Cartagine era organizzata secondo
queste istituzioni:
I sufeti, il consiglio degli anziani,
l'assemblea popolare, il consiglio
dei 104.
Nel 298 A.C. la guerra si riaccese
e i Sanniti si allearono con i Galli,
gli Umbri e gli Etruschi. Questi popoli
vennero però sconfitti a Sentino nel
295 A.C e si ritirarono dalla guerra.
I Sanniti si arresero solo nel 290 A.C.
Cartagine era la potenza con
il territorio più esteso nel
mondo allora conosciuto. Infatti
comprendeva tutte le coste
dell'Africa settentrionale, la
Spagna meridionale, la Sardegna,
la Corsica e una piccola parte di
Sicilia.
In seguito alla guerra di Taranto, Roma arrivò a
controllare: il Lazio, la Campania e tutto il sud
eccetto la Sicilia. Organizzò quindi in un unico
complesso politico tutta la penisola attraverso il
patto internazionale (foedus). Tutti i popoli vinti
divennero alleati e avevano il dovere di appoggiare
Roma in caso di guerra. Le città conquistate e i
territori erano organizzati in maniera specifica
Città conquistate
Le città conquistate si dividevano in
2 categorie:
1)Quelle senza cittadinanza romana
2)Quelle con la cittadinanza romana
Quest'ultime potevano essere:
1)Con piena cittadinanza (civitas optimo iure)
ovvero potevano partecipare a pieno alla vita
politica.
2)Senza diritti politici (civitas sine suffragio).
Municipi e Colonie
I municipi erano le città conquistate
che avevano cittadinanza romana
e mantenevano autonomia amministrativa.
Le colonie erano divise in due categorie:
1) Colonie di cittadini romani, potevano
votare recandosi nei comizi a Roma,
mantenevano la cittadinanza e avevano
scopo militare.
2)Colonie latine, avevano diritto di sposare
e commerciare con i Romani. Avevano
funzione di alleggerimento demografico
per Roma.
Taranto era la città della Magna
Grecia più importante e fiorente.
Controllava i commerci con l'oriente
e culturalmente era il centro più
importante.
Con la conclusione delle guerre sannitiche
i Romani arrivarono a controllare un territorio
(ager romanus) di 20'000 metri quadrati e il
territorio degli alleati era pari a 60'000 metri
quadrati.
i Sanniti erano popolazioni della Campania
che vivevano di pastorizia e agricoltura.
Erano stati alleati dei Romani nella guerra
contro i Volsci.
Guerre romane
La guerra riprese a causa delle mire
espansionistiche di Roma che conquistò
Neapolis nel 326 A.C. inizialmente i Sanniti
vinsero nelle gole di Caudio (umiliazione
delle gole caudine), ma firmarono una
pace nel 304 A.C. che sanciva il dominio
di Roma su tutta la Campania.
Guerre Puniche
Subtopic
Guerre Sannitiche
Terza guerra sannitica 298-290 A.C.
Seconda guerra sannitica 326-304 A.C.
Prima guerra sannitica:343 A.C.
Scoppiò poiché i Sanniti minacciarono
Capua, alleata di Roma. Si concluse senza
un vero vincitore
La prima guerra punica fra Romani e
Cartaginesi scoppiò nel 264 A.C poiché
i Romani videro i Cartaginesi come un
pericolo. Infatti i Mamertini chiesero
a questi poiché Siracusa voleva attaccarli
a Messina. Così in quello stesso anno i
Romani entrarono in Sicilia e i nemici,
Cartaginesi e Siracusani, si allearono.
Nel 262 A.C. i Romani conquistarono
Siracusa e successivamente Agrigento.
Roma puntava dunque alla conquista di
tutta l'isola. Vinse a Milazzo nel 260 A.C.
grazie alla flotta appena costruita e tentò
di spostare la guerra in Africa, ma il
tentativo fallì miseramente. Proseguì
quindi la conquista della Sicilia e nel 250
A.C. conquistò Palermo. La resistenza in
Sicilia dei Cartaginesi fu affidata a Amicare
Barca che resistette per alcuni anni agli
assedi romani. La vittoria decisiva per i
Romani fu presso le isole Egadi nel 241 A.C.
Successivamente né la Sicilia né la Sardegna
né la Corsica vennero annesse alla federazione
romano-italica, ma divennero province. Le
province erano territori controllati da pretori che
restavano in carica un anno. Le province erano
lasciate al popolo conquistato e questo doveva
pagare una tassa annuale pari a un decimo del
raccolto. Quando il numero delle province,
divennero i proconsoli e i propretori coloro che
le controllavano.
La prima guerra punica
Guerra di Taranto
La guerra di Taranto si accese nel 282 A.C.
Taranto, in seguito alla violazione del trattato
stipulato con i Romani nel 303 A.C., attaccò Turi,
alleata di Roma. Questa decisione era dovuta non
solo alla violazione del trattato, ma anche dal
sicuro appoggio militare che Pirro, re dell'Epiro,
offrì alla città.
Pirro sbarcò a Taranto nel 282 A.C. introducendo
per la prima volta in una battaglia gli elefanti.
Le prima battaglia della guerra fu vinta da
Pirro nel 280 A.C. a Eraclea. In seguito a
questa vittoria si allearono con Taranto e
con Pirro i Sanniti e i Lucani che violarono
il trattato di pace firmato dai Romani. Inoltre
questa e anche la successiva battaglia (Ascoli),
seppur vincenti, decimarono l'esercito del sovrano
che non poteva contare su un grosso aiuto da
parte degli alleati. Così provò a cambiare obiettivo,
attaccando i Cartaginesi in Sicilia. Conquistò qualche
territorio ma li perse in poco tempo. La guerra tra
Romani e Tarantini si concluse quando, nel 275 A.C.,
Pirro perse a Benevento e si ritirò dalla guerra.
Taranto si dovette arrendere e ai suoi alleati fu
imposta la pace.