Categorie: Tutti - relazione - osservazione - educazione - personalizzazione

da claudia arrogante manca 1 anno

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MAPPA SULL'INCLUSIVITA'

La scuola ha la responsabilità di creare percorsi educativi personalizzati per ogni studente, tenendo conto delle loro specifiche esigenze e potenzialità. Gli insegnanti devono osservare attentamente gli alunni e documentare i loro progressi, redigendo piani d'

MAPPA SULL'INCLUSIVITA'

COORDINATE DI UNA BUONA RELAZIONE

SICUREZZA

Guida
Propositi
Azione orientata
Aspettative
Accompagnamento
Aiuto
Stimolo
Proattività

IDENTITA'

Empatia
Comprensione
Conoscenza
Ascolto attivo

AUTOSTIMA

Attribuzione di valore positivo
Accettazione incondizionata

CONTESTO AMBIENTALE E PERSONALE

AMBIENTE SOCIALE (clima relazionale positivo, accogliente, facilitante o non.)

RELAZIONI INTERPERSONALI

STRUTTURE FISICHE (ES. barriere archittetoniche)

ITER D'INTERVENTO

NON C'è CERTIFICAZIONE

La responsabilità educativa, formativa e didattica è della scuola:
Gli insegnanti procedono ad un'attenta OSSERVAZIONE SISTEMATICA e producono la documentazione

Viene redatto un VERBALE da consegnare al GLI

Viene redatto il PDP

Modello ICF-CY (2007)

Visione olistica della persona, vista nella sua interezza

Aspetti sociali
RUOLI SOCIALI
PARTECIPAZIONE SOCIALE
Aspetti cognitivi
CAPACITA', intese come potenzialità

ABILITA', capacità poste in atto

Aspetti biologici
STRUTTURE CORPOREE
FUNZIONI CORPOREE

ARTICOLAZIONE DI PERCORSI PERSONALIZZATI

PIANI D'AZIONE EDUCATIVI DIDATTICI PER LA PERSONALIZZAZIONE

CORNICE RELAZIONALE
CORNICE AFFETTIVA

CORNICE METODOLOGICA

PROCESSI DI MEDIAZIONE NELLA MICRODINAMICA DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO

AZIONE DELL'ALUNNO CHE APPRENDE

generazione dell'output

APPRENDIMENTO

comprensione dell'input

Elaborazione e altre operazioni mentali

Attenzione

Percezione

INPUT

INCLUSIVITA'

La scuola deve includere tutte le diversità

BES
CRITERI DI INDIVIDUAZIONE: (Possono presentarsi da soli o insieme, ma basta la rilevazione di uno solo di essi per procedere alla segnalazione)

STIGMA SOCIALE

OSTACOLO

DANNO

MALFUNZIONAMENTO EDUCATIVO/ APPRENDITIVO TEMPORANEO O PERMANENTE

SVANTAGGIO LINGUISTICO CULTURALE

SVANTAGGIO ECONOMICO/SOCIALE

SVILUPPO COGNITIVO LIMITE

Soggetti che non rientrano nei Disturbi Specifici di Apprendimento né nella categoria della disabilità intellettiva e non necessariamente in quella dello svantaggio socio-culturale e linguistico. Si tratta di quei bambini che presentano potenzialità cognitive ai limiti della norma, sospesi tra ritardo mentale e normalità, i cosiddetti “borderline cognitivi”.

DSA

disturbi nell'apprendimento che interessano alcune abilità specifiche che devono essere acquisite da bambini e ragazzi in età scolare.

DISLESSIA DISGRAFIA DISCALCULIA DISORTOGRAFIA DISPRASSIA DISTURBO SPECIFICO DEL LINGUAGGIO (Disturbo associato)

Iter d'intervento:

Una volta acquisita la diagnosi specialistica e dopo aver ascoltato la famiglia e, laddove è necessario, gli specialisti, il consiglio di classe redige il PDP (Piano didattico personalizzato). Il documento è un vero e proprio percorso mirato nel quale vengono soprattutto definiti gli strumenti compensativi e dispensativi che aiutano alla realizzazione del successo scolastico degli studenti con DSA.

Visita all'ASL e produzione della certificazione (l.170/10)

Non viene assegnato l'Insegnante di sostegno

Segnalazione alla famiglia, che decide se intervenire o meno

HANDICAP

Situazione di svantaggio dovuta a menomazione o disabilità

Iter di intervento:

Viene, infine, redatta la progettazione didattica personalizzata per l'alunno.

Viene formulato il PEI, un vero e proprio progetto di vita in cui vengono definiti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all'integrazione scolastica (art. 5 DPR 22/4/1994). E' redatto dagli operatori sanitari individuati dalla ASL (UONPI) e dal personale insegnante curriculare e di sostegno della scuola e, ove presente, con la partecipazione dell'insegnante operatore psico-pedagogico, in collaborazione con i genitori o gli esercenti la potestà parentale dell'alunno.

Viene stilato il PDF (Profilo dinamico funzionale) In esso viene definita:- la situazione iniziale e le tappe di sviluppo conseguite o da conseguire. - mette in evidenza difficoltà e potenzialità dell'alunno. - viene redatto per la prima volta all'inizio del primo anno di frequenza dal GLH ( Gruppi di Lavoro Handicap) operativo, composto dal Consiglio di classe, dagli operatori della ASL e dai genitori - (art. 4 DPR 22/4/1994).)

Avviene l'assegnazione dell'Insegnante di sostegno

Visita all'Asl: viene prodotta dall'equipe multidisciplinare medica la certificazione e la DIAGNOSI FUNZIONALE dell'alunno (l. 104/92)

Segnalazione da parte della scuola alla famiglia, che decide o meno di intervenire