arabera Antonietta Caridi 15 hours ago
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Honelako gehiago
Le emozioni hanno molteplici funzioni. Esse servono a determinare i cambiamenti fisiologici necessari per sostenere le risposte adattive dell'organismo; servono per preparare all'azione; hanno una funzione sociale e interpersonale comunicando i propri piani e le proprie intenzioni mediante l'espressione. E' importante educare alle emozioni, per favorire i processi di apprendimento motivazionali e decisionali, le emozioni facilitano o ostacolano l'apprendimento, condizionano la memoria e influiscono sulle motivazioni, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi.
Le emozioni sono come una “bussola interna” che consente di segnalare a noi stessi come ci sentiamo in una determinata situazione e allo stesso tempo permette di comunicare anche agli altri come ci sentiamo, consentendo quando necessario di attivare una richiesta di aiuto.
Riconoscere le emozioni è importante per vivere bene con se stessi e per migliorare le relazioni con gli altri. Le persone capaci di gestire le emozioni hanno una forte consapevolezza di sé e del proprio mondo interiore. Questo le rende più empatiche e predisposte ad entrare in relazione con le altre persone.
Presentarsi è il primo test da superare quando si conoscono altre persone o si entra in un contesto sociale. Non a caso, appena arrivati sui banchi di scuola, all’età di sei anni, viene chiesto di fare una breve presentazione di sé stessi. Questo esercizio è una prassi che ci accompagna per tutto l’arco della vita, dalla scuola all’inserimento in un gruppo sportivo, dall’incontro con sconosciuti alla routine lavorativa.
https://www.fym.it/blog/essere-se-stessi/
Le domande, se fatte bene, sono strumenti potenti perché hanno la capacità di cambiare radicalmente noi stessi e il mondo che ci circonda: possono risolvere problemi complessi, costruire relazioni, creare opportunità di apprendimento e generare azioni significative.
Comunicare in modo efficace significa sapersi esprimere in ogni situazione con qualunque interlocutore sia a livello verbale che non verbale (espressioni facciali, la voce e la postura), in modo chiaro e coerente con il proprio stato d'animo.
L’ascolto attivo rappresenta una delle competenze comunicative più preziose e efficaci che una persona possa sviluppare. Al di là della semplice ricezione passiva di messaggi, l’ascolto attivo implica un’interazione consapevole e dinamica con l’interlocutore, caratterizzata da empatia, apertura mentale e un impegno attivo nel comprendere appieno ciò che viene comunicato.
CONTESTO CLASSE:
La classe V BT è composta da 15 alunni (12 ragazze e 3 ragazzi). Gli studenti sono un gruppo eterogeneo, si dimostrano partecipi alle lezioni, sensibili ed empatici nei confronti della compagna affetta da disabilità. La maggior parte delle lezioni sono state svolte in classe dall'insegnate di sostegno e dall'assistente alla comunicazione.
DESTINATARI:
Il progetto coinvolgerà tutti gli alunni della classe V BT in cui sono presenti 15 alunni, di cui uno non frequentante e una affetta da Sindrome di Down con disabilità certificata L.104/92, art.3 comma 3 (F72), che sarà inserita in uno dei tre gruppi.
Alunna:
La studentessa M. frequenta regolarmente la scuola cinque giorni a settimana per circa 20 ore complessive. La stessa segue una programmazione differenziata in quanto affetta da Sindrome di Down con ritardo psicomotorio più marcato nell'area del linguaggio, pertanto presenta un'insufficienza mentale grave. L'area maggiormente compromessa è quella del linguaggio verbale, quasi del tutto assente, limitato a vocalizzi o suoni inarticolati, accompagnati da tremolii del corpo o risatine per esprimere gioia e serenità. il ritardo mentale è talmente grave da impedirle qualsiasi attività in modo autonomo.
L' autovalutazione sulle emozioni, è uno strumento utile per riflettere sul proprio livello di consapevolezza, comprensione e gestione delle emozioni. Aiuta le persone, in particolare gli studenti, a sviluppare l'intelligenza emotiva, migliorare la consapevolezza di sé e imparare a gestire le proprie emozioni in modo sano ed efficace. L'autovalutazione può essere utilizzata come strumento di riflessione personale e può contribuire a monitorare il progresso emotivo nel tempo.
Valutazione e Riflessione Finale
Punteggio:
Somma i punteggi per ciascuna sezione. Ogni risposta va da 1 (Mai) a 5 (Sempre). Ad esempio, se una risposta è "A volte" (3 punti), annota il punteggio corrispondente.
-Punteggio totale per sezione = Somma dei punteggi di tutte le domande in quella sezione.
- Punteggio complessivo = Somma di tutti i punteggi delle sezioni.
Interpretazione del punteggio:
- Da 1 a 2 (Basso): La consapevolezza e la gestione delle emozioni richiedono attenzione. Potresti avere difficoltà a riconoscere o gestire le tue emozioni o quelle degli altri. È importante cercare supporto per migliorare l'intelligenza emotiva.
- Da 3 a 4 (Intermedio): Hai una buona comprensione delle tue emozioni e sei in grado di gestirle in molte situazioni. Tuttavia, ci sono alcune aree in cui puoi migliorare, come l'espressione emotiva o l'empatia.
- Da 4 a 5 (Alto): Sei molto consapevole delle tue emozioni e sei in grado di gestirle in modo sano. Mostri una forte empatia verso gli altri e riesci a esprimere le tue emozioni in modo chiaro e appropriato.
Riflessione finale:
Dopo aver completato l'autovalutazione, verrà consigliato ai ragazzi di riflettere per qualche minuto, su come si sentono riguardo ai loro punteggi. Se ci sono aree in cui potrebbero migliorare? Quali emozioni trovano più difficili da gestire? Come possono lavorare su queste aree per migliorare la loro intelligenza emotiva?
Concludendo:
L'autovalutazione delle emozioni permette di comprendere meglio se stesso/a, di riconoscere le proprie competenze emotive e di identificare le aree in cui si può crescere. È un passo importante per sviluppare una maggiore consapevolezza emotiva e per imparare a gestire le emozioni in modo sano ed efficace, sia nelle relazioni interpersonali che nel percorso di crescita personale.
*Spiegazione dei Livelli di Competenza*
- *Livello 1: Iniziale*
Questo livello indica che lo studente ha bisogno di supporto significativo per riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni. Può mostrare difficoltà nel distinguere tra emozioni diverse o nell'esprimerle in modo appropriato. Potrebbe anche avere difficoltà a comprendere le emozioni degli altri o a rispondere in modo empatico.
- *Livello 2: Intermedio*
Lo studente ha una comprensione di base delle proprie emozioni e di quelle degli altri, ma può necessitare di guida per gestirle in modo appropriato. Esprime le emozioni in modo adeguato, ma può avere difficoltà a farlo in tutte le situazioni. La sua risposta empatica è in fase di sviluppo.
- *Livello 3: Avanzato*
Lo studente mostra una forte comprensione delle proprie emozioni e di quelle altrui. È in grado di gestire efficacemente le emozioni, anche in situazioni di stress o conflitto. L'espressione delle emozioni è chiara e appropriata, e la risposta empatica verso gli altri è ben sviluppata.
*Come Utilizzare la Griglia*
1. *Osservazione*: Durante le attività pratiche (giochi di ruolo, discussioni di gruppo, situazioni di conflitto), l'insegnante o l'educatore osserva i comportamenti degli studenti in relazione alle diverse competenze emotive.
2. *Compilazione*: L'insegnante compila la griglia, assegnando a ciascun comportamento osservato il livello di competenza che meglio descrive la risposta dello studente.
3. *Feedback*: La griglia di valutazione può essere utilizzata per fornire feedback individuali agli studenti, in modo da aiutarli a capire in quale area emotiva devono migliorare e come farlo. È anche un ottimo strumento per autovalutazione e riflessione per lo studente.
4. *Monitoraggio del progresso*: La griglia può essere utilizzata anche come strumento di monitoraggio nel tempo, per osservare i miglioramenti nelle competenze emotive dello studente e per adattare l'insegnamento alle sue esigenze.
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Emozioni Primarie e Secondarie
Albero delle emozioni
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