类别 全部 - letteratura - latino - umanesimo - bellezza

作者:Luca Stroppa 12 年以前

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Italiano Umanesimo e letteratura umanistica

Durante il periodo rinascimentale, l'Umanesimo e la letteratura umanistica hanno visto una fioritura di idee e valori centrati sull'uomo e la sua capacità di realizzare i propri bisogni materiali e la felicità terrena.

Italiano Umanesimo e letteratura umanistica

Stagione del Neoplatonismo fiorentino 1.Riconciliazione del cristianesimo con Platone 2.Esaltazione della bellezza 3.La vita attiva viene sminuita

Inizia con un certamen indetto da Leon Battista Alberti nel 1441

Viene anticipato dal Petrarca

Il termine deriva dagli "studia umanitatis" con cui i latini indicavano le qualità morali e culturali che elevano l'uomo dalla bestia

In questo periodo indica gli studi incentrati sulla riscoperta dei testi latini

Umanesimo volgare (1450-1550)

Lirica del 1400

ibridismo stilistico e tematico
Negli ultimi trent'anni del quattrocento fiornisce la lirica

Eclettismo e petrarschismo

Nelle liriche di questo periodo riecheggiano 1.classicismo 2.Canzoni popolari 3.Componimenti romanzi 4.Componimenti stilnovisti 5.Brani di Dante 6.Citazioni di Petrarca

Grandi autori

Lorenzo il Magnifico

Politico

Muore nel 1492

Nel 1479 si reca a Napoli per rompere l'allenaza di re Ferrante e gli porta la raccolta aragonese (con la collaborazione del Poliziano)

nel 1478 scampa all'agguato dei Pazzi

nel 1469 va a capo della città di Firenze

Figlio di Pietro di Cosimo e Lorenza Tornabuoni, sposa Clarice Orsini

Autore

Opere a volte di difficile interpretazione, spazia in ogni tipo di componimento

giovinezza passata in poemetti burleschi

Simposio

Elenco dei bevitori fiorentini

uccellagione

Descrizione di una battuta di caccia

Nencia da Barberino

Un contadino esprime le sue rozze lodi per una pastorella

sacra rappresentazione

San Giovanni e Paolo

Rime

Canzona di Bacco

Quant'è bella giovinezza,

che si fugge tuttavia!

Chi vuol esser lieto, sia:

di doman non c'è certezza.

5 Quest'è Bacco e Arianna,

belli, e l'un de l'altro ardenti:

perché 'l tempo fugge e inganna,

sempre insieme stan contenti.

Queste ninfe ed altre genti

10 sono allegre tuttavia.

Chi vuol esser lieto, sia:

di doman non c'è certezza.

Questi lieti satiretti,

delle ninfe innamorati,

15 per caverne e per boschetti

han lor posto cento agguati;

or da Bacco riscaldati,

ballon, salton tuttavia.

Chi vuol esser lieto, sia:

20 di doman non c'è certezza.

Queste ninfe anche hanno caro

da lor essere ingannate:

non può fare a Amor riparo,

se non gente rozze e ingrate:

25 ora insieme mescolate

suonon, canton tuttavia.

Chi vuol esser lieto, sia:

di doman non c'è certezza.

Questa soma, che vien dietro

30 sopra l'asino, è Sileno:

così vecchio è ebbro e lieto,

già di carne e d'anni pieno;

se non può star ritto, almeno

ride e gode tuttavia.

35 Chi vuol esser lieto, sia:

di doman non c'è certezza.

Mida vien drieto a costoro:

ciò che tocca, oro diventa.

E che giova aver tesoro,

40 s'altri poi non si contenta?

Che dolcezza vuoi che senta

chi ha sete tuttavia?

Chi vuol esser lieto, sia:

di doman non c'è certezza.

45 Ciascun apra ben gli orecchi,

di doman nessun si paschi;

oggi sian, giovani e vecchi,

lieti ognun, femmine e maschi;

ogni tristo pensier caschi:

50 facciam festa tuttavia.

Chi vuol esser lieto, sia:

di doman non c'è certezza.

Donne e giovinetti amanti,

viva Bacco e viva Amore!

55 Ciascun suoni, balli e canti!

Arda di dolcezza il core!

Non fatica, non dolore!

Ciò ch'ha a esser, convien sia.

Chi vuol esser lieto, sia:

60 di doman non c'è certezza.

ispirata alla Leuconoe di Orazio

Tu ne quaesieris, scire nefas, quem mihi, quem tibi

finem di dederint, Leuconoe, nec Babylonios

temptaris numeros. Vt melius, quidquid erit, pati,

seu pluris hiemes seu tribuit Iuppiter ultimam,

quae nunc oppositis debilitat pumicibus mare

Tyrrhenum! Sapias, uina liques et spatio breui

spem longam reseces. Dum loquimur, fugerit inuida

aetas. Carpe diem, quam minimum credula postero.

« Tu non chiedere - non è concesso sapere -

quale fine a me e quale fine a te

gli Dèi abbiano concesso, o Leuconoe, e non

consultare i calcoli babilonesi.

è meglio patire ciò che sarà.

sia che Giove ci attribuirà molti inverni

O che questo sia l'ultimo,

il quale fa infrangere le onde del mar Tirreno

sulle opposte scogliere,

tu sii saggia e filtra i vini e recidi

ogni lunga speranza che oltrepassi

il breve spazio del tempo immediato.

Mentre parliamo esso è già fuggito.

Cogli l'attimo, credendo il meno

possibile nel domani »

egloge

Corinto

poemi mitologici

Selve d'amore

Ambra

poesia come svago dagli impegni politici

Jacopo Sannanzaro

Autore dell'Arcadia, un romanzo pastorale

compone alcune opere latine

Scrive i Sonetti e canzoni

Petrarchismo ortodosso

Celebrazione di un'amore di 16 anni prima

32 componimenti amorosi, encomiastici e morali 66 testi che celebrano un'avventura sentimentale

Boiardo

Scrive l'orlando innamorato

introduzione dell'elemento encomiastico

Ruggero e Bradamante daranno inizio alla stirpe degli Estensi

Scrive l'amorum libri

Tentativo di imitazione petrarchesca nel descrivere un <> che si conclude con un pentimento religioso

Primo libro amore ricambiato

Secondo libro gelosia

Rerezo libro ricordo

rappresentazione degli affetti positivi e della <>

riferimenti ad Ovidio e a Catullo

Sua moglie è Antonia Caprara, che celebrerà nel suo canzoniere

fu educato a Ferrara alla corte di Lenonello d'este

Angelo Ambrogini, detto Poliziano, nacque a Montepulciano nel 1454

Interesse profondo , quesi regligioso, per la parola

Enta in contrasto con Paolo Cortese per quanto riguarda il classicismo inteso come ricerca dell'originalità imitando i testi calssici

Poliziano sostiene la necessità di prendere spunto da più autori che presentino dei pregi

Per Cortese ci si deve ispirare al miglior modello possibile, ovvero Cicerone

Vita alla ricerca della tranquillità per dedicarsi agli studia humanitatis

Traduce in latino alcuni passi dell'Iliade

Scrive:

Sylva in scabiem

l'Orfeo

Stanze per la giostra di Giuliano de'Medci

In onore della vittoria di Giuliano ad una giostra, parla anche dell'amore di Lorenzo verso la genovese Simonetta Cattaneo

Giunge a Firenze nel 1464

per i suoi meriti letterari si accasa alla corte dei Medici nel 1473, dove rimane fino al 1479 a servizio del Magnifico come cancelliere e precettore del figlio

Nel 1478 con la congiura dei Pazzi (dove muore Giuliano) Poliziano fugge a Mantova in cerca di tranquillità, quì conosce Francesco Gonzaga

Dal 1480 al 1494 insegna eloquenza latina e greca nello Studio fiorentino

mescolanza dei poeti latini alla tradizione petrarchesca e stilnovista

ÿ

Visse a Bologna, fece un canzioniere in volgare

Serafino Ciminelli detto l'Aquilano

opera a Napoli, Urbino, MIlano e Mantova, famoso soprattutto per le sue improvvisazioni comiche

Antonio Tebaldi detto il Tebaldeo

Opera a Ferrara, scrive le Opere d'Amore

Continua la tradizione della poesia realista

Domenico di Giovanni detto il Burchiello (professione barbiere)

poesia assurda e nonsense

era antimediceo, col loro ritorno a Firenze è costretto a fuggire a Siena

Il latino viene considerato la lingua più nobile soprattutto perché è il mezzo per conoscere il mondo classico

Altro poema cavalleresco è il Morgante, scritto da Luigi Pulci, che è però una parodia dei poemi cavallereschi precedenti

Il poerma cavalleresco nasce dalla fusione tra il ciciclo bretone e quello carolingio

Veniva recitato in pubblico dai canterini, ed erano abbastanza complessi da essere raccontati a puntate
Viene dato rilievo alla figura di Rinaldo
I paladini cominciano ad innamorarsi nel 1300

Manulele Crisolora viene incaricato di insegnare Greco a Firenze (1396)

Umanesimo latino (1380-1450)

sostituzione del latino medievale con quello classico

epistole in latino

Riscoperta dei testi originali latini

Compaiono edizioni rigorose dei testi, fedeli all'originale
nasce una nuova coscenza storica

Coscenza di una rinascita culturale

classificazione delle varie epoche storiche (media aetas)

nasce la filologia

nascono edizioni critiche in cui viene selezionata la copia più fedele di ogni manoscritto

Aldo Manunzio

Lorenzo da Valla confuta la donazione di Costantino con il suo "De falso credita et ementita Costantini donatione"

Scrive gli elegatiarum libri in cui celebra la nobiltà del latino

il maggior filologo fu Poggio Bacciolini

riscopre varie opere latine, tra cui quelle di Quintiliano (Istituzio Oratoria), Lucrezio (De Rerum Natura) e Stazio (Silvae)

Scrive una lettera a Guarino Veronese in cui gli dice di aver trovato "Quintiliano salvo e incolume"

Nuovi ideali pedagogici

Cenacoli umanistici e scuole in concorrenza con le università
Grandi maestri
Vittorino da Feltre

Ferrara

Guarino Veronese

Mantova

rivalutazione del corpo e della natura

Giannozzo Manetti (1391-1459)
Dignità ed eccellenza dell'uomo (1451-1452)
l'uomo deve realizzare i suoi bisogni materiali e ricercare la felicità terrena
necessità di una vita civile
ideale della florentina libertas
Umanesimo civile fiorentino (dove l'Umanesimo nasce e si sviluppa) (Con la repubblica)

Leonardo Bruni

Poggio Bracciolini (cancelliere)

Coluccio Salutati

Prevalenza della vita contemplativa (Con la signoria dei Medici)

Cristoforo Landino scrive le disputationes camaldulenses

Sostiene il primato della vita contemplativa

chi ha una vita passiva gioisce per sempre perché i pensieri sono immortali

chi ha una vita attiva gioisce solo nel presente

Marsilio Ficino riscopre Platone e Plotino

l'uomo può elevarsi a Dio grazie all'amore

sostiene che la bellezza naturale è la forma imperfetta della bellezza divina e che quindi dall'una possiamo intuire l'altra

Pico della Mirandola nel de hominis dignitate elogia l'uomo in quanto può scegliere se avvicinarsi a Dio o alle bestie

superiorità della vita attiva a quella contemplativa
uomo "faber fortunae suae"