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da Ines Piccoli mancano 4 anni

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MEMORIA SEMANTICA

La memoria semantica è una funzione cognitiva localizzata principalmente nel lobo temporale infero-laterale del cervello, una regione nota anche come neocorteccia temporale. I danni a questa area possono essere bilaterali, causando problemi sia visivi che verbali, o unilaterali, con deficit asimmetrici:

MEMORIA SEMANTICA

MEMORIA SEMANTICA

LOCALIZZAZIONE CEREBRALE DEL DEFICIT DI MEMORIA SEMANTICA: si localizza nel LOBO TEMPORALE DELLA REGIONE INFERO-LATERALE. Questa localizzazione viene chiamata anche NEOCORTECCIA TEMPORALE ed è bilaterale in entrambi i lobi. Se il danno è Bilaterale, le manifestazioni sono di tipo verbale e visivo. Invece, se il danno è Unilaterale, si presentano delle asimmetrie: il deficit SX è legato principalmente al Verbale ( Denominazione e Anomia); il deficit DX è legato al Visivo (Riconoscimento).

DEFICIT DI MEMORIA SEMANTICA: non hanno singola eziologia, ma diverse cause possono provocare una lesione nelle sedi specifiche per determinare il disturbo.

EPILESSIA TEMPORALE: causa deficit di memoria semantica a causa della lobectomia temporale anteriore. Data la rimozione chirurgica circoscritta e selettiva ad un emisfero, i disturbi sono relativamente lievi e non di entità paragonabile a quelli osservati nella demenza semantica.
TRAUMA CRANICO: causa direttamente lesioni per urto contro la teca cranica e può provocare deficit di memoria semantica. Rispetto alle patologie precedentemente elencate, è meno frequente ed è meno selettivo.
lesioni a livello dei LOBI FRONTALI e TEMPORALI.
ENCEFALITE ERPETICA: patologia virale acuta, non progressiva. Sebbene circa un terzo dei pazienti guarisca completamente altri restano con danni residui permanenti, presentando amnesia e/o deficit delle funzioni frontali/esecutive e modificazioni comportamentali.
Il virus attacca principalmente le regioni FRONTOTEMPORALI. Danni residui permanenti a livello dei LOBI TEMPORALI MEDIALI, della NEOCORTECCIA TEMPORALE e/o dei LOBI FRONTALI.
MALATTIA DI ALZHEIMER: malattia degenerativa primaria cerebrale che porta ad un progressivo deterioramento delle funzioni cognitive. Il sintomo iniziale è un tipico DEFICIT DI MEMORIA (amnesia globale) e i pazienti sviluppano anche deficit percettivi e spaziali e deficit di linguaggio.
lesioni a livello dei LOBI TEMPORALI MEDIALI e atrofia della CORTECCIA TEMPORO-PARIETALE.
DEMENZA SEMANTICA: sindrome clinica relativamente rara e il sintomo iniziale più frequente è l'ANOMIA, ovvero la difficoltà nel trovare la parola giusta. Le altre funzioni cognitive sono risparmiate come il Linguaggio (eloquio fluente) ma con il progredire della malattia il vocabolario si restringe e alla fine rimane solo una serie di frasi stereotipate (cosa, fare, dire) e i pazienti presentano una totale assenza di comprensione del linguaggio, non riconoscono i familiari e neppure gli oggetti di uso comune. Altre funzioni non compromesse sono il Problem Solving, Intelligenza Non Verbale ed infine il Sistema e il Ragionamento Numerico, unico aspetto danneggiato, di quest'ultimo, in uno stadio più tardivo riguarda le tabelline.
APPROFONDIMENTO: uno studio (Hodges,1992) ha esaminato cinque pazienti con una sindrome clinica stereotipata caratterizzata da disfasia fluente con grave anomia, ridotto vocabolario e notevole compromissione della comprensione di una sola parola, passando ad uno stadio di dissoluzione praticamente completa delle componenti semantiche del linguaggio. Una marcata riduzione della capacità di generare esemplari da categorie semantiche limitate (ad esempio animali, veicoli, ecc.). I test di memoria semantica hanno dimostrato una conoscenza radicalmente impoverita di una gamma di oggetti viventi e artificiali. Al contrario, la fonologia e la grammatica della lingua parlata sono state ampiamente preservate, così come la comprensione di complessi comandi sintattici. Anche la memoria non verbale, le capacità percettive e visuospaziali sono state sorprendentemente preservate. Le indagini radiologiche hanno mostrato una marcata Atrofia Temporale focale in tutti e cinque i pazienti e l'Imaging Funzionale ha implicato il Lobo Temporale dominante in tutti i pazienti. Dunque, la Demenza Semantica è stata riconosciuta negli anni come malattia che danneggia selettivamente un aspetto della memoria e capacità cognitive associate, nonché come disturbo SELETTIVO. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1486461

Differenze con la MEMORIA EPISODICA

MS: legata al mondo e riguarda la comprensione. Si riferisce a fatti, idee, tassonomie e ha un'organizzazione Concettuale. Accesso automatico. Non è presente l'Amnesia.
ME: legata al Sé e riguarda tutte le memorie di esperienze personali. Si riferisce ad eventi ed episodi e ha un'organizzazione Temporale. Accesso volontario. Presente l'Amnesia.

SISTEMA MODALITA' SPECIFICO: è un sistema caratterizzato dalla capacità di immagazzinare le informazioni separatamente a seconda della modalità di input. Questa ipotesi non è univoca, in quanto ci sono altri autori che sostengono che il Sistema Semantico sia AMODALE e che, in realtà, le differenze che si osservano sono dovute alle connessioni cerebrali che il Sistema Semantico possiede con le regioni di ingresso. Certamente questo è un sistema preservato perché consente di riportare a tutte le informazioni ottenute con l’esperienza, in quanto appare un sistema privo di temporalità.

DISSOCIAZIONI: la Memoria Semantica non viene colpita allo stesso modo per tutte le informazioni, proprio per questo parliamo di deficit SELETTIVO.

PAROLE CONCRETE VS ASTRATTE: alcuni pazienti con disturbi della Memoria Semantica mostrano una migliore comprensione dei concetti astratti rispetto ai concreti.
la paziente M.C. mostrava una denominazione su descrizione corretta al 100% nel caso di parole astratte, mentre nel caso di quelle concrete la prestazione era inferiore alla norma. Ne consegue un deficit dei concetti concreti che sono parzialmente definiti dalle loro proprietà sensoriali, in confronto ai concetti astratti che sono privi di attributi sensoriali.
NOMI PROPRI VS COMUNI: i concetti che rappresentano entità uniche (personaggi famosi) sono persi, mentre i concetti che rappresentano entità non uniche (animali) sono risparmiati.
VIVENTI VS NON VIVENTI: - Werrington e Shallice = suggeriscono che ciò che si osserva nei VIVENTI sono le proprietà funzionali comuni tra tutti i viventi (orecchio, bocca, naso) e ci sono poi delle proprietà distintive meno funzionali che distinguono un animale da un altro. Queste caratteristiche, però, sono meno legate ad una funzione e questo fa sì che diventino più deboli e siano più soggette ad essere dimenticate, soprattutto quando la Memoria Semantica inizia a diventare più fragile. Quello che accade, invece, nei NON-VIVENTI (cacciavite, martello) è che le loro caratteristiche visive sono molto associate alle loro proprietà funzionali e per questo sono più resistenti a livello mnemonico. - Caramazza e Shelton = sostengono che vi siano dei meccanismi neurali per le diverse categorie selezionati dall'evoluzione e dai meccanismi che sono intervenuti nel tempo, i quali ne hanno determinato le particolarità e i circuiti neurali parzialmente indipendenti. - Tyler e Moss = sostengono che la dissociazione fra entità viventi e non viventi sia da mettere in relazione al diverso livello di interconnessione esistente fra attributi sensoriali e funzionali in queste due categorie piuttosto che al peso differente di questi attributi. Gli esseri viventi rispetto agli artefatti hanno più proprietà, più correlate e meno distintive e quindi più sensibili ad una lesione, mentre gli artefatti hanno più correlazioni distintive rispetto agli esseri viventi, dunque più resistenti al danno cerebrale.

VALUTAZIONE DELLA MEMORIA SEMANTICA: - Denominazione di figure (animali, manufatti); - Associazione Nome-Figura; - Attribuzione di appartenenza a categorie; - Giudizi su sinonimi; - Giudizi su caratteristiche; - Associazione di figure (Test Palme e Piramidi).

Parte della Memoria Dichiarativa che riguarda la conoscenza concettuale generale che una persona ha del mondo: conoscenze storiche e geografiche, molteplicità dei significati, conoscenze su oggetti e sul loro utilizzo e informazioni associate a fatti e accaduti.