PROSPETTIVA CENTRALE
Metodo di rappresentazione, che consente di costruire l'immagine di una figura su un piano, proiettando quest'ultima da un centro di proiezione posto a distanza finita.
REGOLE
5:nel caso ci fosse un gruppo di
solidi si inscrivono in un
rettangolo o parallelogramma
o quadrato in base alla misura
dei solidi.
4: la distanza dell'osservatore dal quadro
prospettico è dato dal prodotto della
misura più grande del solido preso in
considerazione per 1,5.
3: quando si fa convergere un
qualsiasi oggetto verso il PV,
l'oggetto diventa
automaticamente più piccolo
2: le larghezze devono essere parallele
alla linea d'orizzonte e le altezze
devono essere perpendicolari sempre
alla linea d'orizzonte
1: tutte le linee di profondità nella fase di
costruzione devono convergere nel punto
dell'osservatore (PV)
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
- Linea di orizzonte: retta di intersezione tra il quadro e il piano di orizzonte;
- Punto di vista: posizione dell'osservatore;
- Piano di terra (o geometrale) : piano su cui noi appoggiamo i piedi e quindi dove si immagina l'occhio dello spettatore;
- Linea di terra: retta di intersezione fra il quadro e il piano di terra;
- Raggi visuali: rette che uniscono il punto di vista con i punti che comprendono l'oggetto da rappresentare;
- Quadro prospettico (Q): rappresenta il piano verticale interposto tra l’osservatore e la figura obiettiva;
- Punto principale P (o distanza principale) : proiezione ortogonale di PV su Q;
NEL RINASCIMENTO
ORIGINI
Le figure sono ben proporzionate,
con movenze naturali, e un uso del
chiaro scuro.
Villa dei Misteri, Pompei.
Sviluppa con gli artisti
greci dell'età classica.
VI-V secolo a. C.
Crearono le immagini con profondità,
scorci prospettici e tridimensionalità.
Esiste già dai tempi degli
uomini della caverna.