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arabera stellahg demana 1 day ago

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DIRITTO ROMANO E DINASTIA GIULIO CLAUDIA

Durante il periodo della dinastia Giulio-Claudia, il ruolo dell'imperatore romano era multifaccettato, comprendendo aspetti religiosi, militari, politici e giuridici. L'imperatore emetteva editti e leggi con forza di legge, influenzando significativamente il sistema giuridico romano.

DIRITTO ROMANO E DINASTIA  GIULIO CLAUDIA

DIRITTO ROMANO E DINASTIA GIULIO CLAUDIA

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SISTEMA GIURIDICO

FONTI DEL DIRITTO
EDITTI IMPERIALI

NORMATIVE EMESSE DALL'IMPERATORE IN MATERIA LEGALE

IUS GENTIUM

LEGGI CHE REGOLANO I RAPPORTI TRA ROMANI ESTRANIERI

IUS CIVILE

LEGGI CHE REGOLANO I DIRITTI DEI CITTADINI ROMANI

ISTITUZIONE GIURIDICHE
GIUDICI
MAGISTRATI

CONSOLI E QUESTORI

PRETORI

SENATO
AUTORITA' IMPERIALE
IMPERATORE

DIVINIZZAZIONE DELL'IMPERATORE

POTERE RELIGIOSO E MORALE

LEGGI IMPERIALI

LEGGI EMESSE DALL'IMPERATORE CON FORZA DI LEGGE

IMPERIUM:

POTERE ASSOLUTO , INCLUSE LE FUNZIONE GIURIDICHE

EVOLUZIONE DELLA CITTADINANZA E DEI DIRITTI

LIMITAZIONE SUI DIRITTI DI VOTO E PROPIETA'
ESTENZIONE DELLA CITTADINNZA ROMANA

RUOLO DELL'IMPERATORE

RELIGIOSO
MILITARE
GIURIDICO
POLITICO

PERIODO STORICO:27 A.C.-68 D.C.

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NERONE
CENTRALIZZAZIONE E RIFORME SUI DIRITTI INDIVIDUALI

Nerone divenne imperatore a soli 17 anni. I primi anni del suo governo furono giudicati positivamente. Egli era sostenuto e consigliato non solo dalla madre, ma dal prefetto del pretorio Sesto Afranio Burro e dal filosofo stoico Lucio Anneo Seneca. Tuttavia, Nerone cercò ben presto di emanciparsi dall’invadenza della madre che fece uccidere nel 59; tre anni dopo fu ucciso anche Afranio Burro.


Nerone (37-68). Divenne imperatore di Roma nel 54. Tirannico, dissoluto e stravagante si suicidò per evitare di essere giustiziatoNerone (37-68). Divenne imperatore di Roma nel 54. Tirannico, dissoluto e stravagante si suicidò per evitare di essere giustiziato — Fonte: getty-images

Incendio a Roma e persecuzione dei cristiani

Egli instaurò un potere sempre più tirannico. Durante il suo impero, esplose un grandissimo incendio a Roma (nella notte tra il 18 e il 19 luglio 64). La responsabilità fu proiettata sull’imperatore che, a sua volta, la ribaltò sui cristiani. Ebbero così inizio le persecuzioni contro gli adepti di questa religione; tra le vittime ci furono Pietro e Paolo. Le devastazioni causate dall’incendio furono l’occasione per Nerone di ricostruire la città in modo più razionale. Egli decise inoltre di utilizzare materiali più sicuri (come il marmo e la pietra, non infiammabili, al posto del legno). In seguito all’incendio, Nerone iniziò la costruzione di una sua nuova residenza, la prestigiosa domus aurea.

Politica militare

In campo militare, organizzò spedizioni particolarmente esose: riuscì a rendere l’Armenia uno stato vassallo di Roma; in Britannia, non solo riuscì a sedare una rivolta, ma consolidò il potere di Roma nell’area centrale e meridionale dell’isola. Nel 66 inviò il generale Tito Flavio Vespasiano a placare la rivolta esplosa in Giudea.

Politica economica

In campo economico, stabilì di diminuire la quantità di oro e di argento impiegati nella fabbricazione di monete. La svalutazione che ne seguì danneggiò in particolare i cittadini più abbienti.

Caduta e morte di Nerone

Numerose furono le congiure organizzate dall’aristocrazia contro l’imperatore. La repressione di quella ordita nel 65 dal senatore Gaio Calpurnio Pisone portò addirittura al suicidio Seneca. In seguite a nuove rivolte nelle province, Nerone perse ogni potere: il Senato lo dichiarò nemico pubblico. Totalmente isolato, Nerone si suicidò nel 68. Con lui ebbe fine la dinastia giulio claudia. 

CLAUDIO
RIFORME NELLE SUCCESSIONE EREDITARIE E NELLE PROVINCIE

Il principato di Claudio

Nel 41, i pretoriani imposero come imperatore Claudio, zio di Caligola e fratello di Germanico. Durante il suo governo, egli:

- concesse la cittadinanza a cittadini nobili della Gallia e a quei soldati che, provenienti dalle province, avevano combattuto nell’esercito; ammise nel senato numerosi abitanti delle province.

- Centralizzò l’amministrazione dello Stato e attribuì importanti incarichi ai liberti.

- Abolì il culto dell’imperatore imposto ai sudditi da Caligola.

- Risanò il bilancio e poté investire il denaro pubblico nella creazione di importanti opere (strade, l’acquedotto Acqua Claudia, l’ampliamento del porto di Ostia).

- In campo militare, occupò la Mauretania, rese la Britannia una provincia ed esercitò un forte controllo sui confini. 

La morte

Claudio fu ucciso nel 54 da una congiura organizzata dalla moglie Agrippina, sorella di Caligola e madre di Nerone, il giovane che dopo essere stato adottato da Claudio gli succedette come imperatore. 

CALIGOLA
MAGGIORE INTERVENTO DELL'IMPERATORE NELLE QUESTIONE GIURIDICHE

L’ascesa al trono e la malattia

Nel 37 Gaio Cesare, detto Caligola, salì al potere. Questi era figlio di Germanico ed era stato nominato da Tiberio come suo erede. Per i primi mesi il suo fu un buon governo, nell’autunno del 37, però, ebbe un disturbo nervoso che lo portò alla pazzia. Da questo momento il suo governo fu contraddistinto da:   

spese eccessive;limitazione di ogni libertà;imposizione del culto dell’imperatore e tentativo di trasformare il potere imperiale in uno monarchico di tipo ellenistico con un potere assoluto e totalmente accentrato nelle sue mani.Ormai isolato, fu ucciso dai pretoriani nel gennaio del 41. La stessa sorte toccò poi alla moglie e alla figlia. 

TIBERIO
RAFFORZAMENTODELLA'AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA

Governo di Tiberio

Durante il suo governo, Tiberio:

ridiede centralità del Senato: aumentò le competenze di questa assemblea e la consultò in modo costante. Al contempo, furono ridimensionati i comizi.migliorò la situazione finanziaria di Roma: ridusse le spese per i giochi, scelse collaboratori onesti, mise in atto una politica di rigido risparmio. Si impegnò per migliorare le condizioni di vita dei piccoli proprietari terrieri, per i quali creò un fondo di credito.pacificò le rivolte delle provincie. Si distinse in queste azioni Germanico, comandante militare e nipote di Tiberio che effettuò spedizioni nell’area del Reno, in Germania e poi in Oriente, dove morì assassinato.nel 27 si trasferì sull’isola di Capri. Continuò a reggere il potere mantenendo i contatti con il Senato per via epistolare.  

AUGUSTO

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RIFORMA MATRIMONIALE (LEX JULIA DE MARITANDIS ORDINIBUS)
RIFORMA MORALE E FAMILIARE (LEX JULIA DE ADULTERIIS COERCENDIS)