L'Italia longobarda
Il regno longobardo è fragile e male organizzato
Il sovrano non controllava davvero il territorio: più di lui contavano i duchi, cioè quei capi guerrieri protagonisti della guerra che si erano spartiti i territori della conquista
Il regno longobardo appariva assai fragile e male organizzato
I duchi erano spesso in conflitto con il re e in lotta tra loro; così i primi anni del regno longobardo in Italia furono tormentati:
molti sovrani furono spodestati e uccisi nella lotta per il potere
Longobardi e italici, una convivenza difficile
I longobardi erano, tra i germani, i più primitivi e arretrati
Restarono a lungo fedeli ai loro dèi o all'eresia asiana
Nell'Italia conquistata si comportarono senza pietà:
esclusero completamente dal governo i funzionari bizantini e romani e sfruttarono duramente le popolazioni sottomesse
si impadronirono delle terre dei grandi proprietari romani, uccidendo senza scrupoli chi si opponeva
trucidarono preti
distrussero chiese
L'Italia viene divisa dopo sette secoli
La riunificazione dell'impero fu a breve durata, perché l'Italia subì una nuova invasione
Nel 568, appena tre anni dopo la morte di Giustiniano, nella penisola scesero i longobardi, un popolo di stirpe germanica
Secondo gli storici, i longobardi scesero in Italia attraverso le Alpi guidati dal re Albonino
Ai bizantini rimase una larga fascia di territorio che andava da Ravenna a Roma
essi occuparono:
dopo un feroce assedio durato tre anni, Alboino nel 572 espugnò la città di Pavia, facendone la sua capitale
vaste aree dell'Italia centro-meridionale attorno a Spoleto e Benevento
quindi la Toscana
poi la zona centrale della pianura padana
prima il Friuli