da claudia arrogante manca 1 anno
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Viene redatto un VERBALE da consegnare al GLI
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PROCESSI DI MEDIAZIONE NELLA MICRODINAMICA DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO
AZIONE DELL'ALUNNO CHE APPRENDE
generazione dell'output
APPRENDIMENTO
comprensione dell'input
Elaborazione e altre operazioni mentali
Attenzione
Percezione
INPUT
STIGMA SOCIALE
OSTACOLO
DANNO
SVANTAGGIO LINGUISTICO CULTURALE
SVANTAGGIO ECONOMICO/SOCIALE
SVILUPPO COGNITIVO LIMITE
Soggetti che non rientrano nei Disturbi Specifici di Apprendimento né nella categoria della disabilità intellettiva e non necessariamente in quella dello svantaggio socio-culturale e linguistico. Si tratta di quei bambini che presentano potenzialità cognitive ai limiti della norma, sospesi tra ritardo mentale e normalità, i cosiddetti “borderline cognitivi”.
DSA
disturbi nell'apprendimento che interessano alcune abilità specifiche che devono essere acquisite da bambini e ragazzi in età scolare.
DISLESSIA DISGRAFIA DISCALCULIA DISORTOGRAFIA DISPRASSIA DISTURBO SPECIFICO DEL LINGUAGGIO (Disturbo associato)
Iter d'intervento:
Una volta acquisita la diagnosi specialistica e dopo aver ascoltato la famiglia e, laddove è necessario, gli specialisti, il consiglio di classe redige il PDP (Piano didattico personalizzato). Il documento è un vero e proprio percorso mirato nel quale vengono soprattutto definiti gli strumenti compensativi e dispensativi che aiutano alla realizzazione del successo scolastico degli studenti con DSA.
Visita all'ASL e produzione della certificazione (l.170/10)
Non viene assegnato l'Insegnante di sostegno
Segnalazione alla famiglia, che decide se intervenire o meno
HANDICAP
Situazione di svantaggio dovuta a menomazione o disabilità
Iter di intervento:
Viene, infine, redatta la progettazione didattica personalizzata per l'alunno.
Viene formulato il PEI, un vero e proprio progetto di vita in cui vengono definiti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all'integrazione scolastica (art. 5 DPR 22/4/1994). E' redatto dagli operatori sanitari individuati dalla ASL (UONPI) e dal personale insegnante curriculare e di sostegno della scuola e, ove presente, con la partecipazione dell'insegnante operatore psico-pedagogico, in collaborazione con i genitori o gli esercenti la potestà parentale dell'alunno.
Viene stilato il PDF (Profilo dinamico funzionale) In esso viene definita:- la situazione iniziale e le tappe di sviluppo conseguite o da conseguire. - mette in evidenza difficoltà e potenzialità dell'alunno. - viene redatto per la prima volta all'inizio del primo anno di frequenza dal GLH ( Gruppi di Lavoro Handicap) operativo, composto dal Consiglio di classe, dagli operatori della ASL e dai genitori - (art. 4 DPR 22/4/1994).)
Avviene l'assegnazione dell'Insegnante di sostegno
Visita all'Asl: viene prodotta dall'equipe multidisciplinare medica la certificazione e la DIAGNOSI FUNZIONALE dell'alunno (l. 104/92)
Segnalazione da parte della scuola alla famiglia, che decide o meno di intervenire