LUIGI PIRANDELLO UNO NESSUNO E CENTOMILA PROF.SSA SANTANGELO ROSA
Vitangelo Moscarda, il protagonista, vive una profonda crisi d'identità dopo che la moglie gli fa notare un dettaglio del suo aspetto che lui non aveva mai considerato. Questo evento lo porta a rendersi conto di come le persone intorno a lui abbiano percezioni diverse della sua persona, rendendolo "
LUIGI PIRANDELLO UNO NESSUNO E CENTOMILA PROF.SSA SANTANGELO ROSA
TEMA
ciascuna di queste foeme è una MASCHERA sotto questa non c'è nessuno
in realtà è tanti individui diversi, tante forme CENTOMILA a seconda di chi lo guarda
scopre di non essere per gli altri quell'UNO che è per sè
frantumazione dell'io
ROMANZO
pubblicato nel 1925
la voce narratente è AUTODIEGETICA è il protagonista della vicenda
narrazione retrospettiva (ossia fatti già accaduti)
TRAMA
Finirà i suoi giorni in un ospizio dei poveri, dove ritroverà la serenità e la felicità, a contatto con la natura elontano dalle mille MASCHERE che gli altri gli hanno imposto.
Solo per far cambiare l'opinione che la gente aveva di lui: mette in crisi il matrimonio, regala i suoi beni, ma ciò lo porta alla follia.
Di lì comincia il suo male e inizia a chiedere a chiunque come lo vedesse. Disperato, cerca di rompere le forme che gli hanno inposto gli altri e trovare la sua identità.
Vitangelo Mosca, un ricco ereditiere, ha scoperto un giorno, in conseguenza dell'osservazione della moglie, di avere un naso diverso da come pensava.
MASCHERE
Indossando le maschere l'uomo non capirà mai nè se stesso nè gli altri
Attraverso le maschere l'uomo cerca di dare senso alla propria vita
Aggiungi il tuo testo
L'uomo si rinchiude in forme predefinite, cioè in maschere.
CRISI DELL'IO
L'identità è composta da più frammenti, in base a come vengono uniti si creano diverse personalità.
Negazione della propria identità e rifiuto delle costrizioni sociali.
La rinuncia di Vitangelo al nome (considerato un concetto che lo fissa in una forma immodificabile) conduce al rifiuto dell'identità personale, per entrare nel continuo fluire della natura.