L'età classica della Grecia
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Politica estera di Pericle
rischiose imprese militari, volte a indebolire il ruolo di Sparta nel Peloponneso e a proseguire la guerra contro la Persia
formazione di nuove colonie
Anfipoli, in Tracia
Turi,nell'Italia meridionale
449 a.C, in seguito ad una spedizione fallimentare in Egitto per una rivolta scoppiata contro l'occupazione persiana, pace di Callia, pose fine alla guerra fra Greci e Persiani
Sparta
pòleis agricola, chiusa dal punto di vista commerciale e culturale con le altre città greche, maturò un sentimento di diffidenza verso i propri alleati (Lega del Peloponneso)
Politica interna di Pericle, successore di Cimone (dal 460 al 429 a.C.)
serie di grandiose opere pubbliche: lavori di ristrutturazione dell'Acropoli, ingrandì il porto del Pireo, portando a termine la costruzione delle "lunghe mura"
causarono un dispendio economico elevato, ma con le reti commerciali del Mediterraneo e i versamenti delle città alleate, Atene riuscì a mantenere la propria egemonia
godevano dei diritti politici solo chi aveva la cittadinanza o (dal 451 a.C.) chi aveva entrambi i genitori ateniesi.
politica sociale che garantiva il pagamento di una pensione ai mutilati di guerra, istruzione gratuita agli organi, paga regolare e una razione giornaliera di viveri a soldati e marinai
introduce un'indennità giornaliera in denaro, a tutti coloro che avessero occupato una carica pubblica (veniva scelta a sorteggio fra tutti ad eccezione dei militari e finanziari)
tolse ogni potere all'areòpago (consiglio degli ex arconti), può giudicare solo i reati d sangue, aumentò i poteri alla bùle e all'ecclesìa
governo basato sull'isonomìa: cittadini uguali di fronte alla legge; divenne necessario avere un'efficace oratoria (importanza doti retoriche: lolografo, colui che scriveva discorsi su commissione, pronunciati dai suoi clienti nelle assemblee o nei tribunali)
Protagonista: Atene
vera vincitrice delle guerre persiane
dopo le quali, squilibrio politico nella società: scontro fra due fazioni
filospartana
volevano mantenere i rapporti con Sparta
appoggiata dall'aristocrazia e gandi proprietari terrieri
legata all'oligarchia, con a capo Aristide e Cimone
Aristide che durante la Seconda guerra persiana propose un onorevole accordo con la Persia fu ostracizzato dalla città.
Cimone prese il potere nel 471 a.C
screditato dall'opinione pubblica fu ostracizzato; dopo di lui presero le redini della città i democratici
il prestigio di Cimone incominciò a vacillare dopo la sconfitta in Tracia; fu umiliato dal ritorno delle milizie militare mandate in aiuto a Sparta durante una delle rivolte degli Iloti.
Atene giunse a controllare la città di Bisanzio e inflisse una dura sconfitta nivale ai Persiani
antispartana
difendevano l'egemonia marittima
appoggiata da teti,ceti mercantili e artigiani
ad orientamento democratico, con esponente Temistocle
ostracizzato nel 471 a.C, quindi esiliato prima ad Argo poi in Persia
successo politico dal 480-472 a.C
costruì le "lunghe mura", a scopo difensivo, annesse alla città al fine di collegarla ai suoi due porti (Pireo e Falero)
mirò a consolidare l'egemonia ateniese e a indebolire Sparta
potenza talassocratica, seppe cogliere i frutti della sua vittoria
478 a.C: Atene a comando della lega delio-attica, alleanza marittima tra le città greche di tutta l'area dell'Egeo (Lesbo, Chio, Samo,..)
alleanza garantita dal tesoro della lega, conservato nell'isola di Delo
Obbiettivo di difendere le città greche dell'Asia Minore e di proseguire la guerra contro i Persiani
Quando: V secolo a.C
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secolo d'oro della civiltà greca nel quale raggiunse il massimo splendore
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dal punto di vista
culturale e architettonico
teatro
notevole sviluppo ebbero la letteratura, le arti e la filosofia; nascita della medicina e della storiografia
politico
imperialismo: gradi territori
democrazia