre persone non vengono considerate come “non comunicative” se trascurano le nostre lingue al punto di negarne l’esistenza.
(Amanda Baggs)
… Istituire la scuola come area potenziale di espansione vitale e di esplorazione del mondo. Non si deve temere di riprodurre al suo interno quello che i ragazzi fanno già fuori di essa, ma preoccuparsi di farglielo fare in modo più ricco di significati esistenziali e culturali (Riccardo Massa)
Si propone di progettare e sperimentare ambienti di apprendimento significativi che incidano realmente sul modo di fare didattica e che non siano un semplice cambiamento di formato.
Ambienti che sfruttino al meglio anche gli aspetti informali dell'apprendimento e le OER, alla luce dei processi di deverticalizzazione del sistema formativo e del mutamento in atto nei luoghi e nei tempi della formazione ad opera dei nuovi assetti mediali - delineando le caratteristiche di un'esperienza "modellizzante" (Ardizzone e Rivoltella) per le altre dello stesso tipo.
Qualche esempio tratto dal progetto Lab, a partire dal quale operare una ridefinizione del format didattico del corso di Metodologia e Tecnica della Ricerca Archeologica.
Integrazioni di Letteratura Latina
Charles Darwin
La Venaria Reale: un tesoro da scoprire
Lezione aperta
Istruzioni di avvio sperimentazione nelle aule
Istruzione rivolte ai docenti del progetto Lab.
Definizione di un nuovo format didattico (secondo un modello blended/liquid learning) dell'insegnamento di “Metodologia e Tecnica della Ricerca Archeologica” dell'Ateneo foggiano, alla luce del suo arricchimento con un curriculum facente capo alla facoltà di Scienze della Formazione.
Il progetto ha le sue fondamenta metodologiche nella ricerca azione partecipativa (RAP), in quanto approccio alla ricerca educativa in cui la produzione di conoscenza è strettamente connessa e finalizzata al cambiamento sociale, sempre partecipato e condiviso.
Le finalità generali di un intervento di RAP sono la promozione della partecipazione piena delle persone e dei soggetti coinvolti, anche attraverso una ridefinizione dei ruoli, professionali e non, che vengono coinvolti in una circolarità produttiva e creativa.
Nato in sede internazionale nell'ambito dell'Educazione degli Adulti, tale approccio opera per il cambiamento mediante la collaborazione/confronto paritario fra chi opera sul campo e il ricercatore che partecipa alla ricerca a fianco agli altri, apprendendo da essa e coinvolgendosi nei processi analizzati.
Più che un “fare ricerca” è un “essere in ricerca” che - grazie alla connotazione ibrida di un campo d'indagine disseminato tra presenza e distanza - pone problematiche metodologiche e conoscitive che spesso si incrociano e sovrappongono con quelle proprie della virtual ethnography.
In questi anni di dottorato, ho utilizzato gli strumenti 2.0 in molteplici maniere, sperimentando modalità e finalità diverse di utilizzo.
Piattaforma del corso, implementata in concomitanza allo svolgersi delle lezioni (seguite anche in presenza) in cui è stata sperimentata un'integrazione strategica tra Moodle e Google documents, riproposta poi nel successivo progetto Lab.
Utilizzo di un blog (ad accesso limitato al tutor del progetto di dottorato e al docente del corso universitario oggetto di riprogettazione), come ambiente dedicato alla raccolta dei materiali e delle osservazioni, al coordinamento degli interventi e al pieno coinvolgimento del tutor nell'evoluzione progettuale.