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CULTURA E PROSPETTIVE DELLA VALUTAZIONE

La valutazione gioca un ruolo cruciale nella formazione dell'identità di bambini, adolescenti e giovani, influenzando il loro successo scolastico e personale. Tradizionalmente, la valutazione si basava su criteri scientifici e razionali, adottando un approccio oggettivo e selettivo che contribuiva a formare i futuri ceti sociali dominanti.

CULTURA E PROSPETTIVE DELLA VALUTAZIONE

CULTURA E PROSPETTIVE DELLA VALUTAZIONE

Gestire bene la valutazione è compito dell'insegnante

l'insegnante deve interiorizzare una buona “cultura” della valutazione
le funzioni della valutazione (sommativa, formativa, orientativa, regolativa, narrativa, ecc.); l’oggetto della valutazione (apprendimenti, comportamento, competenze); le fasi della valutazione (iniziale, in itinere, finale); gli strumenti della valutazione (prove strutturate, semistrutturate, non strutturate).

determina la costruzione dell’identità nei bambini, negli adolescenti e nei giovani. Può far riuscire o far fallire nella scuola e nella vita.

Il concetto di valutazione è plurimo, ha avuto una sua evoluzione nel corso della storia ed è determinata dall’intrecciarsi di diversi fattori (storici, sociali, culturali)
LA CONCEZIONE RECENTE: oggi si prospetta una epistemologia della valutazione centrata sull’interpretazione che si avvale di strumentazioni narrative, riflessive, introspettive, ed autobiografiche

L’apprendimento, di conseguenza, viene ad essere un processo che aiuta a collocare idee e concetti del mondo. L’alunno per compiere un percorso di apprendimento elabora un processo cognitivo che a posteriori rappresenta una “biografia cognitiva”, una storia cognitiva di quanto appreso.

il concetto innovativo: nasce sul finire degli anni sessanta e domina fino ai giorni nostri. Il contesto culturale assegna alla scuola non più la funzione elitaria, ma quella egalitaria, finalizzata cioè ad assicurare l’uguaglianza delle opportunità a tutti, anche a coloro che provengono dai ceti sociali più bassi.

Da qui il diffondersi del concetto di educazione permanente e ricorrente che permette all’individuo di svilupparsi non solo in un arco di tempo determinato, quello scolastico, ma per tutta la vita.

la cultura diventa dinamica, il sapere si evolve e si rinnova. Di fronte a questa situazione si impone la crisi del sistema educativo tradizionale

La innovazione pedagogica si concretizza nella teorizzazione e sperimentazione di ”scuole aperte”, di classi aperte, di team teaching o insegnamento collegiale, della metodologia della ricerca e scoperta delle conoscenze, del lavoro di gruppo.

IL CONCETTO TRADIZIONALE: le decisioni valutative degli insegnanti sono sorrette da scientificità e razionalità e di conseguenza risultino il più possibile oggettive. La valutazione, dunque, è strumento di selezione e formazione dei ceti sociali dominanti nel futuro: i meritevoli da una parte i non meritevoli dall’altra.

La metodologia è unica e si identifica con lo schema classico della lezione frontale: spiegazione, interrogazione, valutazione che consiste nell'accertamento della quantità delle conoscenze acquisite (prende in esame il prodotto e mai il processo di apprendimento).