Categories: All - fascismo - famiglia - guerra - socialismo

by raffaella mongelli 7 years ago

487

IL MONDO RURALE

Il romanzo di Antonio Pennacchi narra la storia della famiglia Peruzzi, contadini della bassa Pianura Padana, nel periodo che va dai primi anni del Novecento alla Seconda Guerra Mondiale.

IL MONDO RURALE

Antonio Pennacchi

Titolo

Il titolo trae il nome dal principale canale di bonifica dell'Agro pontino, chiamato all'epoca "Canale Mussolini" e oggi "Canale delle Acque Alte" (sito fra i territori comunali diLatinaeCisterna di Latina

di cui costituisce per un lungo tratto il confine).

Trama

Il libro copre un arco temporale che va daglianni diecidelNovecento

allaseconda guerra mondiale. Protagonista è la famiglia Peruzzi, contadini che vivono nella bassaPianura PadanafraRovigoeFerrara, dove coltivano terre prese in affitto o a mezzadria. Nel1904

.

Nelprimo dopoguerra


la famiglia rimane coinvolta negli scontri frasquadristi


esocialisti


. Questi ultimi, per ritorsione contro i Peruzzi che non avevano voluto assumere alcuni braccianti, decidono di dar fuoco al loro pagliaio. I Peruzzi si vendicano sparando al maestro elementare del paese (capo del locale movimento socialista) ed incendiando lacamera del lavoro


diCodigoro


che in seguito sarà trasformata nella sezione locale delpartito fascista


. Alcuni dei Peruzzi parteciperanno anche allamarcia su Roma


nel1922


e, poco dopo, Pericle viene incaricato dal Partito, insieme ad altri due camerata, di picchiare un coraggiososacerdote

antifascista


della vicinaComacchio

. Durante l'agguato Pericle perde il controllo e il prete muore.

Nel frattempo la famiglia, che si va allargando con nuovi matrimoni e nuove nascite, prende a mezzadria i terreni dei conti Zorzi Vila. Quando però nel1926


il governo diMussolini


, che si è definitivamente imposto nel Paese, propone una nuova politica economica durissima (la cosiddetta "quota 90


"), gli Zorzi Vila ne approfittano per sottrarre alle famiglie al loro servizio tutti i loro averi. La sciagura colpisce anche i Peruzzi, i quali decidono di mandare una loro delegazione aRoma


: contano di ricevere il sostegno del governo per il loro passato da squadristi. Incontrano proprio il Rossoni, che nel frattempo ha aderito al fascismo diventando sottosegretario il quale fa capire loro che non può far nulla contro gli Zorzi Vila ma può affidare ai Peruzzi un podere tutto loro nellePaludi Pontine

che il regime sta iniziando a bonificare.

I Peruzzi accettano e partono per ilLazio


. Vengono insediati nei poderi 516 e 517 dell'Opera Nazionale Combattenti

. I poderi si trovano lungo la "Parallela Sinistra" (oggi Strada Santa Croce) nei dintorni dell'attualeBorgo Podgora


, alla sinistra del "Canale Mussolini", il principale canale della bonifica. Nel dicembre del1932


assistono all'inaugurazione della nuova città diLittoria


. La vita dei coloni nella nuova terra però è piena di difficoltà: i lavori di bonifica non riescono a sterminare lazanzara anofele


e lamalaria

continua a colpire.

Gli abitanti del luogo e dei viciniMonti Lepini

poco gradiscono i nuovi arrivati che ribattezzano cispadani cioè invasori (i coloni reagiscono chiamando i locali marocchini) e non mancano scontri e vendette reciproche. Nel frattempo la coltivazione della fertile terra dei Peruzzi permette loro di risollevarsi economicamente. La famiglia partecipa attivamente alla vita rurale dei coloni con i suoi riti: i filò fra vicini di poderi e la Messa ogni domenica nellachiesa


del borgo, chiese che dopo una richiesta del solito Pericle alpatriarca di Venezia


vengono affidate ai preti veneti perché i sacerdoti della localediocesi di Velletri


non riescono a comprendere ildialetto

dei cispadani.

Nel1935


Adelchi partecipa allaguerra d'Etiopia


assistendo al massiccio uso deigas tossici


da parte degliitaliani


contro i soldatiabissini


. Con lo scoppio dellaseconda guerra mondiale


diversi giovani dei Peruzzi vengono mandati al fronte: inAlbania


, inAfrica


e inRussia


. InAfrica

Orientale Pericle muore ma il suo corpo non verrà mai ritrovato. Sua moglie, Armida, che possiede un'arnia di api che le rivelano il futuro, inizia una relazione incestuosa con il nipote Paride. Rimane incinta di un bambino e i Peruzzi per la vergogna la cacciano di casa. Per via della guerra e della gravidanza però le concedono momentaneamente di restare.

Nell'inverno


del1944


la guerra arriva anche nell'Agro pontino


. Gli Alleati, nel tentativo di sfondare la linea Gustav, sbarcanoad Anzio


e iniziano una lunghissima battaglia con itedeschi


fraCisterna


eAprilia


, che verranno poi rase al suolo. Per ritardare l'avanzata alleata vengono sabotate le opere di bonifica e la battaglia si combatte anche sul Canale Mussolini. I coloni, Peruzzi compresi, credendo che gli americani vogliano togliere loro i poderi e per lealtà verso ilduce

, decidono di sostenere i tedeschi e i repubblichini, arrivando a sparare fucilate contro le pattuglie alleate.

Poi quando la linea del fronte si stabilizza a poca distanza dai loro poderi sono costretti dallo stesso comando tedesco ad abbandonare le case e a rifugiarsi sui Monti Lepini. Le comuni difficoltà della guerra aiutano cispadani e marocchini a superare le reciproche diffidenze. L'Agro pontino


viene infine liberato a maggio del 1944. Gli americani si rivelano benigni e grazie alDDT


estirpano lazanzara anofele

dalla regione. I Peruzzi ritornano nei loro poderi distrutti e iniziano la ricostruzione, più forti e tenaci anche nella sciagura.

IL MONDO RURALE

Storia

Il bosco nel medioevo
Storia del baco da seta
l'orto in città

arte

Guttuso"Occupazione delle terre incolte in Sicilia"

L’occupazione delle terre incolte del 1949, con i colori accesi e la bandiera rossa che sventola in primo piano è un esempio di quadro politico: per Guttuso l’arte diventa davvero un mezzo per smuovere le coscienze di chi è sempre stato in silenzio, per far valere i diritti di chi non ne ha mai avuti.



Van Gogh "I mangiatori di patate"
Fattori "Il riposo"

Giovanni Fattori, esponente della corrente toscana dei macchiaioli, affronta il tema del paesaggio e della gente di Maremma con tocchi densi e rapidi di pennellate che definiscono sintetiche e uniformi distribuzioni del colore, le cosiddette campiture. Notiamo la figura scura del contadino in ombra a sinistra, la porzione del carro rosso a destra, le masse chiare dei due buoi al centro e, sullo sfondo, il mare blu e la riva separate da una linea netta di demarcazione tra ombra e luce.

43)Il_carro_rosso(Fattori)[1]

Gli elementi sono posizionati sulla diagonale che unisce il vertice basso a sinistra a quello in alto a destra; il carro rosso con l’aratro si vedono appena, lo stanco contadino relegato in basso a sinistra e in ombra, mentre sono i maestosi buoi, staccati dal giogo, a godere della posizione centrale. L’attenzione è catturata dalla maestà del luogo aperto e solitario, dal silenzio dell’ora del riposo pomeridiano sotto il sole della Maremma e dalla nobiltà del lavoro umano, resi attraverso un tono sì elevato, ma non oratorio, del linguaggio pittorico.

L’estrema linea scura del mare è orizzontale mentre sono oblique quelle della sponda, quelle dell’ombra dell’aratro posato in terra e della stanga del carro sostenuta da un bastone verticale. Si avverte un senso di immobilità delle cose, anche il mare in lontananza sembra calmo, contribuendo a dare un tocco di solennità alla scena. Il tutto procede per macchie: non minute e sfuggevoli come tra gli impressionisti, ma a larghe zone di colore, colori primari quali il rosso del carro, il blu del mare, il giallo della terra bruciata dal sole, intensificati dal reciproco accostamento.

Letteratura

"Jeli il pastore"

vita e opere di verga

http://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-verga_(Enciclopedia-dei-ragazzi)/

Poesia pastorale
mauro Corona
Pascoli

Il cane



Noi, mentre il mondo va per la sua strada,

noi ci rodiamo, e in cuor doppio è l’affanno,

e perchè vada, e perchè lento vada.


Tal, quando passa il grave carro avanti

del casolare, che il rozzon normanno

stampa il suolo con zoccoli sonanti,


sbuca il can dalla fratta, come il vento;

lo precorre, rincorre; uggiola, abbaia.

Il carro è dilungato lento lento;

il cane torna sternutando all’aia.

Myricae, l'ultima passeggiata,XIII

S. Harvey Franklin analizza la figura dei contadini

Scienze sociali

Werner Rosener illustra le caratteristiche delle società contadine

Cinema

Novecento di Bertolucci
'albero degli zoccoli di E. Olmi